Camminammo lungo un sentiero fino ad arrivare ad un bungalow di legno con un grande porticato.
Sotto era stato acceso un falò dove c'erano delle persone sedute intorno con della musica che risuonava dalle casse esterne.
Era un posto davvero particolare, non ne avevo mai visto uno simile.
C'era una bella atmosfera e sentivo un sacco di risate provenire anche dall'interno.
«Sembra un po' caotico ma si sta bene.» disse lasciandomi un bacio sulla guancia probabilmente per rassicurarmi un po'.
«Andiamo a cercare Alex e Chris.»
Ci avvicinammo al falò.
«Ciao ragazzi avete visto Alex e Chris?»
«Sono dentro.» disse una ragazza che fumava.
«Ehi Justin non ci presenti la tua amica?» disse un ragazzo sorridendo sornione.
«Magari più tardi.» rispose con un tono leggermente infastidito, accompagnandomi dentro casa.
«Chi era?»
«Nessuno, lascialo perdere.»
Ci ritrovammo in un grande salone dove la musica risuonava molto di più.
Non c'era quasi nessuno fatta eccezione per tre ragazzi che fumavano guardando una partita alla tv lanciando insulti e bestemmie abbastanza colorite verso un giocatore.
«Ma porco... Oh ciao, siete arrivati.» disse notandoci imbarazzato il ragazzo al centro.
Di conseguenza anche gli altri due si girarono guardandoci.
«Bella brooooooo, finalmente ci presenti la tua ragazza.» disse uno avvicinandosi e abbracciandolo amichevolmente.
«Tu devi essere Jennifer.» disse rivolgendosi a me.
«In carne ed ossa, piacere.» dissi sorridendogli.
«Io sono Alex, loro sono Chris e Jordan. Justin ci ha parlato un sacco di te, avresti dovuto vederlo, sembrava una ragazzina arrapata.» disse ridendo, beccandosi subito dopo un pugno scherzoso sulla spalla da parte di Justin.
«Dai coglione, fanculo.» aggiunse avvicinandosi per salutare anche gli altri.
«Volete qualcosa da bere?» chiese Alex.
«Una birra.» rispondemmo all'unisono per poi scoppiare a ridere.
«Okay.» disse aprendo il frigo.
«Jordan cambia canzone, cos'è sta musica per bimbiminchia!» disse Alex porgendoci le nostre birre e aprendone una per se.
Jordan armeggiò un po' con lo stereo e una nuova canzone partí.
«Usciamo?» chiese Justin mentre mi stringeva la vita.
Annuirono tutti e ci unimmo ai ragazzi intorno al falò.
Le persone erano diminuite e ora ne rimanevano una decina, compresi noi.
Mi presentarono a tutti, che si dimostrarono molto gentili.
Alex si era seduto di fianco a Naomi, quella che aveva presentato come la sua ragazza.
«Jennifer vuoi uno spinello?» mi chiese lei mentre se ne accendeva uno.
«Sí grazie.» accettai.
Me lo porse.
«Da quanto state insieme?» le chiesi facendo un tiro.
«Sette mesi.» rispose con un sorriso innamorato.
Justin la interruppe.
«Alex aiutami ad acculturare un po' Jennifer in fatto di musica. Metti su qualcosa di diverso.»
Gli rivolsi il terzo dito.
«Io sono acculturatissima minchione.» dissi dandogli una pugno scherzoso sul petto.
«Non ho sentito nulla sai?» mi sussurrò nell'orecchio continuando a prendermi in giro mentre una canzone rock partiva dallo stereo.
Mi piaceva davvero, era diversa dal tipo di musica che ascoltavo solitamente.
«Come si chiama?» gli chiesi buttando il mozzicone nel portacenere.
«Smells like teen spirit dei Nirvana.»
«Ci sta, mi piace.»
«Ringraziami.»
«Fottiti.»
«Solo se ci sei anche tu.»
Mi fece l'occhiolino per poi baciarmi.Erano già le 00 passate.
Avevamo bevuto un po' e chiacchieravamo con il sottofondo della musica.
Mi sentivo davvero rilassata e tranquilla.
Eravamo sdraiati sul prato freddo, con il fuoco che ormai si stava affievolendo.
Justin era al mio fianco e mi stava lasciando tiepidi baci tra la clavicola e la spalla.
«Jen...» sussurrò continuando.
«Dimmi.» risposi distratta dai suoi baci.
«Domani ci vai a scuola vero?»
«Mh.»
«Dai Jen, devi andarci, promettilo.»
«Va bene prometto che vado, ma resta con me ora e dopo.» dissi non connettendo bene tutte le parole.
«Non è ora di andare a casa?»
«Ancora un po' ti prego, mi sto rilassando.»
«Va bene.» disse sdraiandosi nuovamente al mio fianco.
Restammo un'altra ventina di minuti per poi andarcene.
I suoi amici erano davvero simpatici, mi avevano fatto sentire a mio agio, come se mi conoscessero da sempre.
Eravamo appena entrati in macchina.
«Va bene se andiamo a casa mia e domani ti porto a scuola io?»
«Certo, poi domani mattina passiamo a casa mia così mi vesto e prendo i libri.»
Mi sorrise e accese il motore.
Il viaggio mi sembrò molto più breve dell'andata.
Arrivammo a casa sua molto in fretta e cercammo di fare meno rumore possibile.
Mi buttai sul suo letto a pancia in giú quasi come fosse il mio. Lo adoravo, era comodissimo.
Si buttò al mio fianco.
«È tardi, domani ti dovrai svegliare presto.» disse lasciandomi un bacio sulla testa e alzandosi.
Lo sentii togliersi le scarpe e aprire l'anta dell'armadio.
Mi girai sul fianco potendo ammirarlo in tutta la sua bellezza.
Nel buddismo esisteva uno stato mentale e dell'anima dove si raggiungeva la pace dei sensi, uno stato a cui ognuno poteva dare la propria definizione, appunto il nirvana.
Ecco, io probabilmente lo raggiungevo solo guardandolo.
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Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)
FanfictionJennifer, una ragazza insicura e infelice, intrappolata nella monotonia della sua vita, verrà catapultata nel mondo reale prima di quanto si aspetti. Copyright © All rights reserved