Sharon: Dormigliona svegliati!!
Io: dai, lasciami dormire un altro pò!
Sharon: dobbiamo andare in ospedale, ricordi?!
Io: cazzo, che ore sono?!
Presi il cellulare, lo staccai e vidi l'ora.
Io: cazzo, sono le 9:30! Alle 10 devo essere in ospedale.
Sharon: e sbrigati allora!" disse tirandomi un cuscino.
Mi alzai dal letto controvoglia, presi il telefono e andai in bagno. Giorgio non si era ancora stancato, continuava a chiamarmi e a mandarmi messaggi ma io avevo attivato sul mio cellulare "non disturbare". Mi spogliai, accesi la musica e entrai nella doccia. Parti la canzone "Qualcosa nel niente" di Giorgio e Vegas Jones. Canticchiavo qualche strofa ed intanto piangevo.
Mi lavai i capelli e dopo 15 minuti uscii dalla doccia. Misi l'intimo, mi asciugai i capelli e mi vestii.
Sharon: prenditela con comodo eh!
Io: sha e non rompere!
Presi le chiavi, la borsetta e arrivammo in ospedale. Era uno dei soliti controlli, ma ero molto spaventata. Quando ricordo che Giorgio avrebbe dovuto accompagnarmi, mi scende una lacrima.
Sharon: non aver paura andrà tutto bene." disse poggiando una mano sulla mia gamba.
Un dottore venne a chiamarmi e dopo 2 ore di controlli uscii da quella stanza spoglia.
Io: allora dottore?
Dott: signorina lei ultimamente si è arrabbiata molto e questo incide molto sulla malattia. Cerchi solo di non affaticarsi. Per il resto, non ci sono cambiamenti o miglioramenti.
Io: va bene. Quando devo ritornare?
Dott: io direi tra 20 giorni.
Io: grazie. arrivederla.
Uscii dall'edificio e fuori c'era Sharon che stava fumando.
Sharon: che ti ha detto?
Io: che non devo arrabbiarmi. Mi fai fare un tiro?
Sharon: tieni" disse porgendomi la sigaretta.
Presi il telefono e tolsi " non disturbare". Avevo 3 chiamate perse da mamma e 15 da Giorgio. Mamma mi aveva mandato 1 messaggio con scritto "piccola, perdonami, lo so che ho sbagliato. Non ho sbagliato solo per essermi messa con un ragazzino, ma ho sbagliato dall'inizio. Ho sbagliato da quando eri piccina, da quando abbiamo scoperto che eri malata. Per te non ci sono stata quando io e tuo padre ci siamo lasciati, quando i tuoi amici ti prendevano in giro e tu tornavi a casa fingendo che andava tutto bene, per poi crollare in camera tua. Io ti sentivo, ma non facevo niente. Fino ad ora ho pensato quasi esclusivamente a me, e mi sono resa conto di aver sbagliato. Ti chiedo scusa e spero che tu mi perdoni. Visto che non rispondi alle mie chiamate ho deciso di raggiungerti in ospedale. Perchè piccola non ho dimenticato che oggi dovevi fare quella visita, che per te è una cosa durissima continuare a vivere con quella bruttissima malattia. Ci vediamo davanti all'ospedale. Ti amo. Mamma"
Scoppiai in lacrime e la cercai. Attraversai il corridoio e la vidi seduta sulla panchina con le occhiaie che le solcavano il viso.
"Mamma" urlai. Lei si alzò velocemente e corse ad abbracciarmi.
Mamma: perdonami amore mio" disse piangendo.
Io: perdonami tu di non essere la figlia perfetta che sognavi, di essere malata e di averti delusa"
Mamma: non dirlo nemmeno per scherzo! Come è andata?
Io: come al solito: non ci sono miglioramenti. Mi ha detto solo di non arrabbiarmi.
Mamma: ha ragione, piccola, non devi arrabbiarti. È colpa mia...ma da oggi in poi ci sarò sempre per te.
Io: grazie mamma" dissi piangendo e l'abbracciai.
Mamma: ma il tuo fidanzato non è venuto?
Io: mamma...lui non era il mio fidanzato, comunque non ci vediamo più." e scoppiai a piangere più forte.
Mamma: Hey, amore, che ti ha fatto?
Io: mamma ho sofferto troppo, io lo amavo ma lui no. Per dimenticarlo mi sono messa con il suo migliore amico, ma poi L ho lasciato dicendogli la verità. E poi me ne sono andata...non voglio più parlare di loro" dissi asciugandomi le lacrime e sfoggiando uno dei miei sorrisi falsi.
Mamma: si piccola non ne parleremo più.
Io: ah stasera c'è una festa in discoteca, posso andare con Sharon?
Mamma: certo piccola, ma la scuola?
Io: ehh non voglio più andarci; mamma, parliamoci chiaro, a me non serve, io non avrò un futuro!
Mamma: fai come vuoi..." disse riabbracciandomi.
Io: allora andiamo a casa?
Ci avviammo verso l'uscita, salutai Sharon e ci dirigemmo verso l'auto. Appena salimmo in auto squillo il mio cellulare.
Io: mamma, è lui! Che faccio? È la sedicesima volta che mi chiama.
Mamma: rispondigli, non puoi continuare così.
Io: va bene.
Presi il telefono mentre mi tremavano le mani e risposi.
Io: Che vuoi?
Giorgio: come è andato il controllo? Anche se hai deciso di non rispondermi più e di odiarmi, io mi sono ricordato che oggi sarei dovuto essere lì con te.
Io: ma non ci sei Giò, questo è segno che a te non frega un cazzo di me!" stavo alzando la voce. Mamma mi strinse la mano tremante e mi fece segno di tranquillizzarmi.
Giorgio: non è vero, ti sbagli, a me frega di te, sono in tour, altrimenti sarei già lì.
Io: resta il fatto che il dottore mi ha detto di non arrabbiarmi molto, perché può incidere sulla malattia...e se durante questo mese mi sono arrabbiata e solo colpa tua e di Giulio. Perciò non voglio più sentirvi!
Giorgio: perdonami piccola.
Io: addio Giò" dissi piangendo e prima che potessi pentirmene riattaccai.
Mamma mi strinse a sé ed io continuavo a piangere.
Mamma: Hey, hai fatto bene. Dai andiamo a casa così facciamo una torta.
Io: okay"dissi sorridendo.
Mamma: Hey ma a Roma poi ti hanno presa? Se vuoi puoi anche non rispondermi.
Io: sono andata alla Honiro ho portato i miei pezzi, solo che per firmare devo essere maggiorenne. L'unico cosa che ho fatto è stato un concerto con Giorgio e Giulio. Però penso di non andarci più...
Mamma: piccola, devi fare quello che ti dice tuo cuore.
Io: grazie mamma.
Ritornammo a casa, portai le valige in camera mia e mi cambiai indossando un pigiama.
Mamma: allora che torta facciamo?
Io: cocco cioccolato e panna, la mia preferita.
Mamma: ottima idea!
Preparammo la torta e la mettemmo in frigo.
Mamma: buon lavoro!
Mi distesi sul divano e accesi la TV, quando suonò il campanello e andai ad aprire.
Sharon: indovina chi viene stasera? Aspetta...che buon odorino, che avete cucinato?
Io: ciao Sharon, come va tutto bene?
Sharon: vabbè quello è sottinteso" disse ridendo.
Io: comunque chi viene?
Sharon: Nick Sick!!
Io: nooo!!Muoio.
Sharon: allora dobbiamo decidere cosa metterci.
Io: io non indosso nessuno vestitino, sia chiaro!
Sharon: va bene, testa dura, che vuoi indossare?
Io: beh metto una felpa, visto che fa molto freddo, un leggins e le vans. Tu che vuoi mettere?
Sharon: io metto un tubino blu con i decoltè blu.
Io: perfetto.
Sharon: posso assaggiare un po' di torta?" disse con lo sguardo supplichevole.
Io: va bene" dissi scocciata.
Mangiammo un po' di torta, mi cambiai, salutai mamma e uscii di casa. Sharon passò a prendermi dopo pochi minuti.
Io: wow sei bellissima!!
Sharon: anche tu amore!
Arrivammo davanti a quell'enorme discoteca e scendemmo sotto lo sguardo di molti ragazzi.
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•Dopo il buio torna sempre il sole•
Fanfiction"Hai presente quando il I Aprile i tuoi amici ti mettevano i cartellini dietro la schiena con su scritte cose stupide e tu te ne accorgevi solo dopo che tutti si erano messi a ridere? Ecco, io sono così. Penso che qualcuno mi abbia riattaccato quei...