Capitolo 35-Tre contro tutto.

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Io: Rouge? Sei in camera?
Qualcuno aprì la porta.
Kage: ehi, entrate. Rouge sta uscendo dalla doccia, qualche minutino.
Io: grazie mille Kage. Senti, dovremmo parlare solo con Rouge, ti da fastidio?
Kage: nono fate! Sono felice siate uniti!
Io: ultima cosa, puoi chiamarci Pupp?
Kage: lo mando qui tra un secondo.
Io: sei un'anima d'oro.
Kage: non dirlo in giro!
Io: ahahah a dopo.
Kage: ciao ragazzi.
Lucas era così agitato che neanche salutò il ragazzo che se ne andava.
Si sedette sul letto, aspettando che la ragazza uscisse dal bagno nella stanza accanto.
Mi mi appoggiai alla porta, con le braccia incrociate e un piede attaccato ad essa.
Io: stai calmo. È come, non so, un'interrogazione di musica! Una cavolata e non può andare male!
Lucas: avevo 5 in musica, sai?
Io: materia sbagliata.
Anche Pupp entrò nella stanza, buttandosi sulla sedia girevole vicino alla scrivania.
Lucas lo guardava storto, d'altronde era a causa sua se Jason era venuto.
Pupp: senti è stato un ordine di Sland, pensi io gli potessi andare contro?
Lucas: potevi fare un favore a tuo fratello!
Pupp: ero l'unico insieme a te a conoscerlo, se non avesse chiesto a me sarebbe venuto da te. Tu gli avresti risposto 'no guarda, lo amo ma lo odio e non ci vediamo da anni gnegne'
Entrambi scattarono in piedi, lanciandosi sguardi di prepotenza.
Lucas: io non lo amo!
Pupp: oh certo, sicuramente. MA SE LO AMI DA ANNI!
Lucas: ABBASSA QUELLA CAZZO DI VOCE!
Si iniziarono a spingere e prendere a botte, così dovetti intervenire.
Io: EEEEEEHI! BAMBINETTI! DEVO DAVVERO FERMARVI A MODO MIO?!
Entrambi si staccarono l'uno dall'altro, buttandosi sul letto, a braccia conserte e con sguardo irritato.
Io: grazie eh!
Mi riappoggiai alla porta, nella stessa posizione di prima.
Io: vi sembra davvero il caso di litigare per una cosa così? Sono davvero delusa da entrambi. Siete adulti cazzo, dimostrate di esserlo.
Rouge entrò in quell'istante, scontandomi dalla porta.
Rouge: ho sentito urlare, tutto bene?
Io: no, stanno facendo i bambini.
Rouge: beh, datemi il tempo di asciugare i capelli almeno.
Io: ehi, hai fatto la tinta?
Rouge: sii, uso quelle naturali, così i capelli sembrano veri!
Io: cazzo non si vede! Beh, aldilà di quella macchiolina sull'orecchio.
Rouge: è inutile, non riuscirò mai a farmele senza sbrodolarmi ovunque!
Io: se vuoi la prossima volta te la faccio io. Le facevo a Jane nei suoi momenti biondo platino, blu notte, nero corvino e ci fu anche il periodo bianco-grigio. Per fortuna la convinsi prima di agire.
Rouge: oh beh, accetto ahahah. Ci metto 5 minuti, non vi scannate voi due.
Prese la sua spazzola e tornò nel bagno.
Mi buttai tra i due sul letto.
Diedi una spintarella leggera a Pupp, così il ragazzo sospirò e si fece forza.
Pupp: senti Lucas, mi dispiace per quello che ho detto... E anche di aver chiamato Jason. Ho provato a insistere con Sland, ma lui ha vinto come al solito e non ho potuto far nulla.
Lucas: dispiace anche a me di averti attaccato, scusa. Capisco che tu non hai colpe.
Io: bravi cuccioli miei! Ora fatemi capire, cosa successe esattamente?
Lucas si alzò in piedi, aprendo la finestra e sedendosi sul davanzale.
Pupp: quando arrivammo la prima volta all'inferno, ero arrabbiato con Luke, come è ovvio che sia, lui mi aveva fatto fuori. Il primo che venne da noi fu questo ragazzo, particolarmente simpatico, dimostrava circa la mia età e subito andammo d'accordo. Lui riuscì a farci riappacificare, prima ancora che questo idiota scappasse. Eravamo diventati inseparabili, tre contro tutto. Ci aveva insegnato tutti i trucchi del mestiere, facendoci avanzare di livello. Poi però, D decise che io potevo diventare un demone esperto come Jason, mentre Lucas... Lui doveva essere rinchiuso. Non gli aveva mai perdonato ciò che ti aveva fatto in vita, così riuscì a rinchiuderlo nelle prigioni e buttare via la chiave.
Tutti i giorni Jason andava a trovarlo, gli faceva compagnia e gli teneva alto il morale. Entrambi si erano innamorati l'uno dell'altro. Cosa molto dolce sì, finché Jason non smise di andare da lui. Gli faceva troppo male vedere il suo amore chiuso in prigione, forse anche per l'eternità.
Così, non ci tornò più. Luke... Luke si sentì tradito. Scappò, con l'aiuto di Zalgo dalle prigioni e giurò vendetta contro di noi, che non l'avevamo aiutato. Il resto lo sai. Purtroppo, Jason non si riprese mai dal gesto di Lucas, così se ne andò sulla terra, aprì un negozio di giocattoli, come copertura per i suoi crimini. Non rividi entrambi per tanto tempo. Eravamo tre contro tutto, ma rimanemmo soli.
Io: wow...
Vidi delle lacrime scendere sul volto di Lucas, non lo avevo visto praticamente mai piangere.
Io: mi dispiace, io... Io non sapevo.
Lucas: non fa niente, lui è stato meravigliosamente senza di me e io senza di lui. Mi ha solo sconvolto per sempre le idee, che vuoi che sia. Credevo in ciò che diceva... Mi prometteva libertà, qualcosa che non avrebbe potuto mai darmi.
Pupp: sai benissimo anche tu quanto ha sofferto. Avete sofferto entrambi, ma magari ora-
Il ragazzo si girò di scatto, in lacrime.
Lucas: magari cosa?! Avremmo il nostro per sempre felici e contenti?
Si girò nuovamente verso la finestra.
Lucas: non è una cazzo di favola, è la mia vita. Non posso sprecare tempo ad aspettare chi non ha aspettato me. È da stupidi.
Sentii il respiro di Jason mentre origliava dall'angolo della porta anche lui in lacrime, così gli feci cenno di far silenzio.
Io: perché credi che l'amore sia da stupidi?
Lucas: perché non tutti possono permetterselo.
Sentii Rouge uscire dal bagno.
Rouge: ehi! Tu chi sei?
Jason in preda al panico scomparve.
Lucas si girò di scatto, ma era troppo tardi.
Lucas: Rouge, chi c'era?!
Rouge: eh boh, chi lo sa? Non l'avevo mai visto, aveva i capelli di un bel rosso acceso. Umm, dovrei chiedergli che tonalità è, mi starebbe bene. Ehi Lucas, stai piangendo? Tutto bene?
Lucas: devo...
Io: devi restare calmo!
Mi alzai e gli strinsi le spalle tra le mani.
Io: calmo, ok?
Lucas: sì.
Rouge: insomma chi era quello?
Pupp: Rouge, era Jason...
Gli fece cenno con la testa verso Lucas.
Rouge: ahhhhh.
Lucas: tu la bocca chiusa mai eh Pupp?!
Io: beh su questo sono un poooochino concorde.
Rouge: non è mai stato uno che mantiene i segreti.
Pupp: certo, ora tutti contro di Pupp. Solo perché è un bravo fratello, bah... Bravi eh.
Rouge: come stai Lucas?
Lucas: benone guarda. C'è solo la persona che odio più in assoluto che dorme in casa mia.
Rouge: ah, ora si dice odiare?
Scoppiammo tutti a ridere, tranne Lucas che ci guardava scocciato.
Lucas: come siete simpatici.
Rouge: ti vogliamo bene, piccolino.
Ci stringemmo tutti a lui, buttandoci poi sul letto come facevamo da piccoli.
Guardavamo tutti il soffitto, uniti come pezzi del tetris.
Lucas: