Aprii gli occhi.
Io: ma che è sta luce?
X: sei morta.
Io: beh, una pugnalata come quea chi se la scorda più.
Sentii una voce familiare.
Io: D?
D: si piccola cretina! Cosa diamine hai combinato?!
Cercai di alzarmi. Ci riuscii per poco.
Io: dove sono?
D: davanti a D2.
Guardai bene in alto.
Io: ehi, ti ricordavo più giovane.
D2: è il mio aspetto formale.
Io: uuuh quella è la madonna? Caruccia davvero! Ottima scelta.
Vidi la donna accennare un sorriso e tutti che si sconvolsero.
Io: vedo che non solo io leggo Dante.
D: devi essere più elegante.
Io: oh scusa, sai sono appena morta.
D: sh. Alzati bene.
Mi alzai definitivamente e guardai i miei abiti: avevo una lunga tunica bianca con dei fiori tra i capelli.
Io: ma cosa diamine ho addosso?! Chanel mi ha vomitato sopra?!
D2: BASTA. Non siamo qui a giocare noi.
Io: pensavo il contrario. Ditemi allora, perchè sono qui.
D2: dobbiamo decidere che fare con te. Se metterti tra le mue cure, o tra quelle di Lucifero.
Io: scherziamo spero. Ho ucciso non so più quante persone e ancora litigate sul dove collocarmi?
S. Pietro: 1567, per la precisione.
Io: oh no, hai contato Zalgo?
S. Pietro: 1568.
Io: ah ecco, odio i dispari.
D2: ALLORA!
Io: si eccomi, Pietro mi ha distratta.
D2: ti sei sacrificata, questo si manderebbe a me. Ma 1567 omicidi...
Io: 1568.
D2: è uguale, capisci che sono notevoli.
Io: ok, fino ad ora ho scherzato. Ora mi trovi più seria che mai. Io devo tornare dalla mia famiglia, da mio marito, dai miei figli. Non posso giggioneggiare qui in paradiso tra un buffet e l'altro. Ho degli impegni sulla terra che devo continuare ad adempiere.
Dio guardò la donna alla sua sinistra, che con un lieve cenno della teste fece alzare un altro vociare di santi.
Io: ok, l'ho fatta muovere due volte, basta ora!
D2: come vuoi, ti sarà concesso di scegliere.
Io: voglio andare all'inferno, da mio Padre.
D era tutto esultante dietro di me.
D2: come vuoi.
Dio batté le mani due volte e tutti si tresformò in fumo denso davanti ai miei occhi.
Mi ritrovai nella 'sala del trono', con D sopra a quella sediola troppo grande.
Io: ehilà! Quanto tempo.
D: perchè lo hai fatto?
Io: PA vita era diventata noiosa lassù.
D: sii seria con me.
Io: dovevo salvarli tutti quanti. Un sacrificio avrebbe funzionato.
Abbassai lo sguardo e vidi ancora i vestiti da santarellina.
Io: ma perchè li ho ancora?!
D: scherzo del destino.
Io: comunque... Zalgo?
D: verrà costruita una prigione appositamente per lui, fino a quel momento è in custodia al Purgatorio.
Io: capisco... Quando posso tornare su?
D: quando ti verrà assegnato un mortale da proteggere.
Io: quindi Pupp non sarà più il mio demone custode?
D: no, ma sarà il tuo demone maestro, per così dire.
Io: ottimo.
Arrivò fluttuando un demone rachitico, con un aria depressa.
D: ecco il tuo protetto. Sarà Masky! Ummm e Pupp è stato assegnato a Hoodie, combo no?
Io: forte! Quindi quale sarà il mio compito?
D: dovrai sorvegliare Masky, quando lui avrà un dubbio dovrai sapergli consigliare il giusto, per noi demoni, s'intende. Il marchio già c'è, i poteri di base anche...
Io: aspetta aspetta aspetta. Quindi potrò teletrasportarmi?!
D: beh ovvio.
Io: SIIIII.
D: Pupp ti spiegherà tutto. Ora andiamo a fare la nostra entrata ad effetto. Ah, sei stata qui per una settimana, quindi circa 4 giorni assente nella vita reale.
Io: una settimana?!
D: oh si. Ti spiegherò, prima o poi. Andiamo.
Presi il suo braccio e in una nube di fumo sparimmo.
Sembrò passare tantissimo tempo, ma dopo pochi istanti ero nel centro del salone, con il vestito bianco e i fiori nei capelli.
Sul divano vi erano solo Ben, EJ, Sofia e Katy, avevano un'aria da funerale e neanche guardavano la TV.
Io: shh!
Mi portai il dito alla bocca in cenno di silenzio e andai verso la cucina dove erano tutti.
Zero: cosa vogliamo fare allora....
Jane: io quasta settimana non ci sono per nessuno.
LJ: è il suo diciottesimo.
Io: si dovrebbe festeggiare in effetti!
Si girarono tutti verso di me, Jane fece cadere i piatti che aveva nelle mani che si frantumarono in mille pezzi.
Io: ehi, che sono quelle facce? Sembra abbiate visto un fantasma!
Mi saltarono tutti addosso, facendo svariati commenti sui miei vestiti.
Io: lassù non sono all'ultima moda, diciamo.
Tutti scesero dal piano di sopra.
Quando vidi Masky gli lanciai uno sguardo complice e lui intese al volo.
Masky: grande! Ho il demone custode più figo del vostro!
LJ: Jeff ha me, non mi sottovaluterei.
Sentii una voce amica, familiare.
Pupp: da quel che so, ancora nessuno ha me. Mi porti buone nuove D? Questi giorni senza nessuno da comandare sono stati stancanti.
D: tu sei stato assegnato a Hoodie.
Hoodie: baaaam, battuto Masky.
Io: ma non pensarci proprio. Comunque buon sangue non mente. Cercavo ancora tra i ragazzi di vedere Toby.
Zero: è due giorni che non torna a casa... I piccoli sono disperati. Non fanno altro che urlare e piangere.
Io: dovranno aspettare ancora un attimo. Come mi teletrasporto?
Pupp: basta concentrarti sul posto dove vuoi andare.
LJ: e boooom sei là. Per le persone è uguale, anche se non sai dove sono, basta concentrarti su di loro e sei da loro.
Io: grazie.
Mi concentrai su Toby, anche se avevo un'idea di dove fosse andato.
Comparii in mezzo a un bosco, sentivo l'acqua scorrere e scrosciare.
Sentivo anche qualcuno piangere, piangere disperato.
Mi sporsi da dietro la roccia, davanti a me avevo solo un enorme dipinto di noi con Jill e Persi al centro stese su un prato.
Mi sporsi ancora un po' e vidi Toby in ginocchio pregare.
Toby: riportala da me... Non posso vivere senza il mio angelo.
Io: va bene lo stesso il tuo demone?
Guardò in alto, verso di me e perse le parole.
Io: shhhh, non dire niente. So che sono bellissima.
Sorrisi, fecndo l'occhiolino.
Toby: questo sempre, amore.
Si buttò verso di me, facendomi cadere sull'erba fresca.
Eravamo stesi, una nelle braccia dell'altro accoccolati.
Io: mi sei mancato. Ma ora dobbiamo andare, i bambini.
Toby: i bambini... Che padre di merda sono stato...
Io: ti capisco, e anche loro. Ora siamo di nuovo insieme, nulla ci potrà dividere. Dopo tutto questo tempo...
Toby: sempre.
Io: il mio piccolo Potterhead amorosooo.
Toby: il paradiso ti ha fatto male.
Io: non sai quanto. Stringiti.
Mi strinse forte il braccio e mi concentrati sui piccoli, così da essere catapultati in camera, dove Lucas gli stava dando il biberon.
Lucas: shhhh... Torneranno mamma e papà, lo so...
Io: veggente?
Toby: probabile!
Lasciò i piccoli nella culla e si scaraventò ad abbracciarmi.
Io: ok ok, sono bella.
Lucas: modestissima. Sei stata al loro giudizio?
Io: da cosa l'hai capito?
Lucas: dubito tu voglia lanciare una nuova moda.
Io: magari è così.
Lucas: ceeeeerto.
Io: puoi lasciarci soli?
Lucas: certo sorellina. Falli smettere di piangere, ti prego.
Uscì dalla stanza e subito presi i piccoli portandoli al petto.
Io: piccoli miei... Ora siamo insieme.
Abbracciati Toby.
Io: tutti insieme.
Toby: per sempre.
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Ticciwork| Vero Amore 2
FanfictionIl seguito della mia precedente storia, Ticciwork-Vero amore. I nostri 'amici' resteranno fedeli fin proprio la fine?