Capitolo 48

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Mi stavo preparando per uscire. Ero rimasta profondamente segnata dal racconto di Sophie. Ci eravamo lasciate, d'accordo che l'indomani avrebbe fatto la valigia e sporto denuncia.
Aveva deciso di tornare da sua madre per un po' e per poi spostarsi in un centro di disintossicazione.
Sarei passata domani a salutarla mentre Caleb lavorava.
Non l'avrei rivista per un bel po' ma speravo il meglio.
Rob mi aveva proposto un locale molto tranquillo per uscire, era giusto perché voleva anche fare un po' di conoscenza con Justin.
Per mia fortuna avrebbe portato solo Matt perché non avevo per niente voglia di incontrare quella gallina di Liz.
Avevo ripetuto minimo una decina di volte di non accennare neanche minimamente al fatto di Irene e Sophie.
Il campanello suonò e scesi giù dalle scale.
Mi trovai Justin in tutta la sua bellezza.
Aveva i capelli lasciati abbastanza scompigliati, un jeans e una camicia bianca, accompagnati dalle Air Jordan bianche.
Mi salutò con un bacio sulle labbra.
Quando mi staccai intravidi mamma che armeggiava con alcune pentole in cucina.
Era ancora palesemente arrabbiata per la storia della sigaretta ma non ci diedi molto peso, ci avrei poi parlato.
«Quanto sei bella.» sorrisi abbassando lo sguardo.
«Dovrei dirlo io di te.» gli risposi prendendogli la mano e chiudendo la porta di casa.
Mi accompagnò fino alla sua macchina.
Il viaggio fu corto e tranquillo, lo avevamo passato cantando sulle note di varie canzoni.
Lui aveva una voce splendida, dolce e delicata, mi ero persa tanti minuti ad ascoltarla.
Ero leggermente stanca, avevo rischiato di addormentarmi contro il finestrino.
Arrivammo davanti al locale.
Intravidi non molto lontano la macchina di Matt, segno che loro erano già arrivati.
Mi prese per mano e ci dirigemmo verso l'entrata.
Notai Rob seduto che parlava con Matt in un tavolo all'angolo della sala.
Nel momento in cui ci avvicinammo si zittirono improvvisamente, in modo abbastanza indiscreto.
«Ciao!» li salutai entusiasta.
Mi avvicinai e abbracciai entrambi.
«Ragazzi, lui è Justin. Loro sono Matt e Rob.» dissi indicandoli.
«Piacere.» disse educato avvicinandosi ad entrambi e porgendogli la mano.
Rob si avvicinò a lui lasciandogli due bacini sulle guance, come era solito fare.
«Sei molto più carino senza il cappuccio.» disse senza mezzi termini.
«Ehi, attento a come parli.» dissi scherzando.
Matt gli lanciò un'occhiata fintamente offesa e lui gli lasciò un bacio sulla guancia.
Mi facevano ridere un sacco quando si ingelosivano a vicenda, li trovavo troppo carini.
«Prendiamo qualcosa da bere?» chiesi io.
Annuirono tutti.
Andai sul leggero e presi solo una birra mentre loro presero svariati drink alcolici.
«Allora Justin che fai nella vita? Sono curioso, hai la faccia da ingegnere o geometra, non so perché.» disse sovrappensiero.
«Dipende. Ho sperimentato molto. Adesso non ho un lavoro fisso, ho fatto il barman, organizzavo serate e feste nei locali e ho fatto anche il dj per un breve periodo.» disse finendo almeno metà del suo drink in un sorso.
Pensai che in realtà io non mi ero mai preoccupata troppo di fargli queste domande.
Non sapevo praticamente nulla di lui.
«E ora cosa ti piacerebbe fare?»
«Non lo so credo. Vedrò cosa mi si presenta davanti, anche perchè prima o poi dovrò stabilirmi in una casa mia.»
«Vivi con i tuoi?»
«Rob basta ti prego.» sussurrai esasperata, trovando la domanda un po' indiscreta.
So che era solo curioso e non lo faceva di proposito ma volevo evitare di mettere in qualche modo in imbarazzo Justin.
«Con mia madre e mia sorella.»
«Oh...» rispose solo Rob.
Matt cercò di ravvivare un po' la conversazione.
«Potresti fare anche il modello come lavoro volendo.» disse sorridendo.
«Lo prendo come un complimento.» disse sorridendo di rimando.
«Anche Jen potrebbe.» affermò dolcemente guardandomi.
«Sicuro, così mangio solo una mela al giorno, col cavolo.» dissi ridendo.
«A voi maschi basta fare palestra e avere un bel fisico, mentre il canone femminile di bellezza sono modelle anoressiche per la maggior parte.» aggiunsi finendo la mia birra.
Per il resto del tempo parlarono di cose non troppo interessanti, almeno per me.
Avevo gli occhi che mi si chiudevano dal sonno.
Mi risvegliai dal mio stato di sonnolenza sentendo la voce squillante di Rob.
«Rega' devo fumare, venite con me? Tanto tra un po' ce ne andiamo. Jen non ti faccio addormentare sul tavolo, visto come sono premuroso?» annuii alzandomi mentre Justin faceva lo stesso.
Avevo una voglia terribile di strofinarmi gli occhi, ma con il trucco sarei diventata letteralmente un panda.
Rob si accese uno spinello offrendone uno anche a Justin.
«Vuoi?»
Feci un tiro.
«Piccola ma che hai fatto ieri che sei così stanca?» mi disse attirandomi a sé.
Mi irrigidì immediatamente e lo stesso fece Rob.
Pensai alla prima cosa che mi venne in mente.
«Nulla ma non sono stata molto bene stanotte perciò ho dormito poco.» dissi.
Sembrò crederci.
Finimmo di fumare e ci salutammo.

Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora