-"Mi dispiace tanto Matti!" fu l'unica cosa che riuscii a dire mentre lui camminava esasperato per la stanza stringendosi le mani nei capelli.-"Io me ne vado:" disse cercando di contenere la tua rabbia.
-" Mi dispiace!" sussurrai cercando di prendergli la mano, che lui ritrasse bruscamente.
-" Ma perchè cazzo non me lo hai detto prima??" sbraitò stringendomi il polso.
-"Avrei voluto farlo, ma il medico mi ha raccomandato di non dirti niente, ti sarebbe preso qualche shock e io non volevo farti del male!"dissi continuando a piangere.
-"Peggio di quanto me ne hai già fatto è impossibile, vado a prendere le mie cose, non voglio più vederti!" sbraitò scaraventandomi a terra.
-"Non ti azzardare più a toccarla sennò all'ospedale ti ci rimando a calci nel culo!" urlò Giorgio scendendo rapidamente dalle scale per poi mettersi davanti a Mattia.
-"Tu non ti immischiare, non voglio rovinarti quella faccia di cazzo che ti ritrovi!" sbraitò Mattia spingendolo.
Giorgio si riprese velocemente e prima che Mattia si avvicinasse a me, gli tirò un pugno sul naso.
-"Basta!" urlai trattenendo Giorgio che ormai era fuori di sè.
-"Vattene bastardo,prima che ti ammazzi!" sbraitò mentre io cercavo di trattenerlo. Mattia prese il suo giubbotto, mi guardò negli occhi dispiaciuto, per poi sparire dietro la porta. Abbracciai Giorgio, stringendolo forte a me e scoppiai in un pianto liberatorio.
-"Non avrei dovuto dirglielo, mi aspettavo questa reazione, ma non ce la facevo più a fingere!" dissi tra le sue braccia per poi baciarlo. Mi staccai da lui e raggiunsi Arya che, al contrario di quanto pensassi, dormiva ancora beatamente.
-"Amore, devo parlarti!" disse Giorgio entrando in camera per poi sedersi accanto a me.
-"Dimmi!" risposi insicura.
-"Domani mi hanno invitato per un evento, a Milano, devo partire stasera, non credo sia il caso che tu venga, Arya rimarrebbe da sola, ti prometto che quando torno, ci prendiamo una pausa e stacchiamo da tutto." mi strinse a sè baciandomi delicatamente i capelli.
-"Va bene, io vado a cucinare qualcosa, muoio di fame,sveglia Giulio!" mi alzai e mi diressi in cucina fischiettando. Aprii ogni singolo cassetto,notando che non c'era quasi niente.
-"Buongiorno!" irruppe Giulio in cucina facendomi sussultare.
-"Giù mi accompagni a fà la spesa, qua non ce sta più niente!" sbuffai.
-"Andiamo noi, tu riposati un pò!" disse Giorgio.
-"Va bene brò, andiamo!" presero le chiavi della macchina ed uscirono. Approfittai per passare del tempo con la mia piccola che stava crescendo, aveva più di 3 mesi ed io passavo pochissimo tempo con lei. La presi tra le mie braccia, andai in salotto e la cullai tra le mie braccia, mentre lei tirava leggermente i miei capelli. Solo ora mi rendevo conto di quanto assomigliasse a Massimo, aveva i suoi lineamenti, i suoi occhi color carbone e il naso che amavo tanto accarezzargli.
Decisi di chiamare mia madre, era tanto che non parlavo con lei, da poco avevamo iniziato ad avere un buon rapporto, ed ora, la stavo trascurando. Sinceramente, stavo trascurando anche me stesso, il mio corpo, era tantissimo che non tagliavo i capelli, o che non mi truccavo, al contrario di qualche mese fa, che tagliavo i capelli quasi ogni mese e mi truccavo ogni giorno accuratamente. Telefonai mamma, stemmo quasi un'ora a telefono, e una volta riattaccato, cucinai il pollo con le patate, che i ragazzi divorarono in pochi minuti.
-"Oggi voglio andare dalla parrucchiera, devo aggiustarmi i capelli!" dissi sorridendo.
-"Va bene amore!" rispose Giorgio addendando un pezzettino di pollo.
Dopo aver mangiato, misi tutto nella lavastoviglie e corsi a cambiarmi e a cambiare Arya,la quale sarebbe venuta con me. Avvisai anche Sharon e le chiesi di raggiungermi ed ella accettò entusiasta.
Sistemai Arya in macchina, misi le chiavi nel nottolino e partii diretta verso la casa di Sharon e J. Una volta arrivate dalla parrucchiera,decisi di cambiare completamente colore di capelli,li avrei fatti rossi, schiariti alle punte,Sharon invece li tagliò leggermente. Pagammo ed uscimmo dal salone,per poi recarci in un bar lì vicino. Arya vide un cane e volle accarezzarlo a tutti i costi,non sapevo della sua passione per i cani,non ne aveva mai visto uno prima d'ora e così pensai di comprarne uno piccolo,ovviamente ne avrei prima parlato con Giorgio. Prendemmo due caffè e dopo aver fatto quattro chiacchiere,accompagnai Sharon e tornai a casa. Prima di entrare squillò il cellulare e, con fatica, lessi il messaggio.
Amore sono partita prima,mi dispiace non avervi salutato,ci vediamo dopodomani.Va bene,a dopodomani,ci mancherai.
Aprii la porta e notai che in casa non c'era nessuno. Posso Arya nel passeggino e le diedi l'omogenizzato. Dopo aver finito,accesi la TV e mi distesi sul divano; dopo pochi minuti entrò Giulio, barcollando,visibilmente fatto è ubriaco.
-"Mi ha lasciata,quella brutta troia mia ha lasciata!" sussurrò buttandosi sul divano accanto a me. Puzzava di fumo e qualcos'altro che non riuscì a distinguere, e piangeva,non lo avevo mai visto così.
-"Hey,tranquillo, perché ti ha lasciato?" dissi facendolo distendere sulle mie gambe sperando che si calmasse.
-"Ha detto che io non la merito, che io sono un fallito e non troverò mai una ragazza in grado di sopportarmi." sussurrò continuando a piangere.
-"La ragazza che ti sopporta già ce l'hai!" dissi ridendo cercando di diminuire la tensione che si era creata.
-"E chi è?" disse alzando la testa.
-"Io!" risposi ridendo e contagiandolo.
-"Sai che ho risposto a quella zoccola? Che non l'amavo,perché amo un'altra,anche se questo è un amore impossibile!" si sdraiò di nuovo sulle mie gambe.
-"Non è mai successo che qualcuno dicesse di no a Giulio Elia Sabatello, chi sarebbe la ragazza che si è permessa?" sdrammatizzai.
-"Tu." si alzò di scattò dalla mie gambe e si sedette di fronte a me.
-"Leila,io non ti ho dimenticato!" sussurrò avvicinandosi alle mie labbra.
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•Dopo il buio torna sempre il sole•
Fanfiction"Hai presente quando il I Aprile i tuoi amici ti mettevano i cartellini dietro la schiena con su scritte cose stupide e tu te ne accorgevi solo dopo che tutti si erano messi a ridere? Ecco, io sono così. Penso che qualcuno mi abbia riattaccato quei...