9. Adopted

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A pranzo sono seduta con le ragazze e non spiaccico parola nonostante parlino di Kian e Jc e dei loro nuovi video, neanche i miei youtubers preferiti mi tirano su oggi.

Kendall continua a fissarci da ore, deve smetterla, sa che quella che ha ragione sono io. James intanto, all'ignaro di tutto, prova a sorridermi e io distolgo lo sguardo.

"Vicky che hai? Non parli da stamattina" mi sussurra Mary sottovoce mentre le altre chiacchierato.

"Niente tranquilla" provo a sorriderle ma non è convinta.

Passano un paio di minuti e i quattro fratelli fanno irruzione in mensa, facendo fracasso come sempre, e attirano l'attenzione di qualche ficcanaso e la nostra.

"Sono solo io oppure non so chi sia il più bello?" Ci chiede Martina.

"Oh, io si, Luke è dannatamente perfetto" le risponde Ludovica con gli occhi a cuoricino.

"Già" sussurra Marika di fianco a me. Mi volto a guardarla ed è un po' imbarazzata.

I ragazzi si siedono abbastanza lontani da noi e poi ci notano. Evito subito il loro sguardo anche perché voglio completamente ignorare Michael.

"Avete scoperto altro su di loro?" Chiede Linda davanti a me mentre beve una coca cola.

In realtà ho scoperto che Michael suona la chitarra e che si era chiuso nell'aula di musica come faccio io ma preferisco tenerlo per me.

"Non molto, credo che i loro genitori adottivi siano abbastanza benestanti e che, in realtà, non si sono appena trasferiti ma sono solo tornati dopo un lungo periodo e sono tornati coi quattro ragazzi" dice Flaviola.

"E tu come lo sai?" Chiede Eleonora.

"Mia madre sa essere una vicina modello e si è messa a parlare coi loro genitori ieri pomeriggio" ci spiega lei.

Chissà che storia c'è dietro questa particolare scelta di adozione.

"Però è strano, di solito una coppia adotta un bambino, se non un bebè addirittura, non quattro ragazzi belli cresciuti." Ci fa notare Mary.

"È la stessa cosa che stavo pensando io" sussurro.

La campanella ci distrae dalle nostre chiacchiere e sbuffando torniamo nei corridoi.

"Ci vediamo agli allenamenti" ci salutiamo e io vado da sola verso l'aula di inglese, è l'unico corso che frequento senza Eleonora o Mary.

Quando arrivo in classe mi siedo al primo banco che vedo e apro il quaderno, il posto affianco a me è libero, nessuno di questi tipi, oltre me, si siede di spontanea volontà in ultima fila. Boh...

La classe si riempie e il professore sta per iniziare la lezione quando la porta si apre.

Oh, no...

Tutti ma non lui.

"Oh, tu devi essere..." il professore controlla sul registro "Clifford vero? Sei nuovo in questa scuola?"

"Si" risponde lui con poca voglia.

Poi si guarda intorno per controllare la situazione. Quando nota che l'unico banco libero è affianco al mio e in ultima fila, viene titubante verso di me. Mi sorride debolmente e si siede.

"Bene, possiamo iniziare"

La lezione sembra durare una vita. Sarebbe superfluo dirvi quanto io abbia realmente seguito. Ogni due secondi guardavo Michael. Lui continuava a fissare il libro, fuori dalla finestra, il professore a vuoto o direttamente il muro.

Sa essere strano in effetti, però, vedendolo da così vicino, posso confermare che sia davvero un bel ragazzo. Ha i lineamenti dolci e ha un buon profumo fresco.

Non abbiamo aperto bocca per tutta l'ora.

"Non dimenticatevi di studiare quella poesia a fine capitolo" dopo che il professore si raccomanda sui compiti usciamo tutti e io messaggio subito le mie amiche sul gruppo.

Qualcuno nel bagno del primo piano per favore.

Nel bagno mi sciaquo il viso mandando a puttane il trucco.

La porta si apre mostrando Mary e Sara.

Le mie amiche mi vedono così è si preoccupano, chiedono cosa non va.

"Michael è nella mia classe di inglese, da soli, seduti vicini"

Le ragazze mi guardano un po' confuse ma poi Mary ha quella scintilla negli occhi che mi fa capire che, come sempre, ha capito benissimo anche prima di me.

You Need Love || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora