Capitolo 38

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Chiusi gli occhi assaporando il suo profumo.
Era particolare.
Dolce e pungente, ma non troppo.
Non so per quanto tempo restammo in quella posizione, probabilmente abbastanza perché la cerimonia finisse.
Si sentiva un leggero vociferare dall'interno.
«Stai bene?» mi sussurrò all'orecchio impercettibilmente, come se nessuno dovesse sentire.
«Adesso .» gli dissi rivolgendogli un sorriso.
«Grazie.»
«Smettila di ringraziarmi, non devi.» mi disse prendendomi per mano e guidandomi verso la parte opposta.
«Dove stiamo andando?» gli chiesi curiosa.
«Non riesci a non fare domande vero?» mi prese in giro ridendo.
«No, mi piace avere le cose sotto controllo.» lo ripresi saccente, sorridendo poi anche io.
«Comunque avevo intenzione di passare a casa tua, per cambiarti e magari poi passare da me.» disse con aspettativa.
«Se per te va bene, ovviamente.» aggiunse un po' nervoso.
«Certo.»
Gli sorrisi estraendo il telefono dalla mia borsa e mandando un messaggio avvertendo mia madre.
«Ecco fatto, possiamo andare.»
Mi condusse per una stradina che passava dietro la chiesa, probabilmente capendo che non volevo affrontare tutte quelle persone e lo ringraziai mentalmente.

Dopo una breve camminata arrivammo davanti casa mia.
Non ci fermammo molto.
Indossai un paio di jeans e un maglione, perché il freddo dell'inverno appena cominciato iniziava a farsi sentire.
Entrai nella sua macchina, che per fortuna aveva lasciato parcheggiata prima qua fuori.
«Pronta?»
Annui sorridendogli mentre il motore rombava.

Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora