Cammino per le strade tutte uguali del quartiere, sto trascinando le mie Converse sull'asfalto perché in realtà non voglio arrivare a destinazione. Quando arrivo al parco James è seduto alla panchina poco lontana da me, sta benissimo, ha dei semplici jeans e una felpa con lo stemma e i colori della scuola. Appena mi vede mi sorride e mi fa un cenno con la mano e io mi avvicino.
"Fai sempre tardi" mi deride.
"Si lo so, hai ragione, devo provare a togliermi questa cattiva abitudine" sorrido anche io.
"Sono anni che lo dici"
Già... ora? Cala un silenzio imbarazzante fra di noi.
"Senti James, non facciamo finta di niente, sai perché ti volevo vedere, dimmi che succede" gli dico con un tono il più amorevole possibile, no sono arrabbiata, voglio solo capire.
"Senti so che non mi sono fatto sentire e che sono strano ma boh, posso avere i miei periodi come ce li hanno tutti e come li hai pure tu" mi risponde con calma.
"Ok, ma magari me ne puoi parlare invece di fare così, mi sembra che il problema sia io." cerco i suoi occhi del mio stesso colore ma non mi guarda, guarda a terra-
"Ma non è così, voglio dire forse, anche ma non è questo il punto" si mette una mano fra i capelli e li scompiglia "Vicky, ascolta, non so nemmeno io che mi prende, prova a capire, anche tu hai avuto i tuoi periodi strani e ti ho sempre appoggiata, sai anche come stanno le cose con la scuola, ho una paura tremenda di non trovare il college e i miei mi soffocano. Ti prego vienimi incontro, sopportami" finisce il suo discorso prendendomi una mano e guardandomi dritto negli occhi.
"Va bene ci proverò" gli sorrido e lui mi stringe forte. Mi erano mancate le sue braccia.
Però allo stesso tempo mi sento colpevole.
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Siamo alla panchina dove ogni mattina ci mettiamo a parlare e io ho una faccia da zombie. Ho scroccato una sigaretta a Linda e non ho ancora spiaccicato parola. E' sempre così, è uno di quei periodi in cui non riesco a dormire e penso a tutto quello che mi succede.
"Oh raga! Calme, ferme tutte, c'è Chris! Comportatevi come niente fosse" Martina si agita troppo ogni volta che vede il suo adorato Chris; un'altra mattina avrei riso ma non oggi.
"Marti ma sei l'unica che si sta agitando" Marika ride a crepapelle e le altre a ruota.
"Perché non vai a parlarci?" le chiede Sara.
"Che sei pazza?" lei quasi grida "mi vergogno troppo, nemmeno lo conosco"
"Beh, ho deciso che voglio aiutarti" Ludovica la prende sotto braccio "andiamoci a parlare, te lo presento, io lo conosco, è nella mia classe di spagnolo" Ludo sorride fiera.
Dopo un paio di minuti buoni passati a discutere Ludovica è riuscita a tirare Martina con sé e adesso stanno parlando con Chris e suo fratello Crawford che è con lui.
"Guarda un po' com'è audace Ludovica, sono contenta per Martina, era pure ora, non la sopportavo più" dice Linda che ci fa ridere tutte.
Flaviola non ha aperto bocca come me e sta fumando pure lei.
"Tutto ok?" le chiedo avvicinandomi.
"Si, certo, te? Hai parlato con James poi?" mi chiede.
"Si ieri ci siamo visti e dice che sta solo passando un periodo, non è niente" lei annuisce e io butto via la sigaretta.
"Veramente volevo dirti un'altra cosa" mi mordo subito la lingua, non voglio dirglielo ma allo stesso tempo so che dovrei dirlo a qualcuno per togliermi il peso da sopra. Devo dirle che io e Michael ci siamo baciati e che questo mi sta facendo avere ripensamenti su James.
"Allora?" mi chiede impaziente.
"Ecco, io-" proprio quando stavo per dirglielo suona la campanella che mi interrompe.
"Cazzo devo scappare" Flaviola prende il suo zaino e si alza "Vicky scusami ma devo correre, ho compito a prima ora, ne parliamo a pranzo ok?" io sorrido poco convinta e lei va via.
Forse è stato meglio così.
_Mar_Collins_ capitolo per lei♡
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You Need Love || Michael Clifford
FanfictionVicky aveva una vita perfetta anche se leggermente piatta, non le dispiaceva. Aveva le sue amiche, un ragazzo, era una popolare cheerleader e nessuno poteva minimamente disturbarla. Fino a quando Michael Clifford mise piede nella sua scuola con i s...