Capitolo 53
HARRY’S POV
Ancora non riesco a credere a quelle parole. Ero venuto in America convinto di risolvere la situazione e invece…
Non ho nemmeno avuto il coraggio di rispondere alle chiamate e ai messaggi di Lù, e spero che non la prenderà male. ma che sto dicendo? Certo che starà male. le avevo promesso di restare con lei per tutta la vita, di formare una famiglia con lei e invece mi comporto come un adolescente che mette incinta la prima che gli capita. La verità è che sono un coglione che non la merita. Io non merito il suo amore perché lei mi ha ‘dato prati di viole, io cemento armato’.
Per di più le immagini di ieri sera non vogliono proprio abbandonarmi.
-Harry sei tornato! Ho una grande notizia per te!- disse entusiasta Taylor.
-Anche io devo dirti una cosa.- risposi sorridente. Volevo concludere alla svelta la mia missione per ritornare in Inghilterra.
-Sono incita.- disse d’un fiato. feci un passo indietro sorpreso dalle sue parole.
-Che?- richiesi. Magari avevo solo sentito male.
-Aspettiamo un bambino, Harry.- i battiti del cuore aumentavano sempre di più. Mi sedetti sulla sedia, perché non riuscivo a tenermi in piedi. Avrei dovuto essere super felice, abbracciarla e baciala ma…non era la persona che volevo al mio fianco per sempre. Avevo sempre aspettato questo momento, ma non con lei.
-Come? Perché? Come è potuto…- sapevo cosa era accaduto scientificamente e per poco non mi sentii svenire. Pensavo a mio figlio. Non volevo farlo crescere in una famiglia con genitori separati. Ho sempre pensato che il divorzio fosse per i deboli e per gli stupidi. E non volevo fare i turni con lei per occuparci del bambino. Dunque il matrimonio mi sembrava la strada giusta da percorrere.
-Guarda.- mi passò una cartellina. La aprii e vi era un foglio stampato. Erano le analisi. Aspettava davvero un bambino.
-Da quanto tempo?- le chiesi non riuscendo a decifrare la scritta sul foglio.
-Da due settimane circa- ritornai con la mente indietro a due settimane prima. Era l’inizio di gennaio. Ma certo! Quando dissi quelle stronzate a Lù e arrabbiato, corsi da lei. e Louis mi aveva anche avvertito di non fare cazzate. Ma io sono il solito cazzone che rovina tutto.
-Non sei felice,Harry? Avrai la famiglia che hai sempre desiderato.- si accovacciò di fronte a me accarezzandomi il viso e io acconsentii. Dopotutto era pur sempre mio figlio.
-Non pensare a Lù, lei potrà essere solo tua amica. Da adesso in poi avrai una famiglia da amare e proteggere.-
Le lacrime continuano a scorrere sul mio viso. Sembra quasi che stia aiutando le nuvole scure a bagnare New York oggi. Il telefono squilla interrompendo i miei pensieri. È Liam e non voglio rispondere. Non sono ancora pronto per uno dei suoi discorsi moralisti. Il telefono riprende a suonare e decido di accettare la chiamata.
-Liam.- dico con voce debole asciugandomi gli occhi con il dorso della mano.
-Sono Louis- risponde una voce triste e preoccupata.
-Dove sei?- gli chiedo sperando di non parlare della gravidanza di Taylor.
-Sono a Londra, Harry…e questo tipo di notizie arrivano anche qui.- è inevitabile, penso.
-Come sta Eleanor?- gli chiedo.
-Non cambiare argomento con me, Haz. Mi devi spiegare cosa è successo. È vero quello che dicono i giornali?-