18. Mi crolla il mondo addosso.

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Mi sveglio non so a che ore,quindi cerco a tentoni il telefono e finalmente lo trovo.
Riapro gli occhi e controllo l'ora.

Cazzo è tardi. Non voglio andare a scuola.
È mezzogiorno e non credo che possa andare a scuola a quest'ora..

Decido di rimanere un altro po' a letto.
Mi riaddormento,senza neanche accorgermi.

Sento un mano che mi scuote il braccio.
"Buongiorno." Dice sorridente Ben.
" 'giorno."

Scendo le scale spintonando Ben che non si leva dalle palle.
Mi dirigo in cucina e do un gran morso a un toast sul piatto.
Chiudo gli occhi e cerco di stare calma.

Appena finito di mangiare salgo in camera mia e mi cambio.
Ben ancora sta sulla soglia e io lo prego di andarsene, ma non mi ascolta.

"Mi hai rotto le palle." Sbotto esasperata.
Lui si mette a ridere e incrocia le braccia, guardandomi scegliere i vestiti.

"Ma che vuoi? Ben è da molto tempo che penso che tu mi stia nascondendo qualcosa! Per la miseria mi vuoi dire che succede?" Sbotto ancora,stanca di tutto.

Voglio la verità. Non voglio sempre essere io quella che non sa niente. Quella che alla fine scopre qualcosa da qualcun altro.

"Cosa te lo fa pensare?" Diventa serio.
Mi siedo sul letto accavallando le gambe.

"Si nota: insomma sei strano,ti comporti.. come.. un ragazzo normale." Lo guardo già incredula di quello che lui dirà.

"Si cambia col tempo,Ary." Mi fa notare.
"Non ti credo." Dico subito dopo.

Perché ho il presentimento che lui mi stia nascondendo qualcosa?
A me sembra che si comporti diversamente dalle altre molte volte che faceva lo stupido.

"Ben se hai qualcosa da dire,vieni da me,io sono ci sono sempre,lo sai e..." non mi da neanche il tempo di finire la frase che già ha sbattutto la porta con tanta forza,da farmi sobbalzare.

Dopo la sua reazione ho capito che sotto c'è realmente qualcosa che mi sta nascondendo, e da come si comporta, per esempio da quella volta che stava pregando, capisco che è una cosa grave,importante.

Temo che sia una cosa brutta, e non capisco perché me lo debba nascondere..

Il telefono di casa squilla in cucina e io vado a rispondere.

"Pronto?" Rispondo, impaziente di sapere chi è. Come mai ci stanno chiamando gli italiani?

"Sono Cam." mi manca un battito a sentire quel nome.
"Ciao." Inizio a dire,senza iniziare una scenata..

"Ary, perché non sei venuta?" Chiede, con la voce incrinata e da lì capisco che sta piangendo.

Dopo che lui mi ha dato l'orario sbagliato ha anche il coraggio di piangere e addirittura di chiedermi perché non ci sono andata.

Non ci posso credere, non posso pensare a come è cambiato Cam dall'ultima volta che mi ha detto che migliorerà le cose tra di noi.

"Mi hai dato l'orario sbagliato." Cerco di stare calma.
"Non è vero!" Alza un po' la voce.

Be' non penso che dovrebbe essere lui ad alzare la voce.

"Ah no? Per favore vai a ricontrollare i messaggi?" Appoggio il braccio destro su quello sinistro,sotto il seno.

"Su Whatsapp ti ho scritto che dovevamo vederci verso le quattro mezza,cinque. Come hai fatto a capire male? Non lo so." Mi chiede alzando ancora un po' la voce.

È nervoso? Non lo so,perché lui non perde così rapidamente la pazienza.
Lui è molto paziente.

Vado su Whatsapp e faccio screenshot allo schermo e gliela mando.

"Io non ti ho mai dato quell'orario,lo giuro,porca puttana!" Sbotta.

Faccio un respiro profondo e cerco di non farmi spaventare da lui,dalle sue urla.
Non l'ho mai visto così incazzato e mi fa paura..
Be' non proprio paura.

"Come faccio a crederti? Ho pensato che forse tu mi abbia dato l'orario sbagliato per farmi arrivare in ritardo,perché forse non mi vuoi.."

"Non ti farei mai una cosa del genere! Ma come cazzo ti passano per la mente queste cose?" Sbotta.

Chiudo gli occhi e li riapro,voglio rassicurarmi che fosse solo un sogno.
Provo un altro paio di volte ma è tutto reale.

"Be' la mente serve a questo!" Alzo la voce.
Nessuno può impedirmi di alzare la voce,quindi lo faccio pure io.

"Mi stai prendendo in giro?"

Scoppio a ridere.

"Ah,sarei io a prenderti in giro? Cam io non ti credo,comunque." Le lacrime stanno iniziando a farsi sentire.

E quando vedo le lacrime, le faccio scendere. Non posso trattenerle,devo farlo. Anche se Ben mi vedrà. Voglio piangere, tirare fuori tutto quello che ho dentro, tutto quello che non riesco a far uscire. Voglio essere felice, ho sempre questo peso. Non ce la faccio più.
Dove sei Felicità?

"Be' fa' pure come ti pare." Conclude, alzando troppo la voce e facendo scendere più veloce le lacrime.

Porto una mano sulla bocca per non far uscire gemiti.
"Ma che ti piangi?" Dice freddo, accorgendosi che sto piangendo.

"Cam, basta." Dico calma, cercando di manterr la calma.
"Basta? - ride - Ariana ma che pensi io sia stupido?"

"Io non riesco a capire. Cam cosa ti succede?"
"Cosa succede a me?.." ripete "..cosa succede a te, porca puttana. Sei così fragile." Sbotta facendomi crollare.

"Sei una santarellina del cazzo." Non posso credere a quello che sta dicendo.

"Cam smettila di urlare! Sì, sono fragile ed è per questo che dovresti essere calmo!" Urlo esasperata.

"Cam possiamo parlare tranquil..." mi attacca in faccia, interrompendomi. E questo mi fa crollare ancora di più.

Ecco un'altra volta il dolore, la tristezza, la delusione. Ma sentendo dire quelle parole uscire dalla sua bocca, mi fa sentire il mondo crollarmi sulle spalle.. ed io non ho le forze per farlo tornare com'era prima.

Ho paura. Perché era così incazzato?

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Salve! Vi è piaciuto? (non credo)
Segnatale, per favore, gli errori e io ve li correggerò. Presto controllerò la storia;).

Sei una santarellina del cazzo.
Per le Afternatorsss.. sapete da dove l'ho presa questa frase. *^*

Cit. Hardin. :')

Ciaoo.
Buona giornataaa!

Hidden Love 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora