Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)

Capitolo 29

La macchina si fermò davanti ad una casa di media grandezza con un piccolo giardinetto.
Sembrava davvero graziosa e curata.
Sperai non ci fosse nessuno in casa o che vivesse da solo, perché mi metteva in soggezione anche solo il pensiero di conoscere i suoi genitori, soprattutto in questo momento.
«Allora? Scendi?» lo sentii dire da fuori.
«Sí sí, arrivo.»
Entrai in casa seguendolo.
«Ciao mamma» le disse schioccandole un dolce bacio sulla guancia.
Come non detto.
«Ciao tesoro.» rispose sorridendo.
«Piacere sono Jennifer.» le dissi sorridendo imbarazzata.
«Ciao tesoro non ti avevo visto. Se questo babbeo di mio figlio non mi dice nulla. Io sono Pattie, tanto piacere.» mi disse abbracciandomi.
Ricambiai l'abbraccio un po' sorpresa da quel gesto.
«Mamma.» la riprese lui, alzando gli occhi al cielo, sorridendo.
«Okay, okay. La smetto.» esclamò lei offesa, tornando ad occuparsi del pranzo a cui probabilmente si stava dedicando prima del nostro arrivo.
«Irene dorme ancora?» le chiese.
«Chi ha detto il mio nome?» disse una ragazza scendendo le scale.
«Justin!» esclamò quando lo vide.
«Piccola.» disse lui abbracciandola.
Era una ragazza minuta. Aveva i capelli rossi e ricci e delle leggere lentiggini si posavano sul suo viso.
«Dove sei stato stanotte? Con chi eri?» gli disse guardandolo con circospezione.
Abbassai lo sguardo.
«Jen non si é sentita bene e ha avuto bisogno di compagnia.» le rispose, rivolgendomi un sorriso premuroso.
Alzò lo sguardo su di me e mi notò.
Mi fissò qualche istante, mi stava mettendo in soggezione e non poco.
Abbassai nuovamente lo sguardo sulle mie Vans qualche attimo e presi coraggio.
«Piacere, sono Jennifer.» le dissi tendendole la mano e rivolgendole un timido sorriso.
Strinse la mia mano con un po' di riluttanza, continuando a fissarmi.
«Irene.»
Bene, già mi odiava. Eravamo a posto.
«Jen mi aspetti qui? Faccio veloce.» mi disse dirigendosi verso le scale.
Ma proprio ora se ne doveva andare, cazzo.