CAPITOLO 33
Una volta che uscirono dal campo corsi subito verso il mio calciatore preferito.
-Harry! Sei stato incredibile! Hai fatto un goal! Congratulazioni.- gridai tra le sue braccia bagnate.
-oh! Sei tutto sudato e puzzi! Lasciami- cercavo di allontanarlo spingendo le mie mani sul mio petto. Ma Harry, essendo più forte di me, mi attirò sempre più vicino a lui. appoggiò la sua fronte bagnata sulla mia e a quel punto oramai non potevo più fare niente. Mi guardò dritta negli occhi prima di lasciarmi un bacio umido sulle labbra.
-Harry.- sentii chiamare. Era un ragazzo con i capelli rossi, più sull’arancione. Aveva gli occhi azzurri, quasi nel verde e diciamo che non aveva un fisico da perfetto calciatore, ma era più in carne.
-oh! Lù, lui è un mio caro amico. Si chiama Edward Christopher Sheeran, ma noi lo chiamiamo semplicemente Ed. è lui che ha scritto alcune canzoni dei nostri album. È un fenomeno.- Mi concentrai di più sul viso di quel ragazzo e riuscii a ricordami. Si era il giovane cantautore britannico Ed Sheeran. Mi ricordavo di lui e le sue canzoni mi piacevano da impazzire.
-Piacere.- feci segno con la mano che subito strinse.
-il piacere è tutto mio.- sorrise educatamente.
-Ok, noi andiamo sotto le docce, prima che ci venga una broncopolmonite.- trascinò il suo amico verso gli spogliatoi. Mia cugina mi prese sotto braccio e ci sedemmo con le altre ragazze sugli spalti.
-Allora Lù, novità? È dal compleanno di Liam che non ci sentiamo.- bhè come spiegarle tutto quello che era successo? Era passato un solo giorno eppure sembravano essere trascorsi molti di più. Dovevo dirle che ero stata adottata? Che lei non era mia cugina in realtà? Che non avevo più una famiglia e che ero sola al mondo?
-Non nessuna. Piuttosto te?- preferii non dirle niente, anche perché avrei voluto prima parlarne con i miei genitori in Italia.
-Le solite cose. Ieri sono andata al centro commerciale a fare shopping e ho già preso il vestito per il matrimonio di Louis e le scarpe. Tu a che punto stai?-
-A zero praticamente. Penso che comprerò tutto una settimana prima.- mi scosto i capelli su una spalla e guardo mia cugina che ride.
-Che c’è?- dico aggrottando le ciglia.
- Uno:Harry ha l’abitudine di rimanerti sempre dei segni sul collo, sempre in quel punto e due, sei la solita che si ridurrà agli ultimi giorni.- sorrisi strofinandomi il collo con il palmo della mano.
-Bhè ma io non sono così importante, è lei la sposa.- indico El. È bellissima con la treccia a lato.
-Sono anche io nelle tue stesse condizioni. Mancano quattro mesi e ancora devo vedere il vestito e le bomboniere.- sbuffa.
-Se vuoi possiamo aiutarti noi.- propongo.
-Grazie mille, mi fareste un piacere. Mia madre è super impegnata, la mia migliore amica è partita e ritornerà a dicembre giusto per il matrimonio e io non so che fare.-
-Hey ragazze! Vogliamo andare?- Harry ci richiamò. Scendemmo dagli spalti e li raggiungemmo.
Accarezzai i capelli di Harry e notai che erano ancora un po’ umidi.
-Styles hai ancora i capelli bagnati. Devi asciugarli altrimenti prenderai la tosse, il raffreddore, la febbre, il mal di gola…- scoppiò a ridere.
-una broncopolmonite e chi più ne ha più ne metta.- ridacchiò.
-Non prendermi in giro, lo sto dicendo per il tuo bene, idiota.- gli diedi un pugno sul braccio quando la suoneria del suo telefono ci interrupe.
-Si sono io…no mi dispiace, ma non voglio assolutamente accettare… ma è irrazionale tutto questo…no assolutamente…cosa?...vabbè ne parliamo qualche altra volta.- chiuse la telefonata sbuffando.