Capitolo 26

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CAPITOLO 26

Mi svegliai di botto quando sentii il mio telefono squillare. Harry era ancora sdraiato accanto a me che dormiva con un angelo. Era incantevole. Aveva le labbra più rosse del solito. E quel lieve rossore sulle guance faceva di lui un bambino. Un bambino di 26 anni. Respirava delicatamente mentre il suo torace di alzava e abbassava. Ma aveva la strana abitudine di dormire spaparanzato sul letto. Mi aveva costretta ormai ad appisolarmi solo in angolino. Non importava quanto fosse grande il letto,Harry lo occupava quasi interamente lui. (quando non dormivamo abbracciati,naturalmente)

-Pronto?- dissi ancora assonnata.

-Lù hai cambiato idea? È da un’ora che ti aspettiamo.- era Pasquale. Mi Dio me ne ero dimenticata!

-Oh! Scusami è che abbiamo preso sonno e … tra dieci minuti siamo da voi. Iniziate ad ordinare quello che volete, anche per noi. - Mi misi a cavalcioni su Harry cercando di svegliarlo velocemente.

-Harry svegliati siamo in forte ritardo per la cena. - gli davo leggeri schiaffi sul volto. Aprì gli occhi un po’ confuso… e stordito.

-Mi farai venire il mal di testa così. – disse brontolando e richiudendo gli occhi.

-No Harry devi alzarti. Pasquale è già giù da un ora.- si alzò sulle braccia fissandomi.

-Non posso alzarmi- affermò con quel solito sorrisetto.

-Perché?- gli chiesi preoccupata.

-Mi ci sei sopra.- affermò scherzosamente.

-Oh scusami.- stavo scendendo quando mi afferrò e mi portò sotto di lui, facendomi gridare dalla sorpresa.

-Harry siamo in ritardo per favore- riuscì a dire tra un bacio e l’altro. Grazie al cielo si decise a scendere e si avviò nel bagno, mentre frugavo nella valigia per cercare qualcosa da mettere per quella serata. Scelsi un vestitino blu a pois bianchi.

-Mi piace questo vestito- disse accarezzandomi i fianchi e baciandomi delicatamente il collo.

Era quasi impossibile resistere a quella tentazione. I suoi baci erano un qualcosa di impensabile, di indescrivibile. Non ne potevi fare al meno, un bacio tirava sempre un altro e poi un altro, e un altro ancora. Ma quella sera non era possibile. Avevamo un appuntamento. Mi allontanai da lui che sbuffò animatamente.

-Neanche una vacanza in santa pace!- borbottò Feci finta di non ascoltarlo. Non avevo voglia di litigare nuovamente con lui. Abbinai delle ballerine bianche e andai in bagno per truccarmi. Sistemai i capelli ed in un batter d’occhio ero già pronta.

-Sei bellissima. – affermò Harry squadrandomi dalla testa ai piedi.

-Grazie, ma adesso scendiamo perché è tardi.- Cercai di distogliere il suo sguardo da me.

-Che dici questa o questa?- devo dire la verità, era molto spiritoso il mio ragazzo. Mi mostrò due magliette completamente identiche. Erano delle t-shirt bianche.

-Penso che per stasera va meglio quella alla tua destra.- dissi scherzando

-Ok, allora metterò quest’altra.- ridemmo. Trascinai Harry velocemente dalla camera mentre cercava di sistemarsi i suoi ricci scompigliati.

-Ciao! Scusate il ritardo! È che ci siamo addormentati e…-

-Non preoccupatevi. Abbiamo già ordinato.- abbracciai il mio amico. Salutai Martina, la sorella, e mi sedetti vicino a Pasquale, tutto sotto lo sguardo minaccioso di Harry. Feci le presentazioni e ci accomodammo per bene a tavola.

Harry mangiò quasi o niente quella sera. Era troppo occupato a studiare il mio amico per mangiare.

-Si Louis è davvero adorabile. Non è vero Harry?-

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