Capitolo 49

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«Shh, non fare rumore.» dissi ridendo cercando di salire il più piano possibile le scale.
«È colpa delle scarpe!» bisbigliò lui seguendomi.
Non era particolarmente tardi ma non volevo svegliare mamma.
«Comunque io ho una bella vista da qua dietro.» mi disse sghignazzando.
«Ma smettila cretino!» cercai sempre di dire bisbigliando.
«Missione compiuta.» disse chiudendosi la porta alle spalle.
Smisi di trattenere finalmente le risate e mi buttai sul letto togliendomi le scarpe e buttandole da qualche parte della stanza.
«Cosa vorresti fare mia regina?»
Il sonno mi era passato di colpo.
«Non lo so, dimmelo tu my lord.» gli dissi guardandolo con aspettativa.
Si morse il labbro avvicinandosi.
«Attenta a darmi così tanto potere.» sussurrò mordicchiandomi leggermente l'orecchio.
Era così bello con la sua camicia sbottonata e i capelli in disordine.
Si avvicinò nuovamente al mio orecchio.
«Mi piaci da impazzire.»
«Tu mi fai impazzire.» dissi fissandolo negli occhi.
«Cosa vuoi che faccia precisamente?» mi disse prendendomi in giro.
«Non lo so.» dissi avvicinandomi alle sue labbra quel tanto da sfiorargliele.
Restai ferma così per qualche istante per poi allontanarmi ridendo.
«Stronza.» pronunciò portando il suo viso contro al mio e baciandomi, cogliendomi di sorpresa.
Le sue mani presero ad accarezzare la mia pelle bollente scendendo poi sulle mie gambe.
Erano morbide e avevano un tocco dolce, come se fossero fatte solo per quello.
Si staccò dalle mie labbra e scese dedicandosi al collo.
Sentii un brivido lungo tutta la spina dorsale.
«Hai ancora sonno?» mi chiese tra un bacio e l'altro.
«Per niente.» dissi sorridendogli complice.

Aprii gli occhi di scatto svegliata da un rumore.
Non c'era ancora luce per via del sole che non era ancora sorto, ma il chiaro di luna proiettava una Luca pallida per la stanza.
Allungai le mani lungo il fianco sentendo solamente il lenzuolo vuoto sotto le mie dita.
Mi alzai anche se ancor un po' intontita.
«Che fai?» chiesi notandolo fuori in balcone.
Vidi il fumo denso intorno a lui.
«Nulla. Penso.» mi rispose vago.
«A che cosa?»
«A nulla in particolare. Scusa piccola se ti ho svegliato. Torna a dormire.»
Capii dal suo tono che c'era qualcosa che non andava.
Lo raggiunsi abbracciando la sua schiena muscolosa.
Gli lasciai un bacio sul collo.
«Che succede?»
Mi strinse le mani finendo la sigaretta.
«Stavo pensando a mio padre.»
«Oh.» esclamai solo sorpresa.
«Dov'è?» chiesi quasi bisbigliando.
Avevo paura di essere troppo invadente nei suoi confronti e che magari non fosse ancora pronto a parlarne.
«Ci ha abbandonati quando io avevo quasi 4 anni e mia mamma aspettava Irene. È stata dura per noi. Mamma ci ha cresciuto nel migliore dei modi, ha fatto un sacco di turni di notte per non farci mai mancare nulla e io non avrei potuto chiedere di meglio, ma sai cosa significa crescere senza un fottuto padre? Ho sempre cercato di coprire il suo posto, almeno per Irene, perché non volevo che crescesse sentendo che le mancasse qualcosa.
Mi è tornato tutto in mente quando Robert mi ha fatto quella domanda.
Sai, non è stata colpa sua, ma a volte non ci penso per un po'.
Ci sono momenti in cui sento tutto quasi normale, ma poi c'é sempre un qualcosa che me lo ricorda.»
Lo abbracciai forte.
«È lui che ci ha perso, non ti merita, non merita nessuno di voi.» dissi sincera.
«Qualche settimana fa si è rifatto vivo. L'unica cosa che si sprecava di fare è mandarci una cartolina per Natale e ora vuole "riallacciare i rapporti."» disse mimando le virgolette con le dita.
«Sai Irene è una ragazza influenzabile. Crede nella parte buona delle persone.
Ma io no. Lui non è cambiato, quando sei un vigliacco non cambi.»
«Hai ragione. Se Irene ci tiene a provare a riallacciare i rapporti lasciala fare, alla fine se farà lo stronzo almeno lo vedrà con i suoi occhi.»
«Grazie Jen.» disse lasciandomi un bacio casto sulle labbra.
«Figurati. Dai adesso torniamo a dormire.» dissi trascinandolo dentro.


Ciao ragazzeee, come state? Ritorno traumatico a scuola? Il mio abbastanza perciò mi scuso se non sto pubblicando molto. Spero che il capitolo vi piaccia e fatemi sapere che ne pensate.

Alla prossima.x

Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora