CAPITOLO 11
Quando riaprii gli occhi mi ritrovai in camera mia. La testa mi faceva male leggermente e sentivo la mia mano stretta ad un’altra. Quando mi girai incontrai subito quegli occhi verdi e sentii il mio stomaco chiudersi improvvisamente. Balzò e sorrise avvicinandosi.
-ehy piccola- forse si accorse della mia espressione confusa e continuò.
-Credo che abbia preso troppa acqua ieri sera e ti sei ammalata. Ma sta tranquilla che la febbre passerà in fretta e tu continuerai a ridere e scherzare come sempre.- mi baciò sulla fronte.
-Harry non c’è bisogno che tu faccia tutto questo e inoltre…- dissi con un filo di voce.
- ti amo.-disse con gli occhi lucidi. A quel punto si avvicinò al mio volto e mi baciò delicatamente.
-guarirai presto, te lo prometto. Ti vado a prendere la medicina. Torno subito.- .
Quando ritornò notai che aveva una chitarra in mano e un sorriso a 180 gradi. Stavo aprendo bocca quando iniziò a suonare. ho sempre amato il suono della chitarra classica.
Girl I see it in your eyes you’re disappointed
Ragazza lo vedo nei tuoi occhi sei delusa
‘Cause I’m the foolish one that you anointed with your hear
Perchè sono l'unico stupido che hai unto con il cuore
I tore it apart
L'ho strappato
And girl what a mess I made upon your innocence
E ragazza che casino che ho fatto con la tua innocenza
And no woman in the world deserves this
E nessuna donna al mondo merita questo
But here I am asking you for one more chance
Ma qui ti sto chiedendo una possibilità in più
Can we fall, one more time?
Possiamo innamorarci, ancora una volta?
Stop the tape and rewind
Ferma e riavvolgi il nastro
Oh and if you walk away I know I’ll fade
Oh, e se vai via so che non sarò nulla
‘Cause there is nobody else
Perchè non c'è nessuno altra
It’s gotta be you
Devi essere tu
Only you
solo tu
It’s gotta be you
Devi essere tu
Only you
solo tu
Now girl I hear it in your voice and how it trembles
Ora ragazza lo sento dalla tua voce e da come trema
When you speak to me I don’t resemble, who I was
Quando mi parli non sembro io,chi ero?
You’ve almost had enough
Hai quasi avuto abbastanza
And your actions speak louder than words
E le tue azioni parlano più delle parole
And you’re about to break from all you’ve heard
E ti stai per rompere per tutto quello che hai sentito
Don’t be scared, I ain’t going no where
Non avere paura, non sto andando da nessuna parte
I’ll be here, by your side
Sarò qui, al tuo fianco
No more fears, no more crying
Non temere più, non piangere più
But if you walk away
Ma se te ne vai
I know I’ll fade
Io so che non sarò nulla
Cause there is nobody else
Perché non c'è nessuno altra
Oh girl, can we try one more, one more time?
Oh ragazza, possiamo provare una altra volta, ancora una volta?
One more, one more, can we try?
Un'altra volta,un'altra volta possiamo provare?
One more, one more time
una volta,ancora una volta
I’ll make it better
Renderò tutto migliore
One more, one more, can we try?
Un'altra volta,un'altra volta possiamo provare?
One more, one more,
Una volta,ancora una volta
Can we try one more time to make it all better?
Possiamo provare ancora una volta a rendere il tutto migliore?
Cos its gotta be you
Perchè devi essere tu
Its gotta be you
Devi essere tu l'unica
Only you
solo tu
Only you
solo tu
Scandì bene l’ultima frase. Ma a quel punto le lacrime avevano già bagnato il mio viso. Era quella la canzone da cui partì il tutto. E ancora una volta segnava l’inizio. L’inizio della mia vita. Si avvicinò e delicatamente mi baciò sulle labbra.
-Ti amo.-
-Anche io, Harry- Partì un sonoro applauso. Io mi scostai da Harry per vedere chi fosse e notai che c’erano tutti: Liam, Mary, Louis, Eleanor, Niall, Amy e Zayn. Harry mi sorrise sorpreso. Poi Louis disse seriamente:
- a nome di tutti noi, e di Perrie che è ancora impegnata per il tour, ci scusiamo per essere stati complici del tuo ragazzo. Puoi perdonarci?- il mio ragazzo? Non ci avevo ancora pensato.
Guardai Harry negli occhi,sorridendo, ancora una volta.
-certo che vi perdono!- ci furono altri applausi e tutti mi vennero ad abbracciare. Mi sentivo molto meglio.
