Capitolo 33

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Chiudo gli occhi e sogno di volare. Saltare coraggiosamente da questa finestra enorme e sentire l'acqua sottostante accogliere il mio corpo, rinfrescare le mie ferite e i miei muscoli.
Il vento soffia forte e caldo dentro alla biblioteca e sento un frusciare di pagine di libri come se fossero ali di farfalle. Sogno di essere una di loro.. Piena di sapienza e leggerezza.
Sono ritta, ad occhi chiusi, davanti alla finestra, un passo e sarei giù, ma non sono abbastanza coraggiosa, e per adesso mi limito a respirare la brezza che fa svolazzare la gonna leggera e bianca del vestito e i capelli rossi..

Troverò un modo. Harry ne troverà uno.

Apro gli occhi, guardo tra le mie mani la pietra nera.. Devo trovare un modo per riuscire a portarla con me senza rischiare sempre di perderla. Ma è inutile che io mi metta a pensarci adesso. Così resto qui a guardare giù, l'acqua, adesso blu, con onde minime.. Mi rilassa, quasi mi ipnotizza. Vorrei poter sorridere guardandola..

Mi muovo e comincio a camminare per la stanza, i coltelli di Gwen sono tornati sulla scrivania ma non mi ha mai più torturata. Le ferite continuano a fare male di tanto in tanto ma mai forte come all'inizio. Faccio le scale che portano a uno dei settori della biblioteca e traccio le copertine con le dita mentre cammino seguendo il percorso in legno scuro.

Ci sarà un modo, c'è sempre.

La porta viene aperta, ed entra, tutta affannata Kelly, seguita da Zayn.

"Sky!" Esclama lui mentre mi cerca con lo sguardo. "Skylar!" Ripete e io mi affretto a scendere fino a raggiungerli.

"Cosa succede?" Domando alle loro gote arrossate, alle loro mani che sono un fremito.

"È il momento. Harry e gli altri sono quasi qui. Abbiamo intenzione di agire stanotte, stasera, non appena loro saranno qui." Sembra agitato, parla camminando avanti ed indietro. Kelly ha tra le braccia una pesante stoffa nera.

"Diavolo! Questo è magnifico!" E sorrido, per la prima volta sorrido ampiamente come sempre avrei voluto poter fare. Sento i muscoli essere percossi da un fremito, la pietra, nella mia mano quasi vibra.. Sembra percepire i miei stati d'animo. Pare che siano proprio questi a darle 'vita'.

"Questo è per te." Sussurra Kelly porgendomi una tenuta molto simile a quella che di solito indosso sotto il mantello. L'afferro in fretta guardo prima lei poi Zayn.

"Ti consiglio di non combattere Sky." Sussurra lui mentre si volta perché io possa cambiarmi. Comincio a spogliarmi in fretta.

"Te lo scordi. Non me ne sto con le mani in mano mentre voi fate i a pezzi quegli stronzi." Ridacchio. "Non chiedermi una cosa simile."

"Sarai al sicuro qui. Kelly resterà con te."

"Kelly resterà qui comunque." Sbuffo. "Si?" Le sorrido. "Sarai al sicuro." Annuisco quando mi sono messa anche la canottiera nera dopo i pantaloni dello stesso colore.
"Puoi girarti." Sussurro a Zayn mentre mi infilo le scarpe.

"Sky.. Io.. Sicura di volerlo fare?"

"Certo che lo sono." Annuisco mentre percorro la distanza tra me e la scrivania piena di coltelli in poco tempo. Ne afferro quanto più mi è possibile e li sistemo nelle varie tasche dei pantaloni, nella cintura.. Prendo il mantello, anch'esso tra le mani di Kelly, e lo faccio volteggiare in aria fino a quando non ricade sulle mie spalle. Mi sento di nuovo potente, pronta a tutto. La pietra al sicuro in una delle tasche sul petto, mi dirigo verso Zayn. "Quando vuoi." Mantengo il suo sguardo.

"Resta qui Kelly. E non dire nulla a nessuno! Lo prometti?" Le chiede lui mentre l'osserva.

"Sulla mia vita, Generale." E china il capo prima verso di lui poi verso di me. "State attenti mi raccomando." Sorride.

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