X: amore mio mi sei mancato moltissimo.
Giorgio: anche ti piccola mia.
Ad un tratto mi sentii mancare e uscii fuori dal balcone. Come mai vedere Giorgio che baciava quella ragazza mi dava quell'effetto? Mica per caso ero gelosa? Ma no...io gelosa, macché scherziamo!
Giulio mi raggiunse e si sedette vicino a me. Io e lui eravamo uguali...cercavamo di nasconderci sotto ad un sorriso a 32 denti...Quello infondo era solo uno scudo per evitare le domande insistenti della gente.
Si accese una sigaretta e cominciò ad osservare il panorama.
Giulio: vuoi?
Io: Eh? no grazie non fumo.
Giulio: non ci credo...vorresti provare?
Io: vorrei, ma non posso
Giulio: la tua mammina te lo impedisce.
Io: Giù ma che cazzo dici? E anche se fosse a te che importa?
Si alzò, buttò la cicca fuori dal balcone e raggiunse gli altri. Basta, mi ero stancata, asciugai le lacrime che stavano scendendo, presi le mie cose, e raggiunsi i ragazzi.
Io: beh, qui mi sento di troppo, quindi preferisco andarmene.
Senza aspettare una loro risposta uscì dall'appartamento scesi le scale e corsi via. Non avrei mai pensato che questo sogno si potesse trasformare in un incubo. Girovagavo da sola per la città con in mano due valigie alla ricerca di un hotel. Non trovai libero nemmeno una stanza, così mi sedetti su una panchina e mi addormentai. Il giorno dopo presi il pullman Roma-Napoli per arrivare a casa. Una volta arrivata in città aspettai Sharon davanti scusa e le raccontai tutto.
Sharon: Hey piccola perchè piangi?
Io: Shà non ce la faccio più, sono scappata via da loro...Giulio non faceva altro che fare battutine squallide senza sapere un cazzo di quello che ho passato e che sto passando,
Giorgio pensa solo a baciarsi con la sua ragazza...per non parlare di Mattia!
Sharon: Ma chi Mattia Briga?
Io: si, lui, con me si è comportato da arrogante presuntuoso...e quindi ho preso tutto, ed eccomi qua. Voglio parlare con mamma,
chiederle scusa e dirle che aveva ragione.
Tornammo a casa insieme, ci salutammo, aprii la porta di casa e raggiunsi mamma in salotto.
Io: mamma devo chiederti scusa.
Mamma: finalmente te ne sei accorta che quel mondo non è per te!
Io: si mamma, me ne sono accorta
in tempo, fortunatamente.
Mamma: bene piccola mia, meglio così.
Le diedi un bacio sulla guancia, andai in camera mia e mi buttai sul letto come un morto. Iniziai a piangere, non la smisi per l'intera serata fin quando non presi la lametta,
mi chiusi in bagno ed iniziai a tagliarmi. Erano più di 5 mesi che non lo facevo più, però quel giorno ripresi e non me ne pentii affatto! Disinfettai le ferite, andai sul letto e mi addormentai.Mamma: si, aspetta te la chiamo subito. Lè, c'è un ragazzo che ti cerca! Io vado, ci vediamo stasera.
Io: si mamma scendo subito. A stasera.
Mi alzai dal letto, andai in bagno a lavarmi e scesi in salotto.
Giorgio: vuoi spiegarmi che cazzo ti è preso?
Io: volevo andarmene! non potevo?
Giorgio: no, senza avere alcun motivo valido.
Io: posso sapere che cazzo dei venuto a fare eh?
Giorgio: voglio capire che ti succede, perché ad un tratto dei diventata così fredda con me.
Io: non sono fredda. Risposi guardando il pavimento.
Giorgio: Invece di, dai dimmi che succede.
Io: senti non rompermi i coglioni con le tue storiette del cazzo e ritorna dalla tua troia!
Giorgio: Ma chi cazzo ti credi di essere per chiamare la mia ragazza troia, eh?
Io: non sono nessuno...come tu per me non sei nessuno. Vattene non voglio più vederti.
Giorgio se ne andò sbattendo la porta sicuro di sè mentre io stavo buttando all'aria tutto ciò che trovavo davanti. Basta non ce la facevo più, andai in bagno, presi la lametta, feci un taglio profondo poi buio.
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•Dopo il buio torna sempre il sole•
Fanfiction"Hai presente quando il I Aprile i tuoi amici ti mettevano i cartellini dietro la schiena con su scritte cose stupide e tu te ne accorgevi solo dopo che tutti si erano messi a ridere? Ecco, io sono così. Penso che qualcuno mi abbia riattaccato quei...