Capitolo 52

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Capitolo 52

HARRY’S POV

Quando suona la sveglia mi sveglio di soprassalto. Muovo un braccio per cercare di spegnere quell'affare, e ci riesco. Lù dorme ancora beata su di me e penso che sia un peccato svegliarla, anche se deve andare a scuola. Tuttavia penso di prepararle la colazione. così cerco di spostarla da me pian piano. Dorme come un ghiro e credo che non abbia nemmeno sentito la sveglia. Sorrido quando la vedo con i capelli scombinati e interamente nuda. Metto i boxer di ieri sera e scendo dal letto. So che sono sporchi ma non posso restare nudo completamente. Prima di andare in cucina faccio una tappa in bagno. Le cucino i pancake con la nutella, che ama da morire, e per me invece mi preparo delle uova. Aggiungo anche una tazza di latte per lei. quando ritorno sopra sta ancora dormendo. Poggio il vassoio sul comodino e mi siedo al suo fianco. Le inizio ad accarezzare i capelli pronunciando dolcemente il suo nome. Era solito svegliarmi così mia madre, e adoravo quando lo faceva.

-Lù, svegliati- sorrido. Mi mancava vederla così. Mi mancavano le nostre notti d’amore, i suoi occhi, LEI.

-Altri cinque minuti, Mary.- rido a quelle parole. Crede che sono la cugina.

-No, devi andare a lavoro.- dico sembrando di essere duro. Sbarra gli occhi e quando focalizza l’immagine mi sorride. Poi si alza e cingendomi il collo con le sue braccia mi bacia. È uno dei risvegli più belli che abbia ricevuto ultimamente.

-Buongiorno, amore- sussurro sulle sue labbra.

-Buongiorno.- mi bacia di nuovo e si stacca.

-Ho preparato la colazione.- mi accomodo anche io nel comodo letto e posiziono il grande vassoio sulle mia gambe.

-Mmmm ho una fame- sorride. Prende la maglia del pigiama e la indossa frettolosamente.

-indossi ancora il mio pigiama?- noto.

-sempre.- inizia a consumare la colazione.

-Che ore sono?- beve un po’ di latte.

-Le sette.- guardo l’orologio.

-Vabbè oggi devo andare più tardi…- spiega.

-Cosa farai?- chiede.

-Per cosa?- finisco di mangiare le uova.

-Con…Taylor. che intenzioni hai.- vedo che è molto ansiosa.

-Oh..mmm…andrò in America e chiarirò la questione.- non ho il coraggio di guardarla negli occhi dopo tutto quello che è successo.

-Perchè?- la guardo accigliato. Non so a che cosa si riferisce.

-Tra te, me e …Taylor. Perché mi hai detto quelle cose? Perché mi hai lasciato, Harry?-ero davvero pronto a dirle la verità? Dopotutto dovevo immaginarlo, ed è giusto che lei sappia, credo.

-Ehm…i nostri manager mi hanno imposto di stare con lei in questo periodo dell’anno per..ecco per pubblicità diciamo. Tutto qui.- gesticolo.

-Questo è tutto?- chiede e annuisco come un cane bastonato.

-Perché non me lo hai detto prima? Avremmo potuto chiarire, metterci d’accordo. Avremmo potuto trovare una soluzione insieme.- la sua voce è un po’ più acuta.

-è per questo che vuoi tenermi fuori dal tuo mondo. Ma non hai fatto altro che peggiorare le cose. Se mi avessi detto la verità avremmo evitato questi giorni di agonia.- alzo il viso e la guardo. Non è arrabbiata è solo il suo modo di ragionare.

-Lo so. Anche Louis mi aveva suggerito di dirti tutto ma…ma non so perché..è successo tutto questo- non riesco nemmeno a parlare. Mi sento troppo imbarazzato e colpevole.

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