CAPITOLO 34
Quel giorno fu bellissimo, mi divertii come una matta, anche se mancava qualcosa…o meglio, qualcuno. Una volta arrivati a casa, era notte e senza neanche spogliarmi mi lanciai sul letto. Erano giorni che non dormivo.
-Prof. Si svegli. Non è ora di dormire!- sentii quella voce roca e bassa. Sorrisi. Aprii gli occhi e incontrai subito le sue iridi verdi. Il suo solare sorriso, le fossette ai lati…ero in paradiso.
-Sei pronta?- Mi ero appena fermata e ora dovevo ricominciare. Ma purtroppo questa è la vita. Se ti fermi sei perduto. Acconsentii leggermente con il capo e richiusi gli occhi. Sentii Harry ridere e allontanarsi. Con la coda dell’occhio lo vidi prendere la mia valigia da dietro l’armadio. Aprii quest’ultimo e prese tutto quello che gli piaceva. Mi veniva da ridere. Quando ebbe finito mi chiamò.
-allora, hai deciso di alzarti? – si era piantato dinanzi a me con le braccia conserte. Scossi la testa in segno negativo.
-Va bene.- iniziò a farmi il solletico.
-No Harry basta! Ti prego. Mi alzerò te lo prometto. Ma ti prego smettila.- non riuscivo a smettere di ridere. mi mancava l’aria. Poi finalmente smise.
Andammo all’aeroporto e durante tutto il tragitto, come previsto, mi addormentai. Così mi risvegliai magicamente a Londra, sotto casa di Harry.
-Siamo arrivati. – mi disse sorridendo. Mi stiracchiai per bene dopo esser scesa dalla macchina e mi avviai verso il mio appartamento.
-Dove vai?- mi chiese il riccio.
-A salutare mia cugina.- spiegai.
-Non vuoi vedere prima la sorpresa?- prese le chiavi dalla tasca e le mise nella serratura del cancello.
-Sei bravo a convincere la gente, Styles.- ridacchiai.
Entrammo nell’abitazione e per prima cosa andai in cucina per un bicchiere di latte. Ma sul frigo trovai un biglietto che recitava così:
“Sapevo che saresti venuta prima qui, ma ora è iniziata la caccia alla “sorpresa” per cui bevi un bel bicchiere di latte e segui passo passo le mie indicazioni. H”
-Harry?- lo chiamai ma non rispose. Forse faceva tutto parte del piano. Dunque presi un bicchiere e la scatola del latte. Dopo averne versato un po’ mi accorsi di un altro biglietto vicino al cartone.
“è iniziato ufficialmente il gioco, sta a te scoprire dove mi trovo. Perché se mi cercherai, anche la tua sorpresa troverai.
Ora ti darò un indizio per il prossimo biglietto. ‘è una mia abitudine che tu odi tanto, ma se guardi attentamente dentro troverai un guanto’ H.”
Scoppiai a ridere come una matta. Cosa significava? Iniziai a vagare per la casa in cerca di qualche indizio, quando arrivai all’ingresso e notai le scarpe di Harry appoggiate a terra.
- “è una mia abitudine che tu odi tanto, ma se guardi attentamente dentro troverai un guanto”- recitai ad alta voce. Mi avvicinai alle scarpe e davvero trovai un guanto.
‘Brava, ora arriva il bello. Con il guanto puoi trovare il prossimo bigliettino, ma solo se per un po’ ti dedichi al giardino. H.’
-Che idiota.-Sorrisi e indossai il guanto. Andai in giardino e mi avvicinai al vaso di fiori gialli dove c’era una freccia. Istintivamente iniziai a scavare nel punto dove indicava e trovai subito un altro biglietto.
‘un’ultimo biglietto e la sorpresa avrai,ma prima pensare dovrai. È mentre tu pensi al prossimo bigliettino io mi farò un bel riposino. H.’