Leggete lo spazio autrice, è importante!
-"Che cavolo ci fai tu qui?!" balbettai alzandomi dall'altalena e tenendo stretta la bambina tra le mie braccia.
-"Volevo vederla, infondo è pur sempre mia figlia, vero?" disse avvicinandosi a me.
-"Non è vero, non è tua figlia!" sbraitai allontanandolo.
-"Si invece, e tu lo sai benissimo!" urlò strattonandomi.
-"Si Massimo, è tua figlia, volevi che ti dicessi questo? Bene l'hai sentito, ora vattene!" lo spintonai, ma ricevetti in cambio uno schiaffo che mi fece inciampare, ma per fortuna non caddi.
-"Lasciala stare,bastardo!" urlò qualcuno alle spalle di Massimo, era Giulio.
-"Oh, è arrivato il nanetto Salvatore, non immischiarti, altrimenti ti accorcio!" rise Massimo squadrando Giulio il quale si avvicinò stringendo i pugni.
Prima che Massimo potesse capire, gli arrivò un pugno diritto in faccia, che gli fece perdere l'equilibrio. Si alzò velocemente,tentando di reagire, ma gli arrivò un calcio allo stomaco che lo fece imprecare.
-"Andiamo via da qui!" disse Giulio prendendomi per mano e trascinandomi via da lì.
Arrivammo a casa correndo come matti ed ogni tanto ci acambiavamo sguardi che nessuno dei due riusciva a sostenere.
-"Beh io vado, mi ha chiamato Giorgio e a momenti sarà qui!" disse dandomi un bacio sulla fronte.
-"Giulio?" lo chiamai prima che si allontanasse.
-"Mh?" rispose girandosi velocemente sperando in un mio ripensamento.
-"Grazie." risposi semplicemente. Sorrise debolmente e si allontanò. Entrai in casa, ancora spaventata per l'accaduto, bevvi un bicchiere d'acqua e mi accasciai sul divano, continuando a stringere Arya, la quale si era addormentata.
Sentii la porta aprirsi leggermente, mi avvicinai e vidi Giorgio piangere sull'uscio.
-"Amore, che succede?" chiesi abbracciandolo.
-"Non ti merito, ti ho tradito, non merito le tue cure, il tuo amore, sono solo un bastardo!" urlò tirandosi leggermente i capelli.
-"Giorgio non dire così, ho visto la foto, ma io mi sono comportata peggio di te e se mi manderai fuori a calci lo capirò!" sussurrai abbassando il capo.
-"Che hai fatto?" chiese alterandosi.
-"N-non so come dirtelo, eravamo ubriachi e t-ti ho tradito, ti prego non volevo farlo!" iniziai a piangere e in quel momento mi vergognai di me stessa come non mai.
-"Tu e chi?" chiese togliendosi la felpa per poi sedersi sul divano.
-"Giù-giu-Giulio!" balbettai coprendomi il volto con le mani.
-"CHECCOSA? TI PREGO DIMMI CHE È UNO SCHERZO!" urlò strattonandomi per poi allontanarmi le mani dal volto.
-"No amore,non è uno scherzo,
è che..." cercai di spiegare senza però riuscirci.
-"È che sei una puttana, dovevo ascoltare chi me lo ha sempre detto dall'inizio, menomale che me ne sono reso conto in tempo!" urlò furiosamente.
-"Ma tu ti credi di essere un santo, eh? Ti ricordo che anche tu mi hai tradita!" urlai mettendomi di fronte a lui.
-"Ma almeno non l'ho fatto con la tua migliore amica! Non sai come mi sento!"sussurrò guardandomi dritto negli occhi.
-"Tu non sai come mi sento io, nel vedere quella foto!" cercai di prendergli la mano che lui ritrasse.
-"Prepare le valigie e vattene di qua, non ti voglio più vedere!" sbraitò iniziando a piangere.
Non me lo feci ripetere, mi diressi in camera, presi la valigia e misi tutto ciò che apparteneva a me ed Arya. Non potevo crederci che mi aveva lasciata, lui, che si era comportato come me!
'Vattene al diavolo!' sussurrai piangendo. Presi le valigie, il passeggino di Arya, li portai in auto, tornai a prendere la bambina e uscii da quella casa sbattendo la porta.
Non sapevo che fare, ero troppo agitata per guidare fino a casa di mia madre, non volevo assolutamente disturbare Sharon, ora che aveva riallacciato i rapporti con J, l'unica soluzione era dormire in auto.
Mi allontanai da quella casa, sfrecciando per le vie di Roma e mi diressi alla Stazione, per quella notte avremmo dormito lì.
POV GIORGIO
Non potevo credere che mi avevano preso in giro entrambi! Ruppi tutte le foto che ci ritraevano insieme, volevo dimenticarla e questa volta l'avrei fatto! Decisi di chiamare Giulio per insultarlo e dirgli tutto ciò che pensavo.
-"Brò sei tornato?" chiese indifferente.
-"Sei un figlio di puttana, ti sei portato a letto la mia ragazza,
non sapevi che la amo cazzo, anzi amavo,
dovete uscire dalla mia vita, non voglio piu vedervi,
e non vi azzardate più a venire a casa mia,
vi auguro il peggio!" urlai riattaccando.
Giulio continuò a chiamarmi e ad inviare messaggi, ma spensi il telefono.
Mi stesi sul letto e mi consolai con l'unica cosa che riusciva a calmarmi: l'alcool e la
droga.
POV LEILA
Allattai Arya, la sistemai sul seggiolino posteriore e le cantai una canzoncina. Provai ad addormentarmi, ma continuavano ad apparsi davanti agli occhi le immagini di Giorgio. Iniziai di nuovo a piangere, quando mi suonò il cellulare: era Giulio.
-"Perché hai detto tutto a Giorgio?" disse calmo.
-"Lui mi ha detto tutto e pensavo che questo fosse il momento adatto, forse ho sbagliato ma non sarei riuscita a stare più con lui, sapendo che lo avevo tradito"
risposi.
-"Tranquilla, hai fatto la scelta giusta, mi ha appena telefonato e me ne ha dette di tutti i colori, dove stai tu?" chiese.
-"Sto in macchina,
dormo qui stanotte e poi torno da mia madre, non ho più niente da fare qui!" dissi cercando di prendere Arya tra le mie braccia che nel frattempo sia era svegliata.
-"Dove stai di preciso?"
-"Alla stazione!"
-"Nom muoverti di lì, ti raggiungo, sono poco lontano da lì!"
-"No Giulio, fermo, non preoccuparti, non voglio che Giorgio pensi qualcosa di sbagliato!"
-"Tranquilla abito dall'altra parte della città ora, Giorgio non ci vede, e poi non stiamo facendo niente di male, stai da me stanotte e poi domattina parti!" disse convincendomi.
-"Va bene, grazie Giulio. "
-"Di niente piccola!" rispose riattaccando.Spazio Autrice
La situazione si sta facendo complicata...
Siamo giunti quasi alla fine della storia!
Mi sta piacendo molto scriverla e sinceramente mi sono anche affezionata a Leila ahah.
Se volete un sequel fatemelo sapere con un commento, lo pubblicherò solo a 10 commenti, altrimenti la fine sarà tra 2 capitoli😘
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•Dopo il buio torna sempre il sole•
Fanfic"Hai presente quando il I Aprile i tuoi amici ti mettevano i cartellini dietro la schiena con su scritte cose stupide e tu te ne accorgevi solo dopo che tutti si erano messi a ridere? Ecco, io sono così. Penso che qualcuno mi abbia riattaccato quei...