Amo sta foto. Ok, bye♡
E' stato probabilmente l'allenamento più duro di sempre, siamo stanchissime tanto che sotto la doccia nessuno canta o parla.
Sono la prima a finire di cambiarmi perché devo sbrigarmi, devo parlare col preside prima che vada via. aggiusto un po' i capelli allo specchio ma fanno schifo così li lego col fiocco e finalmente sono pronta per andare.
"Vicky vai via?" Marika mi ferma proprio sotto la porta.
"Si, scusa e sono anche di fretta" dico frettolosamente.
"Oh, ok, allora dopo ti chiamo così ti racconto di ieri" mi sorride tenera.
Quando esco nel corridoio trovo i ragazzi della squadra di football che sono appena usciti dallo spogliatoio proprio come me. James mi nota e mi sorride.
"Hey" mi dice quando mi avvicino a lui e Kendall. Mi sento quasi bassa in mezzo a loro due.
"Quelli che sono?" mi chiede Kendall notando i fogli delle iscrizione al concorso che ho in mano.
"Io e il mio team partecipiamo alla gara di cheerleading nazionale" dico orgogliosa.
"Uh, figo!" mi dice lui.
"Già in effetti adesso dovrei scappare dal preside perché glieli devo consegnare, ci vediamo ragazzi!" corro via e mezza squadra, che mi conosce, mi saluta.
Arrivata davanti all'ufficio del preside trovo Calum seduto che aspetta.
"Hey Vicky, ciao" mi sorride e io mi siedo affianco a lui per aspettare visto che l'ufficio è chiuso e sento la voce del preside che dev'essere impegnato adesso.
"Che ci fai qui?" mi chiede il ragazzo moro.
"Devo consegnare questi, sono delle autorizzazioni e iscrizioni per le gare delle cheerleader" gli spiego sfogliando le carte per controllarle tutte nuovamente.
"Bello, beh ve lo meritate, ammetto di essere venuto con gli altri a vedervi un paio di volte" mi fa l'occhiolino, come se noi non li avessimo mai notati.
"Tu, piuttosto, che ci fai qui?" gli chiedo io curiosa.
"Oh, in realtà io sono qui per Michael, sai è dentro adesso, e quando si parla di certe cose preferisce che lo accompagni io perché dice che al contrario di Ash e Luke faccio meno domande" ride ma io rimango seria.
Che cavolo ci fa Michael a quest'ora dal preside? Scommetto che non voglia si sappia.
"Cos'è successo?" chiedo a Calum, sempre che lo sappia.
"Onestamente non lo so con scurezza ma credo sia per il rendimento scolastico e per il suo atteggiamento in classe" lui fa spallucce.
Quanto ti capisco Michael....
La porta della presidenza si apre all'improvviso e Michael esce con una faccia scocciata e con fretta sparisce, neanche mi guarda in faccia.
"Calum muoviti!" dice a suo fratello ignorandomi del tutto.
"Ciao Vicky" mi saluta quest'ultimo e lo raggiunge.
Poi infastidita entro in presidenza e consegno i fogli necessari, lui si congratula nuovamente con noi cheerleader e finalmente esco da scuola e torno a casa dove mi rintano come sempre nella mia stanza. Mando un messaggio a Marika e le dico di raggiungermi su Skype. Comincia a raccontarmi dell'appuntamento di ieri che non sarà stato quello romantico di Mary e Zayn ma ammetto che Luke ha anche superato gli standard che io gli avevo messo.
"Sono contenta ti sia divertita" le sorrido.
"E come... sai Vicky non mi sono mai innamorata così di nessuno, so che è solo uno stupido appuntamento ma Luke è davvero stupendo" lei si mette le mani sul viso.
"Già Marika, lo vedo che ti piace ma non è un po' affrettata questa tua reazione? Voglio dire, non caderci troppo dentro, sai che non voglio che nessuna di voi rimanga ferita, vedi com'è stata Eleonora per Justin..." le consiglio questo, glielo dico sempre e specialmente a loro che sono più piccole ma sta volta sono davvero seria, perché so cosa sta combinando Luke.
"Tranquilla Vic, non voglio dare giudizi affrettati ma credo di potergli piacere, perché no.."
"Già.." sussurro io.
E si, Marika potrebbe essere un tipo che ogni ragazzo adorerebbe ma non Luke, lui non è un ragazzo comune, lui è lo stronzo per eccellenza.
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You Need Love || Michael Clifford
FanfictionVicky aveva una vita perfetta anche se leggermente piatta, non le dispiaceva. Aveva le sue amiche, un ragazzo, era una popolare cheerleader e nessuno poteva minimamente disturbarla. Fino a quando Michael Clifford mise piede nella sua scuola con i s...