Appena mi vide sbiancò.
Massimo: allora ragazzi, che si festeggia?"
Giorgio non smetteva di guardarlo minacciosamente e si avvicinò a lui stringendo i pugni.
Io: no Giò, andiamo, è meglio!"
Massimo: Leila devo parlarti!" disse stringendomi il polso.
Giorgio: lasciala oppure ti ammazzo, coglione!"
Massimo: stavo parlando con Leila, non con te!"
Io: io non ho niente da dirti!"
Massimo: io invece si!" e mi strinse il polso ancora di più.
Senza pensarci troppo su gli tirai uno schiaffo con tutta la forza che avevo. Ero stanca di essere una brava ragazza, di fingere, lui mi aveva fatta soffrire e lo merita.
Giulio: sarà meglio che andiamo, prima che finisca male!"
Massimo: ti prego, parliamo!" disse con sguardo supplichevole massaggiandosi la guancia rossa.
Tutti i ragazzi stavano intorno a noi, ci fissavano stupiti, mentre Giorgio cercava di tranquillizzarli con lo sguardo. Avevano paura della reazione di Giorgio, come del resto anche io, conoscevo bene quando diventava nervoso.
Io: ripeto, non ho niente da dirti! Che vuoi ancora da me, eh? Ti rendi conto di quello che hai fatto? Ieri ci siamo lasciati e tu hai già trovato una troia pronta a riscaldarti il letto!"
Giorgio: Leila ti prego andiamo via!"
Salutai tutto con un sorriso e mi diressi fuori insieme a Giorgio e Giulio, mentre Massimo continua a fissarmi.
Io: ah dimenticavo, ti ho mentito, il bambino non è tuo figlio, è figlio di Giorgio! Si, ti ho tradito mentre stavamo insieme"
Si girò di scatto e mimò un "puttana"; Giorgio lo sentì, strinse i pugni e gli si avvicinò minacciosamente.
Giorgio: che hai detto, coglione? Ripetilo e ti faccio saltare i denti!"
Massimo: la tua ragazza è una puttana, ecco, e ora che mi farai" e sorrise. Un sorriso che venne spento subito dopo da un pugno in pieno volto da parte di Giorgio.
Giorgio: la prossima volta impari a sfidarmi, e a sciacquarti la bocca prima di parlare della mia ragazza."
Io ero rimasta lì impalata a fissarli, finalmente gli aveva dato una lezione, devo essere sincera, ne ero contenta. Giorgio mi si riavvicinò, mi prese la mano sorridendomi e ci dirigemmo verso l'auto.
Giorgio: perché le hai detto che il bambino non è suo?"
Io: volevo vederlo soffrire, come ha fatto soffrire, ho sbagliato?"
Giorgio: no amore, hai fatto bene!"
Io: che facciamo ora, si sono fatte le 18:00."
Giorgio: io sono stanco, che ne dici se ritorniamo a casa?"
Io: non so se posso venire, devo chiamare mamma!"
Giulio: cazzo Lè hai 18 anni ora!"
Io: eh ma vivo ancora con mamma, ricordati che può anche cacciarmi!"
Giorgio: puoi sempre trasferirti con noi qui a Roma."
Io: davvero?"
Giulio: ovvio!"
Io: per me va benissimo, ma dovrei parlarne prima con mamma, mi dispiace che stia da sola.
Giorgio: chiamala e parlaci!"
Io: va bene."
La chiamai e le raccontai tutto. Lei disse che era d'accordo, anche perché aveva trovato un fidanzato, che si sarebbe trasferito presto da lei.
Io: ecco, da oggi in poi dovrò sopportarvi tutta la giornata!" dissi fingendo di sbruffare.
Giorgio: finalmente!"
Io: dobbiamo dividerci i compiti, non pensate che io sia la vostra schiavetta!"
Giorgio: va bene, io mi occupo della spesa e del bucato e Giulio lava in bagno e lava i piatti!"
