CAPITOLO 36
Era il 13 settembre e a Londra faceva davvero freddo. Ci stavamo avviando verso l’inverno ormai.
Quella mattina la passammo nel letto. La febbre era passata ed Harry stava molto meglio, non aveva più quella faccia cadaverica, per fortuna. Tra coccole, parole dolci e baci, si era quasi fatta l’ora di pranzo ma nessuno dei due aveva il coraggio di slegarsi dall’altro. Purtroppo dovemmo farlo, in quanto bussarono alla porta. Harry saltò subito in piedi e d’un tratto divenne serio e quasi arrabbiato.
-Rimani qui.- mi ordinò. Harry scese al piano di sotto e io nel frattempo mi misi la vestaglia, mentre mi affacciavo dal piano di sopra per sentire.
-Oh Louis sei tu…- era sollevato.
-Aspettavi qualcuno?- chiese ridendo.
-No. Entra.- Harry lo fece accomodare in cucina e iniziarono a parlare.
-Ti vedo in forma, amico- scherzò. Decisi di scendere e di preparare qualcosa, dato che lo stomaco iniziava a farsi sentire.
-Resti da noi a pranzo?- sfoggiai uno dei miei sorrisi quando entrai in cucina. Louis e Harry mi guardarono da capo a piedi. Forse avrei dovuto indossare qualcosa di più coprente.
-Con piacere.- mi sorrise. Squillò il suo telefono e si alzò dal tavolo per rispondere.
-Hey amore…si certo…no, sono da Harreh…perché non vieni anche tu a pranzare qui?- mi guardò per cercare assenso…che non negai.
-D’accordo, ti aspetto…cioè ti aspettiamo…un bacio, amore, ciao.-e chiuse la telefonata.
-Scusaci per questa ‘invasione’- scherzò.
-Assolutamente no, Lou, mi fa molto piacere.- mi misi subito ai fornelli.
-Vai a metterti qualcosa addosso ci penso io qui.- mi mormorò nell’orecchio. Mi voltai verso di lui, lo baciai sulle labbra e corsi sopra. Approfittai per farmi una bella doccia calda e rilassante. Mi vestii e scesi giù per dare una mano a Harry. Mentre scendevo le scale li sentii parlare.
-Louis davvero non voglio lasciarla, io la amo. Non posso farle questo solo per uno scopo così…- stava parlando di me?
-Ascolta Harry. Io ti capisco ma pensa che dopo questo periodo starai di nuovo con lei. è importante altrimenti non ci daranno più tregua. Lo sai come sono…- loro chi?
-Non lo so Louis, non lo so. So solo che farei di tutto per non…non voglio che le accada qualcosa, mi sentirei molto peggio.- lo sentii sospirare. Feci il mio ingresso in cucina e i loro sguardi si posarono su di me, ma subito Harry voltò il viso.
-Di cosa stavate parlando?- Dico fredda.
-Niente…le solite cose- stenta un sorriso Lou, mentre prende a mangiare un biscotto.
-ok, riformulo la domanda. Chi è che non vi darà tregua? Harry chi dovresti lasciare?- stranamente sono ancora calma. Harry lascia stare quello che sta facendo e finalmente si volta.
-Aaah Lù non preoccuparti noi…- Louis viene interrotto.
-No Lou penso che sia arrivato il momento di dirglielo.- le gambe mi tremavano e il cuore aveva cominciato a battere più veloce, quasi mi usciva dal petto.
-Che cosa?- odio questo tipo di momento… suspense, gli intrighi non mi sono mai piaciuti.
-Ecco… dovrò partire per l’America tra qualche giorno.-