Raggiunsi Giulio in cucina e gli implorai di riaccompagnarmi a casa.-"Non avete chiarito?" chiese interrogativo.
-"No! È ora ti prego andiamo."
-"Ma sei stupida? Tu lo ami, lui ti ama, che motivo hai per lasciarlo così. Non lo senti come urla. Non resisterete l'uno all'altro nemmeno per un giorno. Vai da lui, fregatene dell'orgoglio."
Prima che potessi rispondergli, Giorgio era dietro di me che continuava a piangere. Erano pochi mesi che ci conoscevamo e non lo avevo mai visto così. Si faceva chiamare il mostro ma dentro era un bambino.
-"Ti prego Leila, io senza di te non sono niente!"
In quel momento lasciai andare tutta la rabbia e il rancore e corsi ad abbracciarlo.
-"Non ti lascio amore!" gli sussurrai.
-"Ho sbagliato, sono un..."
-"Shh è finita."
Lo baciai e lo strinsi forte a me.
-"Bene, vi lascio alle vostre cose, io vado a fare la spesa, però quando torno voglio trovare tutto in ordine!" ringhiò Giulio.
-"A dopo Giù!" gesticolai.
-"Mica te ne vai?"
-"No, rimango con te!Ho deciso che domani andremo a fare l'ecografia, possiamo già sapere se sarà maschio o femmina!"
-"Spero che sia femmina, poi specialmente se ha preso di sua madre..." disse baciandomi.
-"Mi sei mancato!"
-"Anche tu!" disse tirando leggermente l'elastico del reggiseno.
-"Che vuoi fare?" dissi scostandomi.
-"Non lo so, io un idea ce l'avrei!" mi attirò a sè e cademmo entrambi sul divano.
-"Beh, a me la tua idea non piace!"
-"Stai mentendo...so che mi vuoi, lo sento dal tuo battito accelerato quando ti tocco!"
Non dovevo cedere, non gliel'avrei data vinta, almeno non questa volta.
-"Ho fame" mi alzai e lo lasciai sul divano mentre imprecava.
-"Giulio è andato a fare la spesa, tornerà fra poco, e nel frattempo noi potremmo..." e mi spinse delicatamente verso il muro per poi avvicinarsi e iniziare a baciarmi con foga. Cominciò a lasciarmi una serie di baci umidi lungo il collo, per poi scendere verso il seno, provocandomi dei brividi.
-"Ragà sono...Uh pensavo avreste già finito!"
-"Vaffanculo!" sbuffò Giorgio.
-"Beh io ho fame, chi mi cucina qualcosa?"sbuffai.
-"Io ho da fare, vedetevela voi! Giò cucinale qualcosa così si addolcisce un po'! disse facendogli l'occhiolino. "a dopo!" continuò ridendo.
-"Allora che vuoi per pranzo?" chiese dolce.
-"Boh, pasta al sugo va bene. Ah e non dar retta a Giulio!" dissi dirigendomi sul divano sculettando leggermente.
-"Sei una stronza!" sbuffò.
-"Lo so, piccolo!" dissi enfatizzando l'ultima parola
Mentre Giorgio cucinava io chiamai mia mamma per dirle che avevamo fatto pace e che era tutto risolto.
-"va bene piccola, so che è un bravo ragazzo e che non ti farà più soffrire" disse dolcemente.
-"Lo spero ma!" la salutai e riattaccammo.
-"Allora hai fatto Giò?" Urlai dal salotto.
Sentendo una puzza di bruciato, lo raggiunsi e lo vidi imprecare.
-ecco... mi sa che è meglio se ordiniamo una pizza!" disse grattandosi la nuca imbarazzato.
-"uff Giò, nemmeno la pasta sai cucina!" sbuffai.
-"Mi sono distratto un secondo e il sugo di é bruciato.
-"Vabbé ordiniamo una pizza!"
Ordinammo la pizza e ci stendemmo sul divano a mangiarla mentre guardavamo in film.
-"Ho sonno, andiamo a dormire?" lo implorai.
-"Ma io avevo altri programmi per la serata..." disse sbuffando.
-"Sono stanca Giò, ho voglia di dormire!"
-"Dai andiamo a dormi!"
Andammo in camera da letto, lui si spogliò rimanendo solo in boxer ed io rimasi in intimo.
-"Ti amp Giorgio!" gli sussurrai all'orecchio.
-"Anche io!"
Ad un tratto sentimmo dei rumori provenire dalla porta e Giorgio balzò dal letto estraendo una pistola dal comodino.
-"P-perché non mi hai detto che hai una pistola?" balbettai.
-"Zitta e rimani qui!" disse nervoso.
-" no vengo con te!" dissi incazzata
-" e va bene!"
scendemmo in cucina, aprimmo il portone e ci trovammo davanti un uomo gigante.
-"Sabatello non c'è?"
-"No e tu che vuoi?"
-"Deve pagarmi della roba e digli che se non mi dà i soldi entro due giorni gli faccio saltare il cervello!"
A quelle parole indietreggiai impaurita ma Giorgio strinse la mia mano e mi avvicinò a lui.
-"Va bene!" e chiuse la porta scocciato.
Pov Giorgio.
Chiamai Giulio e dopo due squilli rispose seccato.
-"Non ora brò, mi sto divertendo troppo!"
-" Ma sei coglione, perché cazzo non mi hai detto e hai chiesto la roba a Fernando. Eh?" urlai facendo spaventare Leila.
-"ecco...chi te l'ha detto?"
-" è venuto qua e ha detto che se non lo paghi entro due giorni ti fa saltare il cervello. "
-"Ma io non gli devo niente, te lo giuro!"
-"Non dire cazzate Giù!"
-"Aspetta, tra dieci minuti torno a casa e ne riparliamo." E riattaccò.
Accompagnai Leila a letto, le posai un bacio sulla fronte e scesi ad aspettare Giulio.
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•Dopo il buio torna sempre il sole•
Fanfiction"Hai presente quando il I Aprile i tuoi amici ti mettevano i cartellini dietro la schiena con su scritte cose stupide e tu te ne accorgevi solo dopo che tutti si erano messi a ridere? Ecco, io sono così. Penso che qualcuno mi abbia riattaccato quei...