Giulio: COSA?? Nemmeno morto, io lavare il bagno?? Ma stai fatto fratè, il king della nuova scuola che pulisce un cesso!Pff, mai!"
Io: va bene, mi occupo io del bagno, mio re!" dissi inchinandomi.
Giulio: così va meglio, io mi occupo di lavare i piatti, e di cucinare 2 volte a settimane, non so se la cucina sopravviverà però ahahah!"
Io: perfetto!"
Arrivammo a casa, era come un mese fa.
Io: giochiamo a Fifa?"
Giulio: si si"
Giorgio: devi sapere che se a Giulio togli il sesso, Fifa lui è morto!"
Giulio: dimentichi una cosa...le canne!"
Giorgio: ah già, sentivo di aver dimenticato qualcosa. A proposito, ho proprio bisogno di una bella canna, voi giocate, io vado a fumare sul balcone."
Io: va benee. Allora Giulio che scommettiamo?"
Giulio: se vinco sarai la mia schiava per un giorno, se vinci tu, io sarò il tuo schiavo. Ti va bene?"
Io: perfetto, preparati a perdere!"
Giulio: pff, preparati ad essere la mia schiava!"
Vinsi io per 3-1. Quando la partita finì saltai dal divano e lo canzonai, mentre lui bestemmiava a bassa voce.
Io: allora, siccome io sono brava, ho deciso che non sarai il mio schiavo, ti stresserei peggio di quanto lo sei già!"
Giulio: ma io ti amo!!" disse avvicinandosi.
Giorgio: che cazzo hai detto?!"
Giulio: brò stavo scherzando cazzo!"
Giorgio: non devi dirlo nemmeno per scherzo, lei è mia!!"
Io: Hey Giò, calmati, stava scherzando!"
Giorgio: scusa Giu, sono uno stronzo, non so perché sono così geloso!"
Giulio: va tutto bene brò. Menomale, per un attimo ho temuto che mi avresti menato ahahah"
Io: non lo avrei permesso ahahah. Amor ho battuto Giulio a FIFA!!"
Giorgio: anche il cane della vicina lo batte, è una schiappa ahahah!"
Giulio: molto divertente, guarda, sto morendo dalle risate!!"
Io: ahahah voi due siete matti. Ho sonno, andiamo a dormire?"
Giorgio: si piccola, oggi è stata una giornata stressante."
Giulio: non mangiate? io ho una fame da lupo!"
Io: io non ho fame, se vuoi cucinati qualcosa."
Giulio: che palle, non ho voglia di cucinare, ho capito, vado a letto senza cena 'rcodio!"
Io: ahahah dai ti cucino qualcosa!"
Giulio: ohh che brava cucciola!!"
Gli preparai delle crepes alla Nutella, ma mentre gliele stavo servendo sentii un dolore fortissimo alla pancia. Il piatto cadde a terra ed io mi aggrappai a Giulio. Giorgio, avendo sentito il rumore, si alzò di scatto dal divano e ci raggiunse.
Giorgio: che hai? chiese spaventato.
Io: non lo so, ho sentito un dolore lacerante alla pancia. Ma ora non l'ho più, tranquilli!"
Giulio: menomale, mi hai fatto spaventare a morte!"
Io: scusa! mi dispiace che la crêpe sia caduta.
Giulio: tranquilla, finisco io di cucinare, vai a riposarti."
Io: okay, buonanotte" dissi dandogli un bacio sulla guancia.
Io: Giò io vado a dormire."
Giorgio: ti raggiungo subito.
Arrivai in camera, sentii un dolore alla pancia, poi buio
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•Dopo il buio torna sempre il sole•
Fanfic"Hai presente quando il I Aprile i tuoi amici ti mettevano i cartellini dietro la schiena con su scritte cose stupide e tu te ne accorgevi solo dopo che tutti si erano messi a ridere? Ecco, io sono così. Penso che qualcuno mi abbia riattaccato quei...