Capitolo 40

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Arrivammo in cucina accompagnati da un'odore davvero invitante.
Irene era giá seduta e stava sorseggiando un bicchiere d'acqua.
«Forza ragazzi sedetevi.» disse Pattie con un sorriso sornione.
Il cibo che portò in tavola era semplicemente squisito.
Mangiammo tutto, tra una chiacchiera e l'altra.
«Ragazzi potete salire se volete.» disse Pattie cominciando a sparecchiare.
«Oh no, ti do una mano.» le dissi.
«Grazie mille tesoro.»
«Beh Justin, perché non sali a farti una doccia o qualcosa del genere?» disse Irene indiscretamente, guardandosi intorno.
«Mi stai cacciando per caso?» le chiese con una faccia confusa.
«Mh no, io e mamma vogliamo solo conoscere un po' meglio Jennnifer.» disse lei con un sorriso a trentadue denti.
«Tu mi fai paura. Per te andrebbe bene Jen?» disse lui avvicinandosi a me.
«Certo, tranquillo.» gli dissi rivolgendogli un sorriso rassicurante.
«Okay torno tra un po'.» disse lasciandomi un bacio leggero tra i capelli.
Notai Irene sorridere sotto i baffi mentre lui saliva le scale.
Quando sentì il rumore della porta chiudersi si avvicinò a me cominciando a parlare a raffica.
«Mamma, mi dispiace se volevi davvero conoscere Jen, ma ho bisogno di lei. Domani c'é la festa! Come ci organizziamo? Che facciamo? A che ora devo venire? Che vestiti devo portare? Usiamo i tuoi trucchi? Sono nervosa! E poi vieni anche tu spero?» disse con una faccia preoccupata.
Pattie scoppiò a ridere.
«Irene calmati, andrà tutto bene. Penserò io a tutto. Verrò a questa bellissima festa adolescenziale con la mia migliore amica Sophie, che ci aiuterà con il trucco, dato che ha studiato per diventare una truccatrice. Se mi lasci il tuo numero ci mettiamo d'accordo per l'orario. Adesso andiamo su un secondo e decidiamo dei vestiti che potresti metterti, poi decidiamo definitivamente a casa mia. Stai tranquilla.» le dissi appoggiando la mano sulla sua spalla.
«Okay. Okay. Adesso mi calmo. Sono tranquilla, okay. Saliamo.»
Cercammo di fare meno rumore possibile e entrammo nella sua camera.
Mi mostrò tutti i suoi vestiti.
Optai per un abitino nero semplice che sottolineava la vita, un top ed uno short a vita alta, un abito un po' più lungo, con la gonna ampia di colore rosa confetto e un pantaloncino nero abbinato ad un altro top.
«Hai qualche paio di scarpe con il tacco?» le chiesi pensierosa.
«Qualcuno ma sono tutti abbastanza bassi.»
«Okay fa niente, tranquilla. Ci penso io, tu porta delle sneakers nere e bianche.»
«Okay Jen. Grazie, grazie, grazie!» mi disse saltellando.
Strappò un pezzo di carta da un foglio sulla scrivania e ci scrisse sopra qualcosa.
«Okay questo è il mio numero. Scendiamo prima che mio fratello torni.»

Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora