Capitolo 10

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Mi alzai dal letto leggermente imbarazzata e andai in cucina.
Giorgio era sul divano con Alison sulle sue gambe che non la smetteva di guardarmi in cagnesco. Presi una mela l'addentai mi sedetti sulla sedia e inizia a messaggiare con Sharon. Poco dopo scese Giulio che salutò Alison e Giorgio e si avvicinò a me dandomi un bacio sulle labbra.
Giorgio fece finta di niente e continuò a baciare la sua ragazza.
Io: Giulio, io devo andare a fare la spesa perché qui è finito tutto, ti va di accompagnarmi?
Giulio: con molto piacere.
Salii in camera mi cambiai, raggiunsi Giulio ed insieme andammo in macchina.
Dopo pochi minuti arrivammo al supermercato, facemmo la spesa e ritornammo a casa. Aprii la serratura poggiai le buste sul tavolo e cucinai qualcosa. Giorgio decise di andare a mangiare fuori con Alison e così rimanemmo solo io e Giulio
Io: ma stasera avete il concerto al Branca?
Giulio: sì giusto è stasera...cazzo lo avevo dimenticato.
Io: Giorgio mi aveva chiesto di cantare qualche pezzo con voi, tu che dici?
Giulio: sì certo per me va benissimo. che ne dici di andare in studio per provare?
Io: certo.
Andammo in studio, salutammo i ragazzi e provammo qualche canzone fin quando non arrivò Giorgio, per fortuna senza il suo "cane da guardia"
Giulio: Brò noi avevamo deciso i
di cantare tutti insieme Ispirazione e che lei avrebbe fatto la parte di Vegas Jones, poi scusate per il sangue in cui fa il ritornello e poi vorrei cantare io insieme a lei Polvere per vedere come se la cava.
Giorgio: per me va benissimo.
Provammo qualche ora e poi ci dirigemmo al Branca. non
C'era tantissima gente e sinceramente ero molto emozionata perché per me era la prima volta che cantavo in pubblico.
Quella sera spaccammo e molte ragazze chiesero un autografo anche a me. Ero al settimo cielo.
Andammo a casa ma Giulio ricevette una chiamata che lo lasciò senza parole.
Io: Hey che succede.
Giulio: devo andare ad Ostia, mamma non sta bene. Giò ti prendi cura tu di Leila?
Giorgio: Ovvio.
Giulio prese alcuni vestiti mi salutò con un bacio sulle labbra e uscì.
Giorgio: Allora state insieme?
Io: si, ceh no...non me lo ha ancora chiesto, ecco!
Giorgio: ah okay.
Io: perché lo chiedi.
Giorgio: per sapere.
Io: E a te come va con la tua ragazza?
Giorgio: meglio, ultimamente è meno ossessiva.
Io: bene, meglio così.
Mi sentivo leggermente gelosa, ma era inutile. Lui era felice con Alison ed io mi stavo frequentando con Giulio.
Io: che vuoi fare?
Giorgio: eheh io una mezza idea ce l'avrei.
Mi guarda con uno sguardi perverso.
Io: Giò ricordati che sei fidanzato.
Giorgio: e chi ti ha detto che amo lei?
Dice avvicinandosi sempre di più finché non mi ritrovo bloccata vicino al muro.
Io: perché, n-non la ami?
Ma perché cazzo balbettavo?
Giorgio: io sono innamorato di un'altra persona, però lei non prova lo stesso per me.
Si avvicinava sempre di più, sentivo il suo respiro affannato, il suo profumo, cazzo quanto volevo baciarlo.
Io: e perché non parli con questa ragazza?
Lo sposto da me...ecco, amava un'altra. Basta illudersi!! Stavo per salire in camera quando iniziò ad urlare.
Giorgio: CAZZO NON HAI CAPITO NIENTE PORCO DIO!
Io: Hey calma, che dovrei capire?
Stavo tremando, le gambe non reggevano così mi sedetti sulle scale.
Giorgio prese un vaso e lo buttò a terra.
Io: MA CHE TI PRENDE EH?
Giorgio: IO TI AMO, PORCO DIO!
Io: che hai detto?
No, non ci potevo credere!! Giorgio mi amava, a me...l'imperfezione in persona.
Giorgio: TI AMO CAZZO. TI AMO DA QUANDO TI HO VISTO LA PRIMA VOLTA, HO PROVATO A DIMENTICARTI, MA CREDIMI, NON CI RIESCO!!
Cominciò a prendere tutto quello che trovava e lo scaraventava a terra. Poi si avvicinò vicino a me, mi strattonò a terra e si inginocchiò.
Avevo il cuore che batteva a mille, che aveva intenzione di fare?
Giorgio: MA TU AMI GIULIO, ED IO NON POSSO FARCI NIENTE.
Quanto avrei voluto dirgli che lo amavo anche io, ma così avrei perso Giulio che si sarebbe reso conto che lo stavo solo usando. Infondo non saremmo potuti mai essere felici insieme.
Mi alzai da terra e salii le scale correndo.
Giorgio: NON DICI NIENTE?
Io: Giorgio ti prego, forse sei ubriaco e non sai che dici. Vieni, calmati e andiamo a dormire.
Giorgio: NON MI VOGLIO CALMARE! IO TI AMO!!!
Io: si Giò, ti prego andiamo a dormire, domattina avrai dimenticato tutto.
Sembrava un bambino indifeso, non sapevo perché ero così acida, ma non credevo in ciò che mi aveva detto. Forse era realmente ubriaco. Iniziò a piangere, io gli presi la mano, lo portai in camera mia e lo feci distendere sul mio letto. E così ci addormentammo insieme.

Salve ragazze, questa è la prima storia che scrivo, mi farebbe molto piacere se nei commenti mi scriveste cosa ne pensate.Grazie mille in anticipo💋

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