Capitolo 58

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-"Hai preso il ciuccio, Arya non può stare tutto il viaggio senza!" urlai dall'ultimo scalino sperando che Giorgio mi sentisse ma non fu così. Urlai più forte e lui annuì. Durante la notte non avevo chiuso occhio, sognavo di morire, il mio funerale, e così ero scesa a fare una passeggiata, come ai vecchi tempi. Girai tutto il quartiere romano e mi fermai davanti ad una statua, mi sedetti e pensai. Io non capisco. Cosa ci porta a considerare la morte un male? Cosa ci spinge a rifiutarla categoricamente? Non è forse l'avvenimento più naturale a cui l'essere umano va incontro? Io non la considero un male. La reputo necessaria: senza la morte il mondo non cambierebbe, non ci sarebbe evoluzione, non solo a livello genetico, ma anche a livello culturale e sociale. La morte spinge l'uomo a trovare meccanismi per poter sopravvivere, per poterla sopraffare o per continuare ad evitarla. E' solo grazie alla morte che non viviamo più in caverne e abbiamo medicine per poterci curare.
Ecco, io credo che si possa (forse è anche necessario) aver paura della morte, ma io non riesco a considerarla un male, così come non riesco a considerare un male un fungo che attacca una pianta, entrambe cose naturali.
Chiudemmo tutto, caricammo i bagagli in auto e partimmo.
-"Non mi avete ancora detto dove andiamo!" mi lamentai sbattendo i piedi a terra come una bambina.
-"È una sorpresa!" rise Giulio.
-"Vorrei stare così per sempre." dissi ad un tratto fissando il vuoto.
-"Così come?" chiese Giorgio guardandomi dallo specchietto.
-"Voi che non litigate continuamente inutilmente, io non sempre arrabbiata...insomma, vorrei essere così felice per sempre, anche se il mio 'per sempre' dovrebbero essere solo due mesi" risposi sorridendo.
Entrambi mi guardorono e mi sorrisero calorosamente.
Durante tutto il viaggio verso l'aereoporto, cercai di convincerli a dirmi dove saremmo andati, avevo quasi convinto Giorgio, quando Giulio gli tirò un calcio fortissimo.
-"Ahia brò ma che sei cretino?" esclamò Giorgio massaggiandosi con una mano il ginocchio mentre con l'altro guidava.
-"Te devi sta zitto!" rispose Giulio ridendo.
-"Va bene!" alzò le mani Giorgio in segno di resa.
Quando arrivammo, mi nascosero i biglietti e mi dissero di stare lì seduta e di non muovermi perché avrebbero fatto tutto loro.
Una volta saliti sull'aereo, Giulio si sedette accanto a me, mentre Giorgio era davanti a noi insieme ad Arya.
-"Non saprai dove andiamo, per tutto il viaggio, ahaha come mi diverto a fare il cattivo!" disse Giulio mimando una risata perfida.
-"Uff sei uno stronzo, dimmelo!" sbuffai scuotendolo.
-"No, no, devo farti soffrire ahah!" disse ridendo.
-"Vaffanculo!" risposi mettendo le cuffie e girandomi dall'altra parte.
Mi persi a guardare il paesaggio sottostante e mi addormentai.
[...]
-"Ei, sveglia, siamo arrivati." sussurrò Giulio al mio orecchio accarezzandomi delicatamente la guancia.
Mi svegliai di botto e mi strofinai gli occhi assonnati. Scendemmo velocemente l'aereo e quando mi guardai intorno riconobbi subito il posto dove eravamo appena atterrati.
-"Dubai!" gridai entusiasta abbracciando i due ragazzi contemporaneamente. Presi la bambina in braccio e ci recammo verso l'auto che avevano noleggiato, dopodiché ci avviammo verso l'hotel.
Dubai era sempre stata la città dei miei sogni, quella dov'è avrei voluto vivere tutta la mia vita, ed ora, passeggiare per le sue strade, mi sempre quasi surreale. Dopo aver svuotato i bagagli, andammo a fare un pó di shopping, io comprai una canotta stupenda, e degli shorts strappati, mentre Giulio mezzo negozio, ovviamente tutto nero, e Giorgio ci guardava provare gli abiti.
-"Io rimango ancora qua, voi andate in hotel, poi vi raggiungo in taxi!" disse Giulio entusiasta.
Lo lasciammo lì a provare tutto ciò che aveva tra le mani,
e ci avviammo in hotel a piedi. Arya era nel passeggino guidato da Giorgio ed era contentissima di essere lì.
-"Sai, ho fatto pace con Alison!" disse Ad una tratto Giorgio, calpestando un ciottolino.
-"Bene, quindi ora state insieme?"chiesi indifferente.
-"Si in un certo senso." rispose guardandomi.
-"Buon per voi!" dissi sorpassandolo e camminando più veloce. Non potevo credere che dopo pochi giorni che ci eravamo lasciati, già aveva trovato consolazione tra altre braccia. Io avevo sbagliato tantissimo, avevo preso una cotta insignificante per Giulio, è solo dopo aver perso Giorgio mi ero resoconto di non amare Giulio;lui invece non aspettava altro che lasciarmi.
-"Perchd scappi?" chiese raggiungendomi con il fiatone.
-"Nom sto scappando, ho freddo s voglio tornare in hotel!" risposi fredda.
-"Era lei, vero?" urlai
-"Cosa?" rispose.
-"La ragazza che hai baciato a Milano?" mi guardò e abbassò il capo.
-"Chissà che altro è successo..." sussurrai allontanandomi.
-"No, non è successo nient'altro, ero ubriaco e l'ho baciata,
però poi te ne ho parlato!"
Gli tirai uno schiaffo e lo lasciai lì.
'Poi te l'ho detto', ma come cavolo ragionava? si risolve tutto perché me ne ha parlato? mah.
-"Chw volevi che facessi?" urlò prendendomi per il polso.
-"Niente." risposi staccandomi dalla sua presa.
-"Tu ami Giulio e io non voglio essere il terzo incomodo."
-"Non è vero che amo Giulio e tu lo sai, penso sia solo una cotta,
mi è stato molto vicino ultimamente e l'ho visto con occhi diversi. A me lui sembra un bambino di cui prendermene cura...!" sbuffai.
-"Ed io?" chiese avvicinandosi.
-"Tu cosa?" chiesi non capendo cosa volesse dire.
-Mi ami?" chiese prendendomi le mani ed incrociandole alle sue.

Spazio Autrice
Ecco a voi il primo capitolo del sequel. che ve ne pare? fatemelo sapere💖

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