Capitolo 39

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Mi sdraiai sul divano e decisi di iniziare a leggere un libro, anche se già sapevo che non avrei avuto tempo per finirlo. Mentre leggevo mi addormentai, ma fui svegliata da delle grida. "Chi cazzo grida alle 8 di mattina?" pensai. Mi alzai e andai in cucina dove trovai Giulio, Giorgio e una ragazza altissima.

-"Tu, sei una Troia!" urlò avvicinandosi e puntandomi il dito contro.

-"Senti cara, primo tu a me troia non mi chiami, secondo, che cazzo me urli?" risposi indicando Arya che piangeva tra le braccia di Giorgio.

-"Dove sta Mattia eh? Non lo sai che la sua ragazza sono io? Che c'è, non te lo ha detto?" sputò acida girovagando per la cucina.

-"Che cosa??" urlai sorpresa.

-"Si hai sentito bene, tu non sei nessuno!" continuò ad urlare gesticolando.

-"Ma di che sta parlando?" chiese Giorgio sorpreso mentre cullava Arya.

-"Ohh non lo sa lui che lo tradivi con Mattia?" chiese ridendo.

-"Non ci credo..." urlò Giorgio posando Arya nella culla ed uscì di casa furioso.

-"Ma che dici? Io e Mattia non siamo mai stati insieme. E poi lui mi ha detto di non avere una ragazza...pensa quanto sei importante tu per lui!" Risi isterica.

-"Che stronzo!" urlò la ragazza uscendo e sbattendo la porta.

-"Giulio, dobbiamo cercare Giorgio, lui ha frainteso tutto, pensa che mentre stavo con lui, lo tradivo con Mattia....anche se è impossibile!" sbuffai cullando Arya che si addormentò poco dopo.

Giorgio's POV

Non potevo crederci che Leila mi tradiva con Mattia! "No no, era impossibile!" urlai sbattendo le mani sul volante. Dovevo trovare quel figlio di puttana e fargliela pagare! Che stronzo, e pensare che un tempo era il mio migliore amico...l'unica persona di cui mi fidassi. Parcheggiai davanti al locale dove lui aveva suonato, mi guardai in torno cercando di notare la sua auto e quando la vidi mi avvicinai al locale stringendo i pugni. Entrai e quando lo vidi lì, in compagnia di Matteo e altre due ragazze mi avvicinai.

-"Questo non dovevi farlo!" sussurrai tirandogli un pugno sul naso. Quando stavo per colpirlo un'altra volta, due mani mi fermarono.

-"Smettila ti prego Giò!" urlò Leila mentre Giulio mi teneva fermo.

-"Ma che cazzo te prende?" chiese Mattia toccandosi il volto dolorante.

-"Tu sei sei solo una puttana!" urlai rivolto a Leila mentre lei teneva in braccio la piccola cercando di non piangere.

-"Giorgio, cazzo, hai frainteso tutto! Io e Mattia ci siamo frequentati, ma quando io e te non stavamo insieme! Io amo te!" sussurrò abbassando la testa.

Che coglione che ero! Perché non l'avevo ascoltata dall'inizio!

-"Sono un stronzo!" urlai dando un pugno ad un vetro ed uscii correndo.

-"Giorgio, ti prego aspetta!" urlò Leila da lontano.

-"No, basta, non so come faccia tu ad amare un disastro come me! Non ne combino una giusta!"mi accasciai a terra e iniziai a piangere.

Leila's POV

Vederlo lì a terra piangere mi faceva una tenerezza inspiegabile...Aveva sbagliato a pensare che io lo tradissi con Mattia, ma non volevo perderlo, non un' altra volta per una sciocchezza.

-"Tu non sei un disastro, tu sei l'unica persona che io abbia amato e continuerò ad amare. Non voglio più litigare...voglio stare con te, per sempre!"dissi avvicinandomi a lui che nel frattempo si era alzato.

-"Ti amo tanto piccola mia!" sussurò al mio orecchio stringendomi tra le sue braccia.

-"Scusate l interruzione, ragazzi, ma la pischellina con me non ci vuole stare!"disse Giulio ridendo mentre la bambina piangeva dimenandosi.

-"Dalla a me!" sospirai ridendo.

La cullai tra le mie braccia e subito si addormentò, poverina, aveva dormito poco.

-"Dai andiamo a casa!" disse Giorgio prendendomi per mano.

-"Un attimo...vorrei che facessi una cosa Giò!"

-"Tutto quello che vuoi!" disse convinto.

-"Chiedi scusa a Mattia, non voglio che litighiate per colpa mia!"

-"Mattia è già andato via!" ci interruppe Giulio prime che Giorgio potesse rispondere.

-"E va bene, allora andiamo a casa, chiarirete in un altro momento!" dissi dirigendomi verso l'auto.

Arrivammo a casa, poggiai Arya nella sua culla e preparai un caffè.

Mi sedetti e mentre aspettavo che uscisse, sentii cingermi i fianchi.

-"Hey!"dissi dandogli un bacio sulla guancia.

-"Piccola, non puoi capire quanto mi sei mancata!" sussurrò.

-"Anche tu mi sei mancato molto!"

-"Mi dispiace essermi comportato da stronzo..."

-"Pff che puzza di bruciato!" urlò Giulio entrando in cucina.

-"Cazzo, il caffè!" dissi balzando dalla sedia. "si è bruciato!"

-"Ma va, non ce ne eravamo resi conto!"ghignò Giulio scocciato.

Suonarono il campanello e quando andai ad aprine mi trovai davanti mia madre e Sharon con un sorriso a 32 denti.

-"Dov'è?" chiese mia madre impaziente.

-"In salotto, sta dormendo, non urlate altrimenti si sveglia!" sussurrai conducendolo in salotto. Quando la videro rimasero sorprese e quasi non riuscivano a resistere alla tentazione di prenderla in braccio.

-"Mi sa che devi raccontarmi un po' di cose!" disse Sharon dandomi una leggera gomitata.

-"Va bene, però anche tu devi dirmi come va con J!" risposi ricambiando la gomitata.
-"Rimanete a pranzo qui, così quando Arya si sveglia, potete prenderla in braccio!" proposi a mia madre e a Sharon, le quali annuirono contente.

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