Con le mani insanguinate che che sudano e tremano, mi libero dalla presa della mano di Gwen. Diventa tutta rigida, fissando il cielo stellato sopra le nostre teste, e l'unica cosa a cui posso pensare è che non può essersene andata, non può averci lasciato senza essere stata perdonata senza aver nemmeno tentato di chiedere perdono. So, in fondo, che se non l'ha chiesto è perché sapeva che in molti, tra cui Harry e Jayden per primi non avrebbero mai accettato le sue scuse. Non lo so spiegare per quale ragione io e Ginger avessimo più chance di perdonarla, forse perché ogni donna al mondo, almeno una volta nella sua vita, si è sentita troppo poco, esclusa.. e questo è accaduto anche a Gwen, possiamo capirla quindi.
Purtroppo però esistono persone forti e meno forti, persone che sanno andare avanti ed uscire dalla sabbie mobili della vita ed altre che vanno nel panico e si dimenano fino a quando non hanno più aria e vanno a picco.
Sto tremando in modo davvero innaturale, non è come quando hai freddo, dove stringi i denti e vai avanti, è peggio.. è come quando hai accanto la morte, ed è la seconda volta che provo una sensazione così orribile. Non ho il coraggio di toccare il suo viso morto perché più la guardo, così pietrificata, e meno mi capacito del fatto che se ne sia andata: due volte per quanto mi riguarda.
Una volta quando ci ha traditi e una adesso.. perdere le persone è la cosa più brutta di tutte, il dolore più acuto ed umiliante davanti al quale la vita ci ponga. Allungo l'arto tremante verso di lei, assicurandomi prima di pulirmi le mani, poi le chiudo le palpebre. Non ho il coraggio di fare altro, ma tremo, tremo al pensiero che la causa della sua morte sia stata io.
So che ero qui con l'intenzione di ucciderla e sento di essermi tolta un peso, di aver pagato un conto che avevamo in sospeso io e lei, ma qualcosa mi dice che quel conto poteva essere saldato anche in un altro modo, che non per forza bisognava che lei morisse."Sky!" sussurra una voce che sento distante ma che è palesemente vicina. Dei passi si affrettano verso di me ma non ho il coraggio di guardare chi è. Dobbiamo attivare l'Auxilium, non possiamo permetterci adesso di lasciare che il piano s'intoppi. "Dannazione! Ma è G-Gwen? Ed è morta!'" questa è la voce di Zayn che mi giunge diretta e chiara. Mi riporta alla realtà e finalmente lo guardo. Mi porge una mano e io mi sollevo. Lui è così bello e pulito a differenza mia. Sembra non aver fatto a botte con nessuno. Non ha più la maschera e nemmeno il capello.
"Si, è morta." sussurro cupa mentre cammino un po' dolorante al suo fianco. Non lancio un'altra occhiata alle spalle per trovarvi il corpo immobile di Cruz, cammino diritto davanti a me, seguendo Zayn, e questo non perché io voglia abbandonare il suo cadavere, ma perché sono consapevole del fatto che non c'è tempo da sprecare rimpiangendo le vittime, non adesso per lo meno. So che gli aiuti arriveranno a momenti.
"Aspetta." sussurro chinandomi ed estraendo dalla borsa la lastra di vetro che io ed Harry, nemmeno molte ore fa, abbiamo peso alla mutata russa. "Dobbiamo dare adesso il segnale." sussurro togliendolo dalla stoffa e premendoci sopra col pollice.
"È fatta quindi?" chiede lui mentre abbandono di nuovo l'Auxilium.
"Hanno già ucciso il vecchio?"
"No, credo di no." sussurra mentre camminiamo a passo spedito verso delle scale che riportano al piano inferiore, questo sembra deserto, tutto il castello lo è.
"Allora non è ancora detta l'ultima parola. Dove sono tutti i mutati?" chiedo mentre strappo un pezzo della stoffa del vestito logoro per potermi tamponare il taglio sul mento e pulirmi alla meglio il viso. Devo fare ribrezzo, l'odore del sangue mi si è impresso nelle narici ed ho paura che non possa mai andare via.
"Molti di loro sono stati 'sistemati' da Harry, Jayden, Liam e Louis nelle sale principali, quelle che celebravano qualsiasi cosa Snyder stesse festeggiando. Altri sono stati uccisi."
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Sheol 2
FanfictionIn un altro giorno tutto questo sarebbe stato più giusto, sarebbe stata una vita meno sporca e mediocre.. Ti avrei resa felice e ti avrei baciato le mani quantunque mi avessero stretto, per evitarmi cadute; ti avrei chiesto comunque di combattere, s...