La casa è stranamente silenziosa oggi, non vi sono strilli, ne risate.. leggeri passi, si, ma nient'altro.
Questo perché Hanna si è addormentata, sul divano, mentre guardava un canale che, sorprendentemente, trasmetteva dei cartoni animati.. Uno di quei cartoni di anni fa, quelli con cui sono cresciuta io e i miei amici. Quelli si che erano divertenti ed istruttivi, non si dimenticano facilmente, e sono felice che anche Hanna, nonostante il periodo difficile, stia godendo di un bel cartone animano, anche se si è addormentata.
Mi ha chiesto di sua mamma, ieri sera, pare che non abbia mai conosciuto per davvero il padre, almeno io ho questo sospetto. Ma certe volte la vedo un po' triste, in disparte, le manine a tenere i piedi mentre gioca con le dita di entrambi, e fissa fuori dalla finestra il buio pesto della notte, appena prima che io le metta il pigiama e la prepari per andare a dormire. Pensa a lei, alla sua mamma, ne sono sicura: cerco di confortare me stessa ribadendomi che, anche se io non l'avessi portata con me, anche se io ed Harry avessimo evitato di farle da genitori, avrebbe sentito la mancanza della persona che di solito è la più importante per i bambini. Mi dispiace vederla triste e mi commuovo quando vedo come, non appena io faccio il suo nome, volta di scatto la testa bionda verso di me, dipinge sul viso un sorriso smagliante e poi corre tra le mie braccia, lasciando i cattivi pensieri fuori dalla finestra e dalla sua testa. L'adoro per questo, per riuscire a mantenere il buon umore, certo, essere solo una bambina l'aiuta, ma non importa.. riesce a tenere allegri tutti, e, adesso che c'è, comincio a chiedermi come avremmo fatto a vivere un periodo simile, con tutto quello che sta accadendo, senza che lei fosse con noi.
Io, Ginger, Gwen, Sean, Jayden ed Harry siamo seduti attorno all'isolotto della cucina, sorseggiamo del caffè o del tea, godendo della pace che si ode nella casa. Non so cosa stiano facendo tutti quanti, certo, ognuno ha le sue cose, e mantenere la pace comune è un interesse di tutti qui dentro.
"Come va il tuo braccio, Hernandez?" gli chiedo mentre prendo un sorso del mio tea alla cannella.
"Molto meglio, grazie. Anche se ho più veleni in corpo io di Ginger ormai." e ci fa ridacchiare. Fissiamo le nostre tazze.
"Voi avreste mai immaginato che ci saremmo riusciti.. Intendo, a metterci, per davvero, contro Snyder. Abbiamo sempre parlato tanto, non è vero? Ma adesso siamo qui, lui vuole i nostri culi da teppisti inglesi e noi vogliamo il suo." ridacchia Jay mentre guarda tutti noi.
"Non vi pare strano.." sussurro poi io. "Che nessuno l'abbia mai visto? Insomma, abbiamo incontrato parecchie persone fino ad ora che hanno a che fare con lui, ma nessuno l'ha mai visto." faccio spallucce perdendomi nei miei pensieri.
"Cosa voi dire scusami? è un po' ovvio che non si mostri ai normali mutati, secondo me è troppo orgoglioso per poter scendere a farsi vedere dai ranghi più bassi delle sue truppe.. Non si è nemmeno fatto vedere agli imprenditori a cui ha fregato tutti i soldi, figurati." sbuffa Gwen mentre beve.
"Ok.. quindi tu credi che solo in pochi abbiano un'immagine chiara del suo volto?" interviene Ginger.
"Secondo me si." aggiunge Sean guardando Gwen. "Ha davvero tanta verità quello che dice."
"Ok, allora i suoi Generali, intendo quelli che abbiamo tentato di copiare, sapranno sicuramente chi è. Sono le sue braccia." fa spallucce Jayden guardando Harry, che non ha ancora proferito parola. "Insomma: come ha fatto a dare ordini a tutti senza mai farsi vedere, e sopratutto, perché?" chiede sgranando gli occhi.
"I generali non l'hanno mai visto." sussurro durante un momento di silenzio. "Ho posseduto la mente di Malik, ricordate, e posso assicurarvi che quando ho la mente di qualcuno vedo tutto, anche quello che non voglio, avrei di sicuro visto il volto di Snyder tra i suoi ricordi, no? Ed invece nulla." sospiro.
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Sheol 2
FanficIn un altro giorno tutto questo sarebbe stato più giusto, sarebbe stata una vita meno sporca e mediocre.. Ti avrei resa felice e ti avrei baciato le mani quantunque mi avessero stretto, per evitarmi cadute; ti avrei chiesto comunque di combattere, s...