Sean lo guarda con disappunto, poi volge un'occhiata veloce a me che continuo ad osservare Harry, anche se lui non sta di certo riempiendomi di attenzioni.
"No, Harry, adesso smettete di giocare a fare i bambini, tutti e due, e vi spiegate come tra persone mature. Adesso me ne vado." e si alza in piedi strisciando la sedia contro il pavimento in legno del gazebo, si alza. Mi lancia una veloce occhiata, mi fa un sorriso, un bacio sulla fronte e poi lo vedo allontanarsi per il viale che io ho percorso prima, lasciando me ed Harry nel buio e nel silenzio più assoluto.
Un rumore mi fa voltare di scatto verso di lui.. anche la sua sedia striscia sul pavimento, ma solo per permettergli di sistemare i piedi sopra al tavolo davanti a se. Prende un sorso dalla bottiglia e poi un tiro di sigaretta.
"Dio.. sembri un alcolizzato." sbuffo guardandolo, le braccia al petto.
"Vuoi dirmi che diavolo succede o.." ed alzo un sopracciglio. Ma mi ignora completamente, fissa lontano da me, la testa voltata, sistema il berretto, poi si schiarisce la voce, ma non per parlare, piuttosto per il bruciore che quella diavolo di sostanza deve provocargli.
Appoggia la bottiglia sul tavolo per potersi accendere un'altra sigaretta. La sistema tra le labbra, chiude le mani insanguinate a coppa in modo che il vento non la spenga nel tentativo di accenderla e poi fa scattare l'accendino. Nel momento esatto ispira fortemente per poi rilasciare una densa e lunga ondata di fumo bianco.
Afferra la sigaretta con due dita e poi espelle il fumo rimasto. Quando si sporge per prendere di nuovo la bottiglia, adesso quasi vuota, sono più lesta di lui nell'afferrarla e toglierla dalla sua portata.
Mi guarda, mi guarda con gli occhi verdi verdi iniettati di sangue, arrossati oltremodo.. ha il volto duro, il sangue sulle sue mani è rappreso, ma sono sicura, dalle ferite che ha sulle nocche, che è suo.
"Che diavolo stai facendo?" ripeto la domanda mentre appoggio la bottiglia per terra, lontana da lui quanto serve. Ma non sembra in vena di risposte, continua a fumare, sembra che il fatto che io gli abbia tolto la bottiglia lo infastidisca solo fino ad un certo punto. "Dio, Harry, fanculo! Veramente, vaffanculo!" alzo la voce facendomi più vicina a lui. Voglio la sua attenzione, ma non so come ottenerla, non so cosa fare per far si che mi risponda.
Afferro la sedia libera di Sean e la sistemo di fronte alla sua, o affianco, visto che i suoi piedi stesi non mi permettono di stargli davanti. Appoggio i gomiti sulle ginocchia e lo guardo attentamente, non mi preoccupo di togliere i capelli dal viso. "Sei solo un bambino, un dannato bambino del cazzo. Ed io ho seriamente pensato che saresti potuto essere un buon esempio per Hanna." e ridacchio.
Sembra destarsi. "Non metterla in mezzo." parla con i denti che si graffiano tra loro, gli occhi che potrebbero uccidermi.
"Ah no.. non devo? Allora dimmi tu: che cosa le dirai, precisamente, quando rientrerai in quella strafottuta casa- ed indico l'edificio con una mano- ubriaco e con addosso un puzzo di fumo e non so che altro? Eh Harry? Le dirai che quando non si sanno affrontare i problemi come si deve ci si riversa sull'alcol? è questo il genere di tutore che vuoi essere per lei?"
"Sta zitta." sbuffa del fumo.. scuote la testa. "Non mettere in mezzo Hanna di nuovo, non dove la causa del mio stato non è lei."
"Allora dimmi che cosa di preciso ho fatto per far si che tu nemmeno mi degni di uno sguardo." ridacchio mentre mi alzo dalla sedia, spazientita.. come se tutto questo fosse il colmo, una goccia che cade in un bicchiere già strapieno. Ma ecco che ricomincia a stare muto, fissare da un'altra parte.
"Sono stanca di tutto questo, Harry, davvero. Non vedo dove sia la mia colpa, non so proprio che cosa ho fatto di male, in questo preciso istante. Non voglio farti sentire male, ma sei tu, precisamente, ad aver usato determinate parole contro di me, solo ieri, sotto questo preciso gazebo, e da allora io non ho fatto altro se non sorbirmi i tuoi continui silenzi." mordo le labbra per non far uscire il groppo che ho in gola da stamattina.

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Sheol 2
FanfictionIn un altro giorno tutto questo sarebbe stato più giusto, sarebbe stata una vita meno sporca e mediocre.. Ti avrei resa felice e ti avrei baciato le mani quantunque mi avessero stretto, per evitarmi cadute; ti avrei chiesto comunque di combattere, s...