Capitolo 52

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(A.n. Obbligatorio leggere ascoltando a ruota Team di Lorde. Baci xx)

L'unica cosa che sento oltre al ronzio meccanico sono i miei respiri. Come se sulla bocca mi avessero messo una di quelle mascherine che usano negli ospedali per aiutare i pazienti a respirare quantunque facciano fatica.

Non oso sollevare il capo e comincio a pregare perché desidero ardentemente, in questo momento, sbagliarmi su quello che ho sentito.

Conosco quella voce, eccome se la conosco.

Gli altri ragazzi hanno sollevato il capo, Liam e Ginger, che mi affiancano, sicuramente. Vorrei poter morire.

"Siete stati bravi, lo ammetto." Continua. Solo allora sollevo il viso per vedere, ma ha il cappuccio tirato sulla testa. Vediamo nulla oltre al grande mantello scarlatto.. Ampio ed enorme attorno alla seduta.

Ci sono un sacco di persone e mutati che incitano e parlano, che ci rivolgono insulti dei peggiori. Ma non mi colpiscono, non ci colpiscono, quelli.

"Ho passato così tanto tempo a credere di avere la situazione sotto controllo quando non era palesemente così." Adesso la sua voce non è camuffata. "Così furbi.. Siete il mio orgoglio, tutti quanti voi. Chi un po' di più, chi un po' meno.." Ride nel modo più sadico in cui una persona possa fare. "Ma è ora di smettere di giocare."

"Mi fai ribrezzo!" Ringhia Jayden tra le lacrime trattenendo i singhiozzi.

"No.. Non dire quello che non pensi Jay." Sussurra quasi offeso dalla verità che è uscita dalle labbra del ragazzo in lacrime. Osservo Harry: il capo così basso che è quasi parallelo al terreno in acciaio, tutti gli altri sono rivolti alla figura seduta sul trono. "Amo ognuno di voi."

"Come puoi dirlo?" Urla Ginger incontrollabile con quanto più fiato ha in gola, perché la verità l'ha frustata in pieno cuore, come tutti noi.

Lancio uno sguardo a Gwen, ha gli occhi sbarrati e il viso pallido pallido mentre resta nell'ombra.

"Posso dirlo, perché siete i miei figli, tutti voi, mai una volta mi ha sfiorato l'idea che voi poteste volgervi contro di me."

"Credevi che saresti stato al sicuro? Eh?" Urla Zayn stringendo i denti. "Vile! Usare l'amore delle persone come difesa!" E sputa per terra come se stesse cercando di non vomitare.

"Vi ho cresciuti per rimediare all'errore che avevo fatto con i vostri genitori. Ho cercato di essere buono e clemente, e mi sembra di esserlo stato. Ma Harry ha da sempre mostrato un'intelligenza fuori dal comune. Mi hai tagliato fuori Harry, da tutto quello che avete sempre confabulato. E, quando hai portato lontano i tuoi amici e compagni, ti è stato ancora più facile." Ridacchia. "Sei astuto ragazzo mio, sei intelligente, coraggioso. Sei tutto tuo padre."

"STA ZITTO!" La testa di Harry scatta verso l'alto, rossa, le vene del collo così visibili che la sua pelle sembra una sottile membrana.. così fragile adesso. Gli occhi verdi sono arrossati e delle lacrime scintillano agli angoli di essi pervasi dalla delusione, senza il coraggio di lasciarsi andare.

Ho la sensazione che il mio petto si stia restringendo, i miei polmoni non si gonfiano più come dovrebbero e mi sento morire lentamente.. Come se non potessi fare a meno di essere affannata. Le mie lacrime non valgono quanto quelle di Harry, ne quanto quelle di Jayden e figuriamoci se valgono come quelle di Ginger. Con la coda dell'occhio osservo Gwen ed è in uno stato pietoso. Trema, ma non piange. Sembra avere voglia di scappare in questo istante.

Adesso, e solo ora, mi sfiora l'idea che Sean è stato fortunato a morire. Che il Cielo se l'è preso perché già sapeva cosa ci aspettava, ed era cosciente del fatto che un'anima pura come la sua non avrebbe retto questa delusione.

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