Capitolo 26

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«Certo Jen. Ci sono io qui.» mi disse, rassicurandomi.
Ero confusa, era cambiato tutto in qualche ora.
Chissà che cosa aveva pensato prima di esalare l'ultimo respiro. Chissà se aveva sofferto.
Cominciai a singhiozzare e a piangere di nuovo.
«Shh Jen, si sistemerà tutto.» mi disse abbracciandomi.
«Non si sistemerà tutto, non si sistemerà un cazzo. Lui é morto. Non c'è piú!» urlai in preda al dolore, allontanandolo.
Presi i due bicchieri posati sul vassoio e li scaraventati contro il muro.
Prima che potessi avventarmi sul resto, due mani mi fermarono i polsi, intrecciandosi con le mie dita.
Mi avvolse completamente nelle sue braccia.
«É morto...» continuai a ripetere, stringendo in un pugno la sua maglia.
«Sistemeremo tutto insieme.»
Continuò a stringermi, finché la testa pian piano cominciò a farsi pesante, mentre venivo cullata dal rumore del suo battito regolare e dal ticchettio della pioggia.

Aprii gli occhi colpiti da un raggio di luce che si faceva spazio dalla finestra.
Cercai di muovermi ma mi ricordai delle braccia che mi cingevano le spalle.
È lì capii che allora era tutto vero.
Non era stato un brutto sogno, non potevo scappare dalla realtà.
Cercai di scivolare dalla sua presa senza svegliarlo.
Mi sentivo un po' piú lucida della sera prima, ma sentivo ancora quel vuoto nel petto.
Presi dei vestiti e mi diressi in bagno.
Avevo bisogno di rilassarmi almeno un po', dopo tutto quello che era successo.
Lasciai che l'acqua bollente scorresse sul mio corpo e mi sciogliesse i nervi ma neanche quello funzionò.
Mi sentivo terribilmente vulnerabile.
Avrebbe potuto ferirmi qualsiasi cosa.
Tornai in camera dopo una ventina di minuti, sempre cercando di fare meno rumore possibile.
Posai lo sguardo sul mio letto.
Justin dormiva profondamente. Aveva le labbra dischiuse e i capelli leggermente spettinati.
Accennai un sorriso a quella vista. Era davvero tenero. Continuai a guardarlo qualche secondo, scuotendo poi la testa e mi risvegliai da quei pensieri.
Chiusi la porta e scesi le scale.
Avevo davvero bisogno di parlare con mamma.

Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora