Sheol 2

Capitolo 54

(A.n. Di fondamentale importanza leggere ascoltando, nell'ordine in cui seguiranno, queste canzoni:
Love is blindness - Jack Withe
I'll be good - Jaymes Young
Io avrò cura di te - Franco Battiato
Votate, commentate e ricordate che vi amo xx)

Osservo la piattaforma in modo sbigottito, non credendo ai miei occhi. Allora mi muovo in cerchio, cerco le due persone che più odio al mondo per poter far provare tutto il male che hanno fatto a me ed alle persone alle quali tenevo, tutto in una volta. Questo però mi risulta parecchio difficile, perché ne il nuovo Arthur ne Gwen si trovano nei paraggi.

L'unica opzione plausibile viene accolta dalla mia mente come una folata di vento gelido: sono scappati. Li abbiamo lasciati incustoditi per poter proteggere noi stessi, e loro sono scappati. Siamo stati degli irresponsabili. Questo è tutto quello che penso. Perché adesso, quelli nei guai fino al collo siamo noi.

"Sono scappati." sussurro a Zayn che si è trascinato fin sotto la piattaforma, dalla quale tutti stanno alla larga per timore, o perché il vento monsonico che si è levato, grazie alla mia ira, li spazzerebbe via come se fossero un pessimo castello di carte.

Lui sembra rabbrividire a vedermi così, la mia voce non deve più sembrargli molto caratteristica, e questo perché la possessione mi fa cambiare, fa emergere la parte più macabra di me stessa e la fa prevalere. Come una brutta malattia che sai di non poter combattere.

"Non possiamo farci nulla. Dobbiamo riuscire a distruggere la centrale." ed ispira fortemente mentre si tiene la spalla con una mano. "Dannazione, tutte sempre al sottoscritto. " ringhia pieno di dolore.

"Si, ma è impossibile entrarci Zayn, lo sai tu quanto me e quanto gli altri. Dobbiamo solo cercare di andarcene prima che i mutati avversari uccidano qualcuno dei nostri." ringhio mentre tolgo la sua mano per poter osservare bene cosa sta succedendo alla ferita sulla sua spalla. Spero che non sia nulla di grave, ma, vista così, ha tanto l'aria di qualcosa di rotto e messo tanto male da impedirgli di continuare a combattere al nostro fianco.

Una cosa è sicura: non lo lascio solo, non adesso, per nulla al mondo. So che solo se ha me accanto sarà al riparo da proiettili e mani nemiche e nessuno dei nostri deve più morire; è una promessa che ho fatto a me stessa.

"Siamo qui, ormai, troviamo un dannatissimo modo per distruggere quella cosa macabra, ed andiamocene velocemente. Intesi? Io me la cavo, va, fa qualcosa." sussurra stringendo i denti e socchiudendo gli occhi.

"Non ti lascio qui a morire. Quindi fai meglio a risparmiare il fiato.." sussurro senza nemmeno degnarlo di uno sguardo. Sta delirando. Lo sa benissimo che cosa accadrebbe se io lo lasciassi qui agonizzante. Che le sue pene avrebbero fine solo per peggiorare quelle di tutti gli altri. "Fammi pensare.. un modo lo trovo, troverò un modo..." sussurro scrutandomi attorno. Gli altri sono accerchiati dai mutati, e non riesco a vederli, ma so che stanno combattendo tanto valorosamente da impegnare gran parte delle truppe. Presto il terreno diventa un suolo di morte, un suolo coperto di corpi pallidi ed albini che mettono il terrore solo a guardarli.

"Vai ad aiutare gli altri.." riprova invano, non lo ascolto, non in questo momento. Non sono bloccata qui, e il mio fissare il vuoto non è sinonimo di nullafacenza, ma bensì di pensiero. Sto pensando, contando i miei pensieri uno a uno, passando le possibilità al setaccio per trovarne una che sia tanto plausibile da portare a casa tutti quanti. Sto fissando la centrale, il cuore, la cima dello Chassis, perché mi sento come quando si ha bisogno di una parola e questa è sulla punta della lingua ma non riusciamo ad afferrarla. Ecco, la mia idea è sulla punta della mente, solo.. ci sto pensando troppo, e questo mi impedisce di arrivarci in fretta.