Capitolo 47

303 34 4
                                    

-"Ahiaa, la testa sta esplodendo, porco Dio!" imprecò Giorgio massaggiandosi le tempie.

-"Ben ti sta!" biascicai nel sonno.

Mi guardò incazzato, sbuffò, e si alzò dal letto, per poi dirigersi in bagno bestemmiando.

Non avrei potuto desiderare risveglio migliore di questo! Mi alzai a mia volta, sistemai il letto e mi avvicinai alla culla per vedere se Arya stesse ancora dormendo.

-"Nooo!" urlai vedendo le la culla era vuota.

-"Ma che cazzo te viene di urlai in questo modo!" disse Giorgio uscendo dal bagno con la schiuma da barba spalamata su quasi tutto i viso.

-"Dimmi che sai dove sta Arya, ti prego!" balbettai sedendomi sul letto, prime che le gambe potessero cedere.

-"No, non lo so!" ripose preoccupato.

Mi precipitai fuori dalla stanza e corsi in quella di Giulio; bussai incessantemente fin quando sentì Giulio imprecare.

-"Ma che cazzo vuoi a ques'ora?" sbuffò sbadigliando.

-"Dove cazzo sta Arya?" urlai.

-"E che ne so io!!" ripose quasi infastidito.

-"Vaffanculo!!" gli urlai contro.

Uscii dalla stanza e ritornai nella nostra, dove c'era Giorgio preoccupato che tentava di chiamare Valerio.

-"Speriamo che sta con lui!" disse componendo il numero.

-" Lo spero!" ripetei sussurrando.

-"Non risponde cazzo!" sbuffò dopo averlo chiamato per l'ennesima volta.

-"Io vado a chiedere a Giulio, tu rimani qui e non muoverti!" disse arrabbiato.

Mi sedetti sul letto, cercando di calmarmi, ma senza riuscirci.

-"Giulio ha detto che Valerio è andato in spiaggia!" disse una volta tornato.

Mi vestti velocemente, preci la borsa e corsi giù per le scale dell'hoterl, seguita da Giorgio.

Arriavvmo in soiaggia ma di Valerio nemmneo l'ombra.

-"Eccolo!" disse Giorgio indicandolo.

Lo raggiunsi correndo e quando vidi che era da solo, mi accasciai a terra e iniziai a piangere.

-"Valè te prego, dimme che sai dove sta Arya!" sussurrò Giorgio sedendosi accanto a me.

-"Ahoo stateve tranquilli, sta con una babysitter, insieme a me non voleva più starci." disse ridacchiando.

Mi alzai da terra, continuando a piangere, mi avvicinai a lui e gli tirai uno schiaffo in pieno viso.

-"Ecosi me ringrazi?" disse massaggiandosi la guancia dolorante.

-"Chi cazzo ti ha detto di prendere la bambina senza avvisarmi eh?" urlai istericamente.

Appena vidi una ragazza, con in braccio Arya, avvicinarsi, mi catapultai da lei e le strappai mia figlia di mano.

-"Amore mio!" dissi stringendola forte a me.

Guardi Valerio in cagnesco e mi allontai dalla spiaggia, diretta verso l'hotel.

Lavai la bambina, la cambiai e mi distesi sul letto, cullandola.

-"Non c'era bisogno di trattare così Valerio!" disse Giorgio indifferente, entrando in camera.

-"Ah no? Viene a prendersi la bambina enza avvisarci, a te sembra una cosa da niente?" urlai.

-"Ma calmati cazzo!! Io non ti sopporto più!!" sbraitò uscendo sul balcone.

-"Ma vattene a fanculo, va!" sussurrai poggiando la bambina nella culla e andai in bagno.

Chiusi la porta a chiave, riempii la vasca da bagno e mi immersi dentro, iniziando a piangere. Ormai il rapporto tra me e Giorgio non era più come prima, eravamo cambiati entrambi, ed io sapevo fin dall'inizio che non sarebbe durata.

Rimasi in bagno più di un'ora, mi sciacquai i capelli, misi l'asciugamano intorno al corpo e tornai in camera dove Giorgio non c'era più.

Asciugai i miei capelli con il phon, mi vestii velocemente con degli skinny e una maglietta, presi la bambina e uscii dall'hotel.

"Sono uscita, torno stasera" scrissi a Giorgio su whatsapp, visualizzò e non rispose.

Mi sentivo terribilmente sola in quest'ultimo periodo, la vacanza che avevo programmato stava andando a rotoli ed io stavo seriamente pensando di ritornarmene a Roma.

Anzi, avevo deciso, la sera stessa sarei partita da sola. Tornai velocemente a casa, Giorgio non era ancora tornato, preparai la valigia e mi diressi in aeroporto, dove trovai un biglietto per Roma con partenza alle 15.00. Perfetto, avrei dovuto aspettare solo mezz'ora.

"Torno a Roma!" inviai un altro messaggio a Giorgio e staccai il telefono.

Il viaggio fu molto lungo e stressante, continuavo a pensare a Giorgio, ed una volta scesa dall'aereo, presi un taxi e tornai a casa.

Chiamai Sharon, le dissi di raggiungermi, e lei, meravigliata, annuì.

Indossai una maglia di Giorgio con un suo pantalone, mangiai qualcosa e mi distesi sul divano, quando suonò il campanello.

"Amore mio!!" disse Sharon saltandomi addosso.

-"Mi ammazzi tesò!" risposi ridendo.

-"E i ragazzi?" chiese guardandosi intorno.

-"Sono tornsta sola." risposi abbassando il capo.

-"Hey, che cosa è successo?" chiese.

-"Non lo so, Shà, la vacanza che avevo programmato come la più bella, si è trasformata in un vero incubo, prima Arya sta quasi per morire, poi Valerio la porta in spiaggia senza avvisare e come se non bastasse io e Giorgio litighiamo ogni 2 secondi. Sono stanca!" dissi sedendomi sul divano, sempre con sguardo basso.

-"Ma è normale che litighiate, la stessa cosa capita anche a me, ma non hai motivo per lasciarlo così" rispose sedendosi accanto a me.

Riaccesi il telefono e notai una trentina di chiamate e messaggi da Giorgio, Valerio e Giulio; decisi di richiamare Giorgio.

-"Perchè te ne sei andato?" mi chiese con voce tra il triste e l'incazzato.
-"Giorgio, io sto soffrendo, anche se a te non sembra, questa non era la vita che volevo, non lo so, sono confusa!" balbettai confusa.
-"Ma è per causa mia?" chiese.
-"Non lo so, ti ripeto, voglio stare solo per un po' e capire!" dissi con un filo di voce.
-"Mi stai lasciando?" chiese alterandosi.
-"Si Giò, ho bisogno di pensare!" sussurrai e lui senza darmi tempo di spiegargli, riattaccò.

•Dopo il buio torna sempre il sole•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora