Capitolo 11- Ha funzionato.

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Sland e Destino non fecero troppe domande, così rientrammo in casa, mentre la donna scomparve volando via, circondata da una nube scura.
Sland: spero per te non abbia fatto scenate.
Io: quando mai.
Andai giù in cantina e feci uscire tutti, i bambini dormivano fortunatamente e i ragazzi erano più tranquilli.
Io: avete fame? Vado a prendere delle pizze e torno, che dite?
Ben: può andare. Facciamo tre pizze maxi?
Jeff: perfetto. Una margherita, sicuro.
Zero: una salame piccante.
Io: tu che dici Sofia? Devi scegliere tu o ti ritroverai solo carne.
Sofia: 4 formaggi?
Io: buona! Chi mi accompagna?
Guardai Pupp con una faccetta da bambina.
Pupp: che palle.
Gli presi la mano e riapparimmo nel vicoletto vicino la pizzeria, nessuno ci aveva visti.
Io: merda, piove!
Iniziavamo pian piano ad inzupparci.
Pupp: muoviti ahahahah.
Entrammo dentro fradicci e ridendo, tutti ci guardarono storti, ma doopo pochi secondi tornarono alla normalità.
Andai alla cassa, nessuno era in fila.
Cassiere: buona sera, dimmi pure.
Io: salve! Vorrei ordinare tre pizze maxi da asporto.
Cassiere: come te le faccio?
Pupp: una margherita, una sapame piccante e una 4 formaggi.
Cassiere: perfetto. Mi lasciate un nome o volete aspettare?
Io: se ordiniamo qualcosa possiamo sederci al tavolo là?
Indicai quello vicino al termosifone.
Cassiere: certo! Cosa vi porto?
Pupp: due bionde grandi, per favore.
Cassiere: arrivano. Per le pizze ci vorrà circa una mezz'ora, ve bene?
Io: perfetto!
Eravamo gli unici clienti nella sala, insieme a tre ragazzi grossi e carini seduti nel lato opposto.
Arrivarono subito le birre e con mio fratello iniziammo a chiacchierare.
Pupp: se quei tre non la smettono di guardarti gli stacco la testa.
Io: quasi mi levo gli occhiali da sole.
Pupp: fai ppure
Io: non vedrebbero il mio orologio?
Pupp: gli umani ci vedono come lorro simili, perciò siamo sempre in giro. Devono percepirci come loro amici e pari. Per confonderli.
Io: forte!
Mi levai gli occhiali e vidi uno dei ragazzi spalancare la bocca, come ammaliato.
Pupp: vado a spezzargli il collo.
Io: smettila! Piuttosto, con Zero?
Pupp: madonna quanto è lunatica.
Io: ahahahah pure tu capiscila.
Pupp: ci provo, ma sembro continuamente sbagliare.
Io: non ti preoccupare, anche se non te lo dimostra, il tuo sostegno è quello che la manda avanti.
Pupp: grazie sorellina. Il tuo invece è fondamentale per me.
Io: ahahahahah.
Cassiere: le pizze ragazzi, sono pronte!
X: ma dai, noi aspettiamo da prima!
Io: si vede che vi manca il membro femminile signori.
Y: ti ha asfaltato alla grande.
Pupp: andiamo Nat.
Io: si J.
Prendemmo le pizze, lasciammo i soldi e uscimmo. Pioveva ancora e ovviamente ci bagnammo. Ci stavamo infrattando nella via quando uno dei tre ragazzi uscì e mi afferrò il braccio.
Y: quando vuoi lasciare questo morto e divertirti, chiamaci.
Mi lasciò un biglietto con un numero di telefono sopra.
Lasciai le pizze a Pupp e afferrai il biglietto, che stropicciai e lanciai a terra.
Io: questo è mio fratello, mi ha salvato la vita più di una volta, quindi-
Pupp: andiamo Nat, lascia stare.
Il ragazzo stava rientrando, ma si fece sfuggire qualcosa che mai avrebbe dovuto dire.
Y: pff, fanno le cagne e poi hanno la figa di legno.
Pupp mi lasciò le pizze, tirò fuori i fili, afferrò il ragazzo e lo portò nella via.
Pupp: questa figa di legno come la chiami tu ha due splendidi figli e un dolcissimo marito, tu non meriteresti una così neanche nei tuoi sogni più sfrenati. Su unaa cosa avevi ragione però, io sono morto.
Gli lanciai il coltello nello stomaco e Pupp iniziò a divertirsi con lui. Una volta accertati che fosse morto, lo infiilammo nel cassonetto e ce andammo via.
Arrivammo nel salotto e abbracciai Pupp.
Io: grazie fratellone.
Mi strinse forte e andammo in cucina.
Io: CEEEENAAAA.
Tutti piombarono nella stanza e, come bestie, iniziammo a mangiare.
Toby: amore, siete fradici e coperti di sangue, che cazzo avete combinato?
Io: Pupp mi ha difeso da un coglione.
Toby: beh grazie Pupp.
Pupp: è sempre la mia sorellina. Piuttosto, ora concentriamoci su questo ben di Dio.
Io: vado a cambiarmi prima. Voglio ritrovare la pizza per me quando scendo eh.
Mi trasportai in camera mia.
Era tutto buio, così cercai di accendere la luce e quando lo feci capii di aver sbagliato stanza.
Sorpresi Masky e Hoodie in una situazione diciamo spiacevole da guardare.
Chiusi subito gli occhi con le mani e mi girai.
Masky: CLOCK!
Io: scusate scusate scusate, pensavo fosse camera mia!
Hoodie non la smetteva di ridere mentre Masky era incazzato nero.
Io: me ne vado.
Mi trasportai finalmente in camera mia, mi levai i vestiti sporchi e misi quelli puliti.
Presi i vestiti da terra, sia quelli appena usati che altri, li misi nella bagnarola e andai nel bagno comune per fare la lavatrice.
Infilai tutto nel cestello, scelsi il programma e la feci partire, tutto ciò canticchiando una canzone di qqualche pubblicità stupida.
Katy: l'hai già fatta partire?
Io: oddio dovevi mettere qualcosa? Se vuoi blocco.
Katy: ahahah nono, volevo solo parlare con privacy. Ho portato la pizza!
Io: certo.
Ci sedemmo a terra e smangiucchiamo le fette calde calde.
Io: dimmi tutto.
Katy: sai, sono preoccupata.
Io: di cosa?
Katy: per te Clock. Sei sempre così distante, fai le cose di nascosto in cantina, non ti fai vedere mai. Ho trovato delle strane boccette con scritto veleno sotto il lavandino, so che sono tue.
Io: so che vi preoccupate, ma ho bisogno di fare questa cossa da sola. Scusa davvero se sono così distante, ma certe cosse vano fatte da soli per non mettere a rischio la vita di nessuno che ami.
Katy: se vuoi parlarne, sai dove trovarmi.
Io: grazie.
Ci stavamo alzando, poi una domanda sorse nella mia mente.
Io: tu vedi sempre i programmi del metei vero?
Katy: mi distraggono dai miei problemi, si. Perché?
Io: sai quando c'è l'alba domani?
Katy: questo periodo tra le 5.30 e le 5.45. Vorrei chiederti perché, ma so svieresti il discorso.
Io: grazie Katy.
Se ne andò, mentre io rimasi alcora qualche secondo a pensare davanti allo specchio.
Io: pensi davvero funzionerà questa cosa?
Assolutamente no,ma perché non tentare?
Io: vero. Ne abbiamo fatte di cazzate, una in più mica guasta. Andiamo a prepararci.
Mi trasportai in cantina, ripresi l'incantesi e lo studiai bene.
Io: dice:
Ombra del sole, ombra della notte
Fa che il mio preparato
Ti inviti tre volte
Ad avvicinarti al mio bel pensiero
Che sia cattivo, buono, spensierato
O che sia semplice e sincero.
Secondo me è una cazzata.
Scettica.
Io: fino al midollo. Vabbe, potrebbe funzionare.
Infilai la boccetta della pozione e la pergamena con l'incantesimo nella tasca e, prima di andare, rilessi bene il rito.
Io: dice che bisogna essere all'aperto, al centro di un cerchio fatto con il sale. Il senso proprio.
Zitta e fa quel che c'è scritto.
Andai in cucina senza farmi vedere da nessuno. Presi il pacco del sale, andai fuori e feci, vicino la panchina, un cerchio.
Quanto manca all'alba?
Io: beh, si è fatta mezzanotte. Ancora tanto. Intanto però sistemo tutto.
Rientrai, riposi il sale e me ne andai in sala con gli altri.
Io: che si guarda?
Masky: la privacy.
Io: ti ho detto che mi dispiace!
Si alzò e se ne andò di sopra senza dire nulla.
Poi si sentì un urlo.
Masky: HOOOOOODIE.
Hoodie: merda. Comunque gli passerà.
Io: speriamo.
Anche l'altro se ne andò, ridendo come un coglione.
LJ: li hai beccati?
Io: si... Ho sbagliato stanza!
Jeff: dicono tutti così.
Io: ero sovrappensiero. Simpaticone. Allora, cosa si guarda?
Zero: principalmente un cazzo.
Io: mi sa che ci sta un Horror su italia 1. Vedi un po'.
Il ragazzo di fianco a me prese il telecomando e cambiò canale. In quel preciso istante stava iniziando 'The Conjuring- L'Evocazione'.
Io: GRANDEEEEEEE.
LJ: l'hai visto?
Zero: scherzi spero, è il nostro film horror preferito in assoluto!
Jeff: mmm si è bello dai.
LJ: mi fido.
Iniziammo a vedere il film, anche se Jeff venne attirato in camera da Jane che... Vabbe dai, intuibile.
Noi finimmo a vederlo alle 3 circa.
Io: allora?
LJ: a parte il lieto fine, bello dai.
Da quel momento facemmo zapping per due ore intere.
Poi, i due ragazzi mi lasciarono sola, ma meglio così. Mi accertai dell'ora precisa in cui quel giorno sarebbe sorta l'alba: 5.37 precise, e attesi con ansia l'arrivo di questa.
Alle 5.35 ero seduta a gambe incrociate nel cerchio di sale, con la pozione e la pergamena davanti.
Quando vidi il raggio di sole spuntare dall'orizzonte, recitai l'incantesimo scandendo bene le parole.
L'ombra apparve davanti a me e subito la bloccai con la pozione.
Ombra: ora sono tua per mezz'ora. Puoi chiedermi tutto, non posso mentire.
Io: basterà anche meno.
L'Ombra si sedette davanti a me, imitando la mia posizione.
Io: chi ti manda?
Ombra: sono stata incaricata da San Pietro per conto di Dio.
Io: cosa cerchi?
Ombra: di imitare voi demoni.
Io: perché D2 ti ha chiesto questo?
Ombra: vuole mandare degli Angeli esperti in Trasfiguarazione per spiare le vostr mosse, impossessarsi dei vostri piani e infine battervi in un'ipotetica guerra.
Io: che bello. Allora, cosa hai saputo di noi?
Ombra: per ora pochissimo. Lucas è insicuro, punta a riconquistare voi fratelli. Pupp è menefreghista, ma i suoi punti deboli siete tu e la sua ragazza. LJ ha voglia di mettersi alla prova. Liu punta principalmente alla vendetta, sperando nell'appoggio del fratello. Tu sei la più forte, il punto di riferimento dei ragazzi e l'anello che tiene unita la casa. Senza di te, crollerebbero nel caos totale. Peccato sia difficile capire cos'è che vuoi e cosa fai. Quando credo di aver capito finalmente i tuoi piani mentali, fai qualcosa che manda all'aria settimane di lavoro.
Io: beh, non è molto. Da quanto tempo sei qui a spiarci?
Ombra: da quando hai partorito verso gennaio. Dio pensava che i tuoi figli sarebbero stati i più potenti al mondo, e in effetti così è stato. Allora mi ha spedito sulla terra a spiarvi, per capire come battervi sopraggiunto il problema dei tuoi figli.
Io: puoi evitare di dire a Dio che so i suoi piani e quel che hai scoperto.
Ombra: si, io non parlo con lui. Lui vuole sapere solo se ho novità, mai cose in più.
Io: bene. Quanti siete, solo tu?
Ombra: per il momento si, ma sta valutando di mandare un'ombra per ognuno.
Io: come possiamo mandarvi via?
Ombr: basta guardarci fissi, spariremmo nel giro di pochi secondi. Lavoriamo senza attenzioni, quando ne riceviamo è come se ciò che facciamo fosse inutile e ci ritiriamo. Hai tempo per un'altra domanda, tra pochi minuti sparirò.
Io: perché gli altri demoni non vi vedono?
Ombra: molti credono che solo demoni potenti possano vederci. In realtà chi è aperto di mente e disposto a credere nell'impossibile, chi ha visto e sentito cose improbabili, chi non giudica può vederci e parlare con noi. Tutte queste caratteristiche, rendono effettivamente un demone potente e speciale, ma al pari degli altri in quanto a poteri. Devo andare, il tempo è finito. Sono dalla tua parte, Natalie. Se vuoi vincere questa guerra, devi allenare i tuoi amici a credere nell'impossibile. In quel monento, quando loro ci vedranno, avrai vinto davvero la battaglia principale. Il resto è di riempimento. Addio Natalie, ci rivedremo.
Sparì, lasciandomi lì sola, illuminata dai primi raggi rosei del sole sorto da poco più di mezz'ora.
Beh, ha funzionato.
Io: direi proprio di si.
Feci sparire il sale e me ne andai al bar aperto tutto il giorno e tutta la notte, anche se ero poco presentabile.
Come al solito, poche anime bazzicavano quel postaccio.
Io: Scotch doppio, con ghiaccio, il più economico che hai.
Tom: arriva subito, Cloe.
Mentre mi sedevo al bancone, sentii il campanellino della porta tintinnare e un profumo da uomo familiare pervadere la stanza.
Io: che fai, mi segui?
Pupp: diciamo che ho seguito il tuo odore.
Si sedette vicino a me.
Tom: salve. Anche lei lo stesso di Cloe?
Pupp mi guardò un attimo confuso, ma il mio calcio allo stinco rese tutto più chiaro.
Pupp: si grazie. Tu sei?
Tom: piacere, Tom! Coome conosci Cloe?
Pupp: diciamo che quando avevo 9 anni, faceva da parassita a mia madre.
Tom: oh beh, bella conoscenza. In effetti vi assomigliate.
Io: anche se abbiamo un padre diverso, diciamo di si. Il mio è molto più figo però.
Pupp: decisamente! Un vero demonio eh, ma mitico.
Ridacchiamo leggermente, mentre ci fu servito lo scotch.
Demmo il primo sorso e Pupp sputò tutto nel lavandino.
Pupp: madonna, non ti facevo tipo da scotch economico. Bleah.
Tom: ahahah micidiale eh? Se lo sostituissi con la benzina, non cambierebbe nulla. Cosa ti porto?
Pupp: ricordami di non farti mai più ordinare da bere. Quanto costa il whisky più cazzuto che hai?
Tom: ummmm. 30€ a bicchiere.
Pupp: ottimo! Un altro scotch, per favore.
Scoppiammo a ridere come degli idioti.
Tom: però offre la casa.

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