Sheol 2

Capitolo 67

(A.n. Salve a tutte. Mi prendo pochissimi secondi della vostra attenzione prima del capitolo per informarvi che mancano più o meno una decina di capitoli alla conclusione della storia. Non so dirvi con esattezza quanti al momento, ma si aggirano attorno ai dieci. Detto ciò, un bacio grande, spero di vedere nei commenti quello che pensate della lettura e tante stelline. Xx)

"Ok. Tempo quarantacinque minuti a partire da ora. Ci siamo?!" chiede Ginger affianco a me mentre ci affacciamo da dietro ad un albero al castello di Arthur. Pullula di vita. Deve aver invitato parecchia gente. La cosa che più mi fa contorcere le viscere è l'idea che siano venute addirittura da altri paesi per assistere a quello che ha da dire. Si, lui è un vero e proprio tiranno, un dittatore che ha preso il potere con la forza e l'inganno. Più vado avanti e più penso che proprio il fatto che abbia da sempre avuto accanto qualcuno di vecchio, saggio, pronto a combattere, lo ha portato dov'è adesso.
Peccato che stiamo per spaccare il suo trono. Peccato che lui non sia il legittimo padrone della poltrona che occupa.

Io e Ginger ci siamo cambiate dietro all'albero e siamo avvantaggiate dall'immenso giardino che precede il castello.. così daremo meno nell'occhio mentre ci avviciniamo. Infatti ci sono già alcune persone che, al crepuscolo, stanno passeggiando fuori. Dame con vestiti eleganti, signori che le accompagnano. Di tanto in tanto si scorgono anche dei mutati nella loro solita divisa.. ma ce ne sono anche altri, di altri tipi, quelli che devono aver preso il posto dei Generali, che si avvicinano ai mutati minori ed ordinano loro cose in tono basso e rigido. Ecco questi mutati in particolare sono vestiti da cerimonia il che mi fa presagire che saranno a guardia dentro al castello, durante le cerimonie, i discorsi e i balli; ma non possono mica dare dell'occhio (anche se questo accade già grazie alla loro stazza) quindi ecco che sono in borghese.

Io e la mia compagna dovremmo attraversare l'intero giardino senza sembrare troppo frettolose di arrivare all'entrata. Là, precisamente, sappiamo che ci sono quattro guardie che controllano che i nomi di coloro che entrano siano nelle apposite liste. Nel caso il tuo nome sia nella lista i loro corpi massicci si sposteranno per farti entrare chinando il capo, nel caso il tuo nome non sia nella lista.. lo scopriremo.

"Forza, non possiamo restare qui imbambolate." esorto Ginger prendendola per un braccio. Solleviamo lentamente i nostri vestiti sul davanti in modo da non calpestarli e sui nostri volti dipingiamo dei sorrisi così falsi da essere presi per veri..

I nostri cuori battono all'impazzata, ma più mi faccio vicina e più mi rendo conto che che il mio cuore galoppi o meno questo non farà la differenza nella missione. Così lo calmo. Semplicemente penso che si calmi, e quello batte regolarmente. Anche il mio respiro si regolarizza, per fortuna. Adesso controllo molto di più la possessione e di questo sono davvero contenta.

"Dovremmo far finta di essere prese da fitte conversazioni da saloni ottocenteschi e di essere delle svampite. Altrimenti attireremo attenzioni che non vorremmo." sussurra lei accanto a me e subito dipingo un sorriso gelido sulla mia faccia mascherata.

A nessuno sembrano dare fastidio le maschere. Alcuni però parlottano tra loro chiedendosi se hanno capito male il tema della festa.

"Buonasera signorine." sorride un vecchio uomo alzando il cilindro che ha in testa e facendo un leggero inchino mentre ci fa passare.

"Oh.. 'Sera a lei Sir.." ridacchiamo io e Ginger in coro. Se le nostre vosi sono sovrapposte sarà più difficile per chiunque intuire che siamo noi due a camminare verso la tana del lupo. Il signore ci osserva per un altro po' prima che io e la bionda, anzi mora, come me, attraversiamo un viale di rose profumate.

"Perché nessuno qui sta male? Sono nel raggio dell'esplosione, no?" chiedo mentre sorrido guardandomi attorno. I denti stretti. Mi fanno male le guance. Vorrei poter camminare più in fretta, altrimenti i ragazzi avranno dei guai.