Capitolo 20

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Stronzo. E stronza.
Dio, quando le cose cominciavano ad andare bene arrivava sempre quella stronza a rovinare tutto.
Da quando era entrata avevo subito avuto la brutta sensazione che avrebbe rovinato tutto e così era  stato.
Non che fosse successo qualcosa di concreto, alla fine stavamo solo mangiando un gelato, ma la cosa restava comunque fastidiosa.
Mi girai e lo vidi dietro di me con una faccia alquanto rilassata.
«Qual è il problema?»
Stava scherzando o era tonto?
«Nessuno.» risposi a denti stretti.
«Invece il problema c'è, dato che stai scappando come se ti avessi morso.»
Non risposi e continuai a camminare nella mia direzione.
Sarei sembrata una bambina gelosa ai suoi occhi, ma non importava.
Non volevo frequentare gente che aveva così tanto a "che fare" con lei.
«Dai, Jennifer fermati.»
«Vaffanculo.»
Ops.
La mia rabbia verso Liz continuava ad aumentare e in quel momento anche il fastidio verso di lui.
«Sei una bambina.»
Cosa?
Avevo sentito bene?
«Ah certo, sono una bambina che ti sbatte in faccia che te la fai con le troie? Bravo! Hai proprio ragione! Ti posso sembrare anche una bambina sai, ma non é niente di personale, semplicememte non mi sento di frequentare gente che ha cosí tanto a che fare con quella.»
«Qual é il problema Jennifer? Sei gelosa?» mi disse con un sorrisetto.
Okay, questo era davvero tonto fino al midollo.
«Non sono gelosa, idiota! Ti ho appena detto che non voglio frequentare persone che hanno così tanto a che fare con lei, okay?»
«Ma scusa, perché ce l'hai così tanto con lei?»
Perché ce l'avevo così tanto con lei?
Beh era sempre stata una stronza con me senza che io gli avessi mai fatto nulla.
«Allora?»
«Non mi piace.» sussurrai.
«Comunque, giusto a scopo informativo, Liz é una mia conoscente e per guardagnare qualcosa organizzavamo feste in varie discoteche e locali.» disse tornando dentro.
Che cosa?
«Ci si vede Jennifer.»
Cazzo.
Come al solito ero un'idiota e avevo frainteso.
Mi vergognai davvero di me stessa.
Avevo fatto una scenata assurda e mi sentivo fottutamente ridicola.
Lo seguii, tirandolo per il braccio.
«Scusami se me la sono presa con te ma avevo paura che lei facesse la stronza con me per l'ennesima volta.»
Mi rivolse un sorriso e mi attirò in un'abbraccio.
All'inizio rimasi un po' spiazzata dal gesto, ma ricambiai timidamente.

Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora