Dopo essere tornata mi preparai un panino e andai in camera. Avevo appena acceso quel dannato telefono e fui sommersa da centinaia di condoglianze e chiamate perse.
Forse sarebbe stato meglio non prenderlo.
Vidi 12 chiamate perse da Soph e 21 da Rob. Cazzo mi ero scordata di avvertirli.
Risposi velocemente con un 'grazie' a tutti i messaggi e mi diressi verso il cassetto. Avevo bisogno di rilassarmi un attimo e di non pensare a nulla.
Uscii fuori sul balcone sedendomi sulla sedia posizionata contro al muro.
Appoggiai filtri, cartine e l'erba sul tavolino e intanto chiamai Rob.
Dopo di lui avrei chiamato Soph, le uniche due persone che ero interessata a sentire.
Dopo due squilli sentii la sua voce familiare.
«Jennifer.» lo immaginai ad esaminare la situazione per decidere se rimproverarmi per non essermi fatta sentire, chiedermi come stavo o consolarmi.
«Hey Rob. Scusa se non mi sono fatta sentire. Avevo il cellulare rotto.» lo anticipai.
«Non importa Jen, tranquilla.» mi rispose.
Presi un tiro.
«Come ti senti Jen? Posso passare da te?» mi chiese un po' titubante.
Capivo che non sapeva bene come affrontare questa situazione e cercai di addolcire il tono.
«Certo Rob. Quando vuoi. A dopo.»
«A tra poco tesoro.»
Decisi di chiamare subito anche Soph prima che arrivasse.
Mi rispose immediatamente.
«Tesoro mio... Mi dispiace cosí tanto...» mi disse sull'orlo del pianto.
L'unico dispiacere che potevo accettare era il suo. Lo aveva conosciuto due anni fa ed eravamo andate spesso da mio padre per prenderci una 'pausa' dalla scuola o durante l'estate.
Mi scese una lacrima involontaria che asciugai immediatamente.
Mi faceva ancora male parlare della situazione, nonostante tutto.
«Mi manca tanto.» le dissi facendo un altro tiro sovrappensiero.
«Jen.» la sentii dire dopo un po'.
«Sai che non mi piace quando fumi.»
Capii a cosa si riferiva.
«Lo so.» dissi semplicemente.
«I funerali saranno domani.» le dissi.
«Va bene. Vedrò di arrivare un po' prima a casa tua. A domani tesoro.»
«Ciao Soph. Ti voglio bene.» le sussurrai prima di mettere giù.
Restai lí per un po' finchè non sentii finalmente la porta finestra aprirsi.
«Tua madre mi ha detto di salire.» mi disse avvolgendo le braccia attorno al mio corpo esile e lasciandomi un tenero bacio sulla guancia. Accennai un sorriso. Mi era mancato.
Mi prese la canna dalle mani portandosela alla bocca.
Mi sfogai un po' con lui sulla situazione e su come mi sentivo.
Gli dissi tutto quello che era successo in quei pochi giorni. Gli parlai anche di Justin e della lettera, finchè non sentii gli occhi pesanti.
«Dai, me ne vado che tra un po' ti addormenti sulla sedia. Chissà quanto stai fatta, cretina.» mi disse sorridendo.
Non ebbi neanche la forza di controbattere.
«Ah Rob, i funerali sono domani.» dissi abbassando lo sguardo.
«Va bene a domani. Ti voglio bene.» mi disse lasciandomi il secondo bacio sulla guancia della giornata.
«Anche io, ciao Rob.» risposi sbadigliando.
Rientrai in camera, sdraiandomi sul letto.
Presi il cellulare e digitai un messaggio.
Vedevo sfocato, probabilmente anche per via della stanchezzaA: Justin
Idvina xhi ha di nuovo um telrfono.;)Strinsi il telefono al petto sorridendo e mi lasciai cullare dalle braccia di Morfeo.
✖✖
Ciao ragazze, spero che il capitolo vi piaccia e vi auguro delle buone vacanze di Pasqua.x
STAI LEGGENDO
Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)
FanfictionJennifer, una ragazza insicura e infelice, intrappolata nella monotonia della sua vita, verrà catapultata nel mondo reale prima di quanto si aspetti. Copyright © All rights reserved