Sento il collo indolenzito e le spalle in una posizione scomodissima. Le sento intorpidite, le braccia piene di formicolii e la testa pesante. Gli occhi dolenti e la gola secca. La gamba destra fa male, un male vago però, che non si accanisce sui miei muscoli distrutti dalla ferita che ho sulla coscia, ma tutto attorno.
Mi muovo aprendo gli occhi lentamente. Accanto a me Harry sta dormendo: pare starsi godendo il pisolino più di me, e se lo merita tutto quanto. Appoggio, come se fosse la prima azione che compio ogni mattina, la mano sulla sua fronte delicatamente, e sento quanto la sua febbre stia calando. Sospiro rilassata quando vedo che sta ritornando alla sua temperatura normale.
Non devono essere passate più di due ore: non era mia intenzione addormentarmi, ma a quanto pare mi è stato impossibile tenere gli occhi aperti e vegliare su Harry come avrei voluto.
Mi metto seduta a fatica guardando con delusione il fuoco che ormai è quasi solo tizzoni grossi e scuri.. Trapela di più il freddo così; mi stiracchio in fretta per poter prendere della legna e sistemarla in modo che il fuoco sia di nuovo vivo.
Mi guardo attorno e noto con sorpresa che quasi tutti hanno deciso di seguire l'esempio di Harry e poi il mio, ed addormentarsi nei rispettivi sacchi a pelo. Fanno bene a fare una ricarica di energie, serviranno a tutti, ne sono sicura.
Ma c'è una figura tormentata in piedi, una torcia infiammata in mano a guardare meglio le pietre azzurre e grosse, la chioma bionda riversa all'indietro sulla nuca mentre si muove con la grazia di un atleta per la grotta. Le spalle larghe, abituate a tenere segreti.
Mi alzo in piedi e, al rumore dei miei passi, si volta verso di me, e posso scorgere il suo viso frustrato meglio. Gli sorrido, volendolo rassicurare, di cosa non so bene, non sono nemmeno molto sicura di avere la capacità di rassicurare le persone a dire il vero, ma, se ci tengo come tengo al presente, allora tanto vale provarci.
"Hai fatto una buona dormita?" Chiede in un sussurro che echeggia solo in parte. Gli sorrido, senza riuscire a dargli una risposta.
Diamo le spalle alle figure sdraiate a terra a dormire per poter guardare dinanzi a noi un muro che ci è e no d'ostacolo.
"Quanto invidio Harry.." Sussurra all'improvviso senza guardarmi. Nemmeno io guardo lui. Le braccia incrociate davanti al petto. "Così tanto.."
Capisco che deve solo dire quello che sente dentro, e non faccio domande, lo ascolto, facendo finta di non essere interessata a quello che le sue labbra lasciano uscire. Quando ne sono palesemente attratta.
"Lui ha così tanto coraggio, dannazione, ha così tanto amore." Quasi sbuffa.
"Anche tu." Rispondo con falso disinteresse.
"Lui ha l'amore di chi ama." Sussurra amareggiato. "E anche io potrei averlo, se solo avessi il coraggio." Scuote la testa. "Che cosa ha fatto perché tu l'amassi così incondizionatamente? Che cosa ami di lui Sky? Come ha fatto ad averti? Com'è arrivato uno come lui.." Quasi esclama indicandolo. "Ad amare e ad essere amato in un modo così profondo e fermo?" Spalanca gli occhi guardandomi. "Come? Come ha fatto l'Harry che conosco da così tanto a passare dall'essere cinico in modo incondizionato ad avere la tua mano appoggiata sul capo quando è debole?" Sussurra.
Resto in silenzio.. Fisso di fronte a me la roccia dopo che ho guardato i suoi occhi azzurri per un tempo che non so definire.
C'è una strana pietra che riflette la luce e la trasforma in tre diversi colori.. È bellissima.
"Rifiuti il suo amore solo perché pensi di non meritarlo..- bisbiglio- ma sono inesperta, fortunata forse, come Harry, ma inesperta. Ho tanto da imparare, come te..- socchiudo gli occhi- ma se vuoi una cosa, e, a maggior ragione, sei convinto che l'otterresti, fallo. Vinci la paura."

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Sheol 2
Hayran KurguIn un altro giorno tutto questo sarebbe stato più giusto, sarebbe stata una vita meno sporca e mediocre.. Ti avrei resa felice e ti avrei baciato le mani quantunque mi avessero stretto, per evitarmi cadute; ti avrei chiesto comunque di combattere, s...