Capitolo 60

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Justin se ne era andato da poco, dicendomi che si doveva occupare di una cosa.
Era sembrato leggermente strano.
Eravamo rimasti d'accordo per vederci la sera stessa, con anche i suoi amici perché Pattie aveva il turno di notte.
Mi aveva garantito che sarebbe stato qualcosa di tranquillo, con pochi invitati, dato che anche Irene era in casa e probabilmente avrebbe portato il ragazzo con cui si frequentava per farlo conoscere a Justin.
Avevo deciso di sgattaiolare dal balcone verso sera inoltrata per poi rientrare prima della mattina.
Scesi le scale diretta in cucina per fare colazione.
Mi sentivo abbastanza stanca perciò avevo bisogno di ricaricare le mie energie.
Trovai mamma indaffarata a spolverare le mensole.
Non gli dedicai nemmeno uno sguardo, per farle capire che ovviamente ero ancora arrabbiata, quasi quanto lei.
Mi squadrò senza proferire parola.
«Jennifer.» disse dopo qualche minuto.
La guardai per incitarla a parlare.
«Pensi che io sia stupida?»
«In quale contesto?» risposi sorridendo fintamente.
«Ieri non avevi quei segni sul collo.» disse solo.
Rimasi un attimo spiazzata per poi decidere di far finta di nulla.
«Magari ho sbattuto durante la notte.» dissi beffarda.
«Almeno abbi un po' di contegno, sembra che ti abbiano malmenata.» disse con aria disgustata.
Ignorai l'ultimo commento riempiendo una tazza di cereali con latte e portandomela direttamente in camera.
Cazzeggiai un po' sui social come al solito per poi guardare un po' di televisione.
Scelsi per la sera di indossare una gonna a vita alta nera con delle parigine e un top grigio.
Cenai abbastanza velocemente sapendo che mamma avrebbe finito a breve il suo turno.
Avevo deciso di evitarla il più possibile.
Aspettai il momento giusto, dopo aver sentito la sua porta chiudersi e sgattaiolai fuori cercando di fare il meno rumore possibile.
Justin era già sotto casa perciò il piano filò alla perfezione.
In realtà non mi stavo preoccupando neanche tanto perché avevo capito che qualcosa sospettava.
«Ehi.» dissi sbattendo la portiera mentre lo salutavo con un bacio sulle labbra.
«Tutto a posto?» mi chiese sorridendo.
Annuii spronandolo a partire.
Il viaggio fu breve come al solito.
Mi sentivo leggermente stanca, anche per il risveglio brusco avuto in mattinata, perciò mi ripromisi di bere qualcosa durante la serata.
Notai nel vialetto che c'era solo una macchina perciò il fatto che fossero stati invitati solo pochi amici non era un modo di dire.
Entrammo in casa e subito un odore pungente ci accolse.
Vidi Justin alzare gli occhi al cielo mentre entrava in salotto.
«Deve passare Irene più tardi, vi avevo detto di non fumare.» esclamò scocciato aprendo le finestre mentre sul divano c'erano Jordan e Chris che giocavano alla Play Station, mentre Naomi era seduta sulle gambe di Alex nella poltrona.
«Che carino Jusssss che fa il bravo fratellone maggiore.» disse Jordan beffardo per poi salutarmi.
«Hai della RedBull?» chiesi intanto a Justin che si impegnava a far areare la stanza.
«Si in frigo.»
Andai in cucina prendendo qualche lattina in più, appoggiandola poi sul tavolino.
«Verso che ora arriva Irene?» chiesi curiosa.
«Credo tra una decina di minuti.»
Annuii sorseggiando la mia bibita e cominciando a parlare con Naomi.
Pochi minuti dopo suonò il campanello.
Non ci feci molto caso presa a chiacchierare.
Qualche istante dopo mi girai sentendo la voce di Irene, pronta a salutarla ma rimasi scioccata.
«Ehi.» vidi che salutò tutti.
Rimasi letteralmente a bocca aperta e cominciai a tossire per via della bibita che mi stava andando di traverso.
Justin fu subito vicino a me.
«Jen tutto bene?» disse preoccupato.
Annuii cercando di rimettermi in piedi.
Guardai Luke ancora sorpresa mentre Irene evitava il mio sguardo.
Ero abbastanza arrabbiata con lei.
Non pensavo fosse così stupida da farsela nuovamente con lui.
Notai che anche lui mi aveva notato.
Ci fu qualche secondo di pura tensione quando lui parlò con la sua solita maleducazione.
«Ma che cazzo ci fa questa qua?»
Rimasi ancora più scioccata vedendolo persino alzare gli occhi al cielo.
«Come prego?» disse Justin stringendo i pugni.
Irene rivolse ad entrambi uno sguardo di implorazione dato che l'aria si era fatta pesa ma Luke non sembrò nemmeno notarlo.
«Ho detto: che cazzo ci fa qui questa troia qua?» disse sorridendo sghembo, probabilmente notando Justin come un bersaglio fin troppo facile da provocare.
Non feci in tempo a capire cosa stesse succedendo che Justin gli aveva già mollato un pugno per poi essere fermato dalla prontezza di Alex.
Rimasi in piedi paralizzata dalla situazione.
«Oh ma che cazzo fai?» ebbe anche il coraggio di pronunciare.
«Irene è meglio che tu accompagni il tuo amico a casa.» intervenne Chris facendogli un cenno.
Nel mio cervello intanto giravano migliaia di film mentali su che cosa sarebbe accaduto ora e su cosa avrei raccontato riguardo a come conoscevo Luke.

XX

Scusate l'immenso ritardo.:((

Stone Cold || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora