Capitolo 14

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CAPITOLO 14

Dunque si fece sera e ritornammo alle nostre dimore. Tutto ciò che era successo era già un lontano ricordo, grazie ad Harry.

-Mammamia che puzza! Ma cos’è?- disse Mary mettendo piede in casa.

-deve essere la spazzatura!- risposi tappandomi il naso e parlando come se avessi il raffreddore.

-vado a buttarla.- Mary, dunque, prese il sacchetto puzzolente e uscì fuori. Nel frattempo andai in camera per cambiarmi. Ero davvero esausta. Stare con i ragazzi significava non fermarsi mai, stare sempre in attività. Mi avviai in bagno per struccarmi e lavarmi i denti. Quando ebbi finito e aprì la porta mi prese un attacco di cuore.

-Harry! Cazzo mi hai fatto spaventare!-  mi portai una mano al petto. Sentii il cuore che batteva molto forte. Harry era fuori la porta che mi aspettava con il suo solito sorriso. Aveva i mano altri vestiti.

-Scusami, ma mentre stavo per bussare sei uscita. Ti sei spaventata? Fammi sentire un po’ .- mise la sua mano sul mio cuore. A quel punto i battiti di facevano sempre più frequenti. La sua mano calda e grossa copriva il mio petto.

-Mary? Ma come sei entrato? È la seconda volta che entri prendendomi alla sprovvista!- mi allontanai per andare nel letto, arrabbiata.

-Ho visto dalla finestra della cucina Mary che stava buttando la spazzatura, tu mi mancavi e così l’ho chiamata. Lei mi ha dato le chiavi di casa sua e io di casa mia.- sorrise maliziosamente entrando in camera.

-e che ci fa ora tutta sola soletta in una casa così grande come la tua?- mi adagiai nel comodo letto,mentre vedevo Harry avvicinarsi sempre più a me.

-ho chiamato Liam e l’ho fatto venire a casa. Ho pensato bene,giusto?- abbassò la voce.

Harry si posizionò lentamente sopra di me e mi baciò delicatamente. La tachicardia quella sera non voleva proprio abbandonarmi!

-già. Chissà che piano hai mente, Styles- iniziai a ridere. Harry mi guardava malizioso. Ma feci finta di nulla così girai sul lato, incrociando le braccia sulla mia pancia e chiudendo gli occhi.

-Buonanotte Styles.-  Sentivo ancora il suo caldo fiato sul collo.

-oh! Tienimi compagnia, piccola. La notte è giovane- sussurrò sorridendo. Quelle parole mi fecero rabbrividire. Spostò i miei capelli e iniziò a baciarmi sulla guancia. I suoi ricci mi solleticano il viso. Gemetti silenziosamente quando scese lungo il collo, lasciando un scia umida. Sentivo i suoi denti che incidevano sulla mia pelle e le sue labbra carnose equilibravano il dolore. Dalle sue narici uscivano respiri profondi e caldi.

-Harry?- mormorai. Si staccò incrociando il mio sguardo. Mi girai di nuovo, mettendomi in posizione supina sotto di lui. Portai le mie mani al suo viso e lo baciai con foga. Harry scostò le coperte  ma continuava a tenermi stretta e a baciarmi, quasi in senso di protezione. Ci staccammo e continuammo a guardarci negli occhi, mentre i nostri petti si scontravano ogni secondo.

-Sei bellissima.- sorridemmo. Sentivo le mie guance prendere fuoco

-I tuoi capelli- e iniziò a baciarmi la chioma.

-I tuoi occhi grandi- li chiusi e sentì le sue labbra sfiorarli.

-Il nasino-ridacchiai. Avevo sempre considerato il mio un naso importante.

-Le guance arrossate- sorrise ancora.

-Le labbra perfette e rosse- Iniziai a fremere ed agitarmi mentre le sue dita disegnavano il perimetro dei miei fianchi.

-I tuoi lineamenti-Scese a baciarmi lungo la mascella.

-Le tue risate- iniziò a lambire il mio petto.

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