-si, ma ora devi prendere le medicine!- disse Harry. Scoppiammo tutti a ridere.
-si, ma è amaro questo sciroppo, non lo voglio.- dissi facendo il broncio, come una bambina.
-se lo prendi dopo ti do una bella cosa. – disse Harry. Tutti risero.
-bene, noi ce ne andiamo, così potete godervi “il vostro sciroppo”in santa pace. – affermò Louis. Era davvero simpatico quel ragazzo. Proprio come lo ricordavo. Si, perché adesso ricordavo tutto. I loro colori preferiti. Le cose che sapevano e che non sapevano fare. Tutto. Insomma erano i miei cantanti preferiti.
- bleak! Che schifo! Ora però voglio la bella cosa- dissi con una voce molto dolce, avvicinandolo a me.
- dovrai prima guarire.- sussurrò. Balzai.
-che cosa?- lo guardai con una faccia strana. Mi diede un bacio a stampo sulle labbra e continuò a parlare.
-ho prenotato una vacanza solo per me e te, in Italia, in Sardegna, ti piace?-
-davvero?- avevo gli occhi che mi brillavano. Ora si che stavo davvero molto meglio!
-si.- affermò sicuro Harry. Ci abbracciammo stretto.
-e…- continuò
-c’è dell’altro?- domandai confusa.
-sto cercando un appartamento nelle zone in cui abiti. Non voglio starti lontano.- lo abbracciai ancora più forte. Ero felice. Anzi, molto di più. Finalmente tutto sembrava andare per il verso giusto…o almeno lo credevo.
-dovremmo litigare di più.- feci con una faccia seria.
-hai ragione.- continuò a baciarmi delicatamente. Si spostò lungo la mascella per poi scendere lungo il collo, accarezzandomi il fianco.
-Non sai quanto mi sei mancata. Sembravano mesi.- disse quasi ansimando. Strinsi le dita delle mani tra i suoi capelli tirandoli appena. Scese a baciarmi il petto mentre la sua mano si spostava verso a parte interna della coscia, accarezzando l’inguine e facendomi gemere.
-Sei così calda.- poi si alzò verso il mio viso e mi guardò accigliato.
-Forse perché hai ancora la febbre-mi baciò le labbra- e non posso approfittarmi di una ragazza debole che ha la febbre.-sorrise maliziosamente fissando le mie labbra.
-Io debole?- sgranai gli occhi.
-Mi prendi in giro, Styles?- sembrai di essere arrabbiata. Fece spallette. Con un movimento improvviso mi misi a cavalcioni su di lui e gli feci il solletico perché sapevo che lo soffriva. Lo vidi contorcersi e ridere a crepapelle sotto di me, ma durò poco perché sapendo che era anche il mio tallone d’Achille ricambiò ‘il favore’ facendomi morire dalle risate.
-No Harry. Ti prego. Basta- cercavo di dire. Quando smise avevamo entrambi il fiatone.
-Ho fame.- gli sorrisi.
-Vado subito a prepararti qualcosa…di leggero?-
-Si qualcosa all’inglese- Nel frattempo venne anche mia cugina che voleva assicurarsi delle mie condizioni. Mi sentivo molto meglio rispetto al giorno precedente.Ero felice dopo tanto tempo ma era come se sentissi che non sarebbe durata a lungo. Come se qualcosa si prendesse tutto ciò che mi apparteneva. Quando finimmo di pranzare ritornammo a letto.
-Vieni qui- Harry mi fece sedere tra le sue gambe e facendo si che la mia schiena toccasse il suo petto. Incrociò le mani sul mio grembo e mise la testa nell’incavo del mio collo.
-Hai un buon odore, sai?- ridacchiò.
-Hai ancora il ciclo?- Forse fu quella domanda un po’ imbarazzante che smisi di pensare.
-Che?- mi irrigidii.
-A che stai pensando? Ti ho chiesto se avevi ancora il ciclo.-
-Ehmm…si penso che entro domani andrà via…- risposi a bassa voce.
-A che cosa stavi pensando?- iniziò a massaggiarmi il ventre.
-Al tuo lavoro.- risposi e lo sentii tendersi.
-Ecco Lù era proprio questo che volevo dirti… ecco io…tra qualche giorno dovrò partire e io…-
-Harry va tutto bene non preoccuparti. Io dovrò trascorrere un’altra settimana qui. Forse sarà la volta buona che visiterò Londra!- ridacchiammo.
Perché proprio ora che eravamo così uniti? La distanza era, secondo me, l’unica cosa che poteva davvero dividerci. E io non volevo assolutamente questo.