Capitolo 13

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Stropiccio gli occhi mentre lancio un'occhiata al solito orologio sul muro. Non vorrei alzarmi dal letto ad un ora così presta, ma devo, visto e considerata la fame che ho. Non ho cenato ieri sera, per ovvie ragioni. Ammetto che dopo l'incontro con Harry nella palestra ho potuto dormire sogni tranquilli come non facevo da tempo: infondo, chiarire con qualcuno un conflitto è l'arma perfetta per risolvere quest'ultimo.

Appoggio i piedi sul pavimento freddo mentre mi stiracchio e sbadiglio. Si, oggi dovrebbe essere decisamente una giornata migliore.

Mi specchio solo per assicurarmi di avere un aspetto presentabile: passo le mani tra i capelli e le dita sotto gli occhi per togliere le ultime tracce di sonno, sistemo meglio la maglia extra larghe che uso per dormire e poi mi dirigo verso la porta. Non appena sono in corridoio sorrido alla vista di Hanna: sporge la testa dalla porta semiaperta della camera di Harry e si guarda attorno in cerca di vita: visti i corridoi ancora deserti per l'ora.

"Hey.." Sussurro facendole un cenno.

"Ciao!" Esclama nel suo sussurro. "Sai dov'è Harry?" Chiede. Ha gli occhi ancora contornati dal sonno, i capelli leggermente scompigliati, ma è bellissima mentre stringe il suo peluche.

"Non è in camera?" Sussurro ancora mentre lei esce e viene verso di me che mi piego per essere alla sua altezza.

"No." E si intrufola tra le mie braccia. "Di sicuro avrà avuto da fare." Sussurro pensierosa. "Vuoi dormire ancora o vieni con me a fare colazione di sotto?"

"Voglio venire con te." Sbadiglia mentre apre le braccia (senza mollare l'orsacchiotto) perché io la prenda in braccio. Lo faccio e le sistemo i capelli mentre attraverso il corridoio a piedi nudi con questa magnifica creatura in braccio. "Hai fatto dei bei sogni?" Le chiedo sorridendo, il tono basso non perché io non voglia svegliare gli altri abitanti della casa, ma perché lei è ancora troppo assopita.

"Ho sognato che questa casa era il mio castello." Sorride arrossendo.

"Davvero? E tu eri la regina?" Sorrido smagliante mentre attraverso il soggiorno prendendo il telecomando dal tavolino per spegnere la TV dimenticata accesa che sta trasmettendo uno dei tanti spot propagandistici di Snyder.

"No. La regina eri tu. Ed Harry era il re. Io ero la principessa.." Adesso comincia a svegliarsi per davvero, la voce aumenta leggermente di volume.

"Si? Ti piace stare con noi Hanna?" Le chiedo mentre le sistemo il pigiama.

"Certo. Siete la mia mamma e il mio papà." Sorride guardandomi negli occhi. "Anche se litigate.. Perché non hai dormito con noi ieri sera?" Mi sento con le spalle al muro.

"Oh.. Ehm.. Io ed Harry ti amiamo tanto Hanna. E non significa nulla il fatto che non abbia dormito con voi ieri." Cerco di rassicurarla.

"Si invece.. Harry era..- si guarda attorno come a cercare le prole giuste- diverso. Gli mancavi." Fa spallucce.

Cerco di fare un sorriso quanto più sincero possibile.

"Come posso farti stare tranquilla?" Le chiedo mente entriamo in cucina.

"Devi promettermi che stasera e per sempre dormirai con noi." Sorride come l'ottima ricattatrice che è.

"Oh.. Sei furba. Te lo prometto." E le lascio un bacio sulla guancia. Poi le lascio un morso scherzoso sulla pancia. Si mette a ridacchiare mentre si contorce.

"Vuoi che mettiamo su un po' di musica mentre prepariamo la colazione? Si?" Le chiedo mentre guardo prima il piccolo stereo e poi il frigo.

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