CAPITOLO 19
Il sole illuminava già la mia camera da letto. Aprii gli occhi, ma subito li richiusi. Sentivo un odore molto familiare e il rumore del cuore quando batte. Feci vagare la mia mano in alto che subito incontrò dei capelli ricci. Sì, era Harry! Questa volta aprii per bene gli occhi alzando la testa e guardandolo. Stava ancora dormendo. Sembrava un angelo. Non avevo intenzione di svegliarlo, così continuai a fissarlo. I suoi occhi ancora chiusi erano delineati da ciglia molto lunghe. Il suo naso perfetto cacciava degli sbuffi regolari e caldi. Le labbra poi erano rosse e carnose. All’angolo di queste risiedeva un piccolo neo. Era strano come quel neo mi facesse impazzire. Eppure era solo un piccolo neo. Ma io amavo tutto di Harry. Spostai delicatamente quei ricci sparpagliati sul cuscino bianco. Mi piaceva accarezzarli, erano così folti.
Improvvisamente mi venne in mente che quello sarebbe stato l’ultimo giorno. Dopodiché sarebbe partito. La sua vita lavorativa era cambiata da quando ero una loro fan scatenata. Prima erano sempre in giro per il mondo, erano impegnati per film, profumi, dischi, non erano mai a Londra, ora invece c’erano dei brevi tour, qualche intervista, niente di più. Buon per me, per noi. Ma volli pensare a godermi quel giorno il più possibile. Tuttavia pensai alla sera precedente. La chiacchierata in macchina, ‘the scientist’ …e poi probabilmente mi ero addormentata e Harry premurosamente mi aveva riportata a casa. E dolcemente mi aveva lasciato dormire sul suo corpo possente. Mary sicuramente stava con Liam. Magari a casa sua. Mi sentivo felice ed energica quella mattina così lasciai un bacio sulla guancia a Harry e mi alzai. Andai a fare una doccia e quando tornai in camera continuava a dormire. Sembrava un angelo con quelle labbra imbronciate e le ciglia che accarezzavano le gote. Harry mosse il braccio alla sua destra in cerca di qualcuno, poi corrugò la fronte e aprì gli occhi. Lo guardavo divertita.
-ehy- sussurrò.
-Dai alzati, dormiglione!- aprii le tende e i raggi del sole illuminarono l’intera stanza. Harry si girò dall’altra parte mugugnando qualcosa di incomprensibile.
-Non vorrai mica passare il tuo ultimo giorno con me a dormire?- scherzai inginocchiandomi sul letto e accarezzandogli i ricci. Ma non ebbi alcuna risposta da lui. Ad un tratto si voltò verso di me, facendomi rotolare sul letto e si posizionò sopra ridendo come un bambino. Sfregò le punte dei nostri nasi, poiché sapeva che adoravo quel gesto e poi mi baciò le labbra piene.
-Buongiorno- dissi dolcemente scostando alcuni ricci dalla sua fronte.
-Perché ti sei alzata? Volevo svegliarmi con te a letto, piccola – giocammo ancora con i nostri nasi facendo sfiorare le nostre labbra ma senza farle incontrare. Avvolgevo i suoi ricci alle mia dita. Sentii le sua mani scendere lungo la mia schiena delicatamente provocandomi un brivido.
-Non volevo svegliarti. Eri così bello e calmo.-Harry appoggiò le sue labbra umide e carnose alle mie. Con la sua lingua si fece spazio nella mia bocca. Le sue mani scesero lungo la parte finale del mio sedere facendo divaricare le mie gambe in modo che mie ginocchia avvolgessero il suo bacino, nel frattempo mi baciava il collo.
-Non disturbi mai, lo dovresti sapere.- Una sua mano era poggiata sul cuscino dove si trovava la mia testa, l’altra invece saliva e scendeva dal mio torace, sfiorando il mio seno. Lo avvicinai ancora a me per sentire il suo respiro ansimante sul mio collo. Mentre i nostri bacini si sfregavano. Amavo i suoi baci umidi sul collo, adoravo sentire il suo respiro affannoso, mi piaceva il modo in cui mi baciava, mi toccava, il modo in cui mi faceva sentire sua. Entrambi le mani scivolarono sotto la mia maglia alzandola leggermente. Harry riuscì a sflilarmela, facendomi rimanere solo in reggiseno, dato che ero già vestita. Gemetti quando spostò la sua bocca nell’incavo dei miei seni. Sentii le sue braccia avvolgersi attorno al mio corpo, le sue mani stavano cercando di sbottonarmi il reggiseno. Le mie vagavano fra i suoi ricci ora scompigliati, mentre gli morsicavo leggermente il collo. Finalmente ero libera, Harry mi aveva privato anche del reggiseno. Fece aderire il suo petto al mio, quasi schiacciandomi. Sentivo il nostro petto abbassarsi ed alzarsi a ritmo. Ritornò di nuovo sulle mie labbra, quando toccò il mio seno destro.