*quando vuoi far morire Eleonora con una foto*
"L'ho saputo solo ieri sera, non siamo state noi a organizzarla, non so perché abbiano scritto così" spiego a James cercando di rimanere calma.
"Almeno potrei sapere perché noi ragazzi siamo esclusi da una festa a cui voi invece partecipate?" James allarga le braccia, quando gesticola così di solito è perché è nervoso.
"James andiamo, lo sai, non scorre buon sangue fra voi e i ragazzi"
"Neanche fra te e Luke eppure..."
"Ashton e Calum sono nelle cheerleader" gli ricordo e lui sbuffa per rimanere poi in silenzio.
"Ci andrai?" Mi chiede dopo.
Io mi mordo un labbro. Non voglio litigare con James eppure devo andarci alla festa, ci tengo a quei due e non posso lasciare sole le ragazze.
"James..." lo supplico di non farmi scegliere.
"Va bene, ho capito" detto questo mi dà le spalle e va via buttando a terra il volantino della festa.
Io mi passo una mano nei capelli sussurrando fra me e me "merda"
"Vic..." Marika e Sara si avvicinano avendo assistito alla scena. Marika mi mette una mano sulla spalla per consolarmi.
"Andiamo un attimo in bagno per favore, Sara trovami Flaviola e Mary" dico alle due così mi chiudo in bagno dove comincio a camminare su e giù e poi metto i polsi sotto l'acqua per calmarmi e mi bagno il collo.
"Vic" arrivano Mary e Fla, l'ultima ha più o meno la mia stessa faccia.
"Hai litigato di nuovo con James?" Mi chiede Mary.
"Più o meno" le dico distratta.
"Gli hai detto dell'università o della festa?" Mi chiede di nuovo.
"Università? Aspetta cosa?" Mi chiede Marika.
"Te lo spiego dopo, comunque è per la festa..." rispondo alle due.
"Anche Cameron non ha reagito molto bene ma perché la squadra in generale è rimasta male, essendo i più grandi festaioli della scuola, non molto per il fatto che io andrò alla festa di quei quattro, sa che sono amica dei ragazzi" mi dice Fla anche lei nervosa.
"Invece James se l'è presa di più per il fatto che io andrò alla loro festa senza di lui, in più crede che siamo state noi ad aiutarli visto che quegli idioti lo hanno scritto sul volantino" mi passo una mano sulla fronte.
"Va bene dai, troverai il modo di chiarire con James, forse è solo arrabbiato, magari appena si calma ci parli di nuovo, adesso dimmi di questa storia dell'università" mi chiede Marika.
Così comincio a raccontare.
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"Entri pure Thompson" sento la voce del preside al di là della porta.
"Buongiorno" dico entrando.
"A lei signorina" mi risponde indaffarato con le mille carte che ha sulla scrivania.
"Mi dica pure" mi dice una volta che mi siedo.
"Credo che sappia perché sono qui" gli dico cercando il brochure nello zaino.
"Ho saputo dei nuovi cheerleader, provvederò presto ai loro crediti" il preside crede sia qui per questo, si sbaglia.
Metto davanti i suoi occhi, sopra le carte, il portfolio dell'università di sport.
"Oh..." dice lui.
"È stato lei vero? Venivano da qui le due persone che erano con lei alla partita non è così?" Gli chiedo guardandolo negli occhi.
"Sì, esattamente così, ed è per questo che non puoi permetterti di rimanere a zonzo il prossimo anno, sei troppo in gamba Victoria" mi spiega.
"Non volevo andarmene a zonzo, volevo solo prendermi un anno di pausa dopo i quattro anni più stressanti della mia vita, o forse anche meno, ci avrei pensato" mi giustifico.
"Sapevi dell'esistenza di qualcosa del genere?" Mi guarda negli occhi finalmente, incrocia le braccia.
"No" ammetto.
"Avrai tutta l'estate per startene tranquilla, se otterrete buoni risultati alla competizione avrai una borsa di studio, non dovrai preoccuparti di niente, solo di fare le valige"
Come se fosse niente...
Devo lasciare tutto e tutti qui, cambiare vita, ricominciare da zero."Non so se sono pronta" ammetto.
"È normale avere paura" mi dice con un sorriso.
"Non ho detto di averne" mi difendo. Lui mi guarda con sguardo complice.
"E va bene..." mi alzo dalla poltrona e riprendo il mio brochure "ci penserò, non le prometto niente"
Detto questo esco dall'ufficio e il corridoio è deserto, se non per un ragazzo altissimo e biondo che si stava mordendo il piercing al labbro. Mi stava aspettando?
"Perché eri dal preside? Problemi Vicky?" Mi chiede.
"Non puoi nemmeno immaginare Luke"
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You Need Love || Michael Clifford
FanfictionVicky aveva una vita perfetta anche se leggermente piatta, non le dispiaceva. Aveva le sue amiche, un ragazzo, era una popolare cheerleader e nessuno poteva minimamente disturbarla. Fino a quando Michael Clifford mise piede nella sua scuola con i s...