(A.n. Obbligatorio leggere il capitolo che segue ascoltando:
I'll be good di Jaymes Young.)La tavolata è silenziosa, nessuno dice una parola a cena, ci sono solo un po' di strilli da parte di Hanna, all'inizio, ma poi smette perché si appisola (dato come il suo riposino pomeridiano sia stato interrotto "brutalmente" da noi) sul divano. In attesa che qualcuno la porti di sopra, nel nostro letto. Ha una camera tutta sua, ma non vuole saperne di andarci a dormire: così la scelta cade o tra la stanza di Harry (che è poi anche la mia) o quella delle ragazze, le quali stravedono entrambe per la piccola.
Nessuno solleva il viso dal piatto che ha davanti. Harry non è presente, inutile dirlo: non ha nemmeno voluto rientrare in casa dopo la "gentile " visita dei Generali. È rimasto fuori, nel grande giardino, come un monaco eremita, a meditare su se stesso. So che gli fa male: pensare troppo fa male a tutti, porta la tua mente ad esplorare posti e meandri che non andrebbero toccati, per il bene di se e di chi amiamo e chi ci ama. Ho provato a convincerlo di stare con noi, tornare dentro, ma è stato categoricamente rigido nel dire che non si sentiva di tornare: che doveva smaltire prima di farsi rivedere da tutti quanti. I ragazzi, anche abituati a questo suo umore, hanno lasciato perdere e sono andati avanti. Io ho fatto altre prove, fino a farlo arrabbiare e fino a vedermi costretta a lasciarlo solo per il modo in cui ha finito per trattarmi.
Ma adesso fuori il cielo è buio, fa abbastanza freddo (non che sia un problema per lui, ovviamente) ma non mi piace l'idea che siamo tutti qui a mangiare e ad ignorare la sua assenza.
"Sicuri che Harry non voglia aggregarsi a noi?" Sussurra nonna timorosa. I suoi occhi guardano me, ma non ricambio. Non ho fame nemmeno io adesso, per quanto appetitoso possa sembrare il pollo e tutto il resto.
"No, Orfelia, quando sta cosi ha solo bisogno di se stesso." Sussurra Jayden facendole un caldo e dolce sorriso.
"Oh.. Ma avrà bisogno di mangiare.."
"Troverà qualcosa dopo." Soggiunge mia madre senza volere che nonna continui su questo argomento.
"Certo.. Qualcuno sa dirmi perché è così irascibile? È successo qualcosa con queso tizi non è vero?" Continua.
Qualcuno nella tavola troverebbe anche avere il coraggio di dirle che cosa c'è che non va se solo sapesse dove effettivamente sta il problema. Striscio la sedia per terra tirandola indietro mentre mi alzo in piedi. Gli occhi di tutti vengono puntati nei miei. Sono incazzata come pochi. Deve smetterla di fare il bambino. Cosa pensa? Che per noi sia facile? Che non siamo scossi dal fatto che Snyder abbia appena dato prova che sa dove ci nascondiamo, che potrebbe fare qualcosa per distruggere la casa non appena ne ha voglia? Solo per ripicca?
"Sky amor..-" ma nonna Orfelia si frena di nuovo non appena vede la furia con cui afferro il piatto pieno accanto, davanti al posto vuoto, quello di Harry, e cammino verso la porta che da nel giardino sul retro.
"Sky.." Cerca di intervenire Sean. "Sai com'è, meglio se lo lasci in pace.." Tenta mentre ormai sono sulla porta.
Non gli do nemmeno retta, esco come una bestia imbizzarrita dalla stanza e dalla casa. L'aria fredda mi colpisce le guance e le braccia lasciate scoperte dalla maglia a maniche corte.
Le luci del giardino illuminano il gazebo sotto al quale è seduto a fumare fissando il cielo. I gomiti sulle ginocchia, i capelli sparati in tutte le direzioni.
Si accorge di me solo quando ormai sono a meno di sei metri da lui e dalla sua postazione. Non dice nulla. 'Appoggio', quasi rischiando di romperlo, il piatto davanti a lui sul tavolo in ceramica bianca.
Lui mi guarda sbarrando per un attimo gli occhi. "Dentro si stanno chiedendo dove sia finita la tua voglia di fare da leader Harry, mi raccomando, quando la ritrovi, tienila stretta e torna dentro." Sputo con cattiveria incrociando le braccia al petto. La luce della lampada ad olio illumina il suo viso da sinistra, il buio si mangia l'altra metà della della sua faccia.. Gli dà un'aria più spaventosa di quanto non possegga già quando è in queste condizioni.
Ma non ho paura di lui, spesso se lo dimentica. Quel segno strano che ha sul collo, di cui non so ancora il significato, è parzialmente visibile attraverso i capelli che ricadono sulle spalle.

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Sheol 2
FanfictionIn un altro giorno tutto questo sarebbe stato più giusto, sarebbe stata una vita meno sporca e mediocre.. Ti avrei resa felice e ti avrei baciato le mani quantunque mi avessero stretto, per evitarmi cadute; ti avrei chiesto comunque di combattere, s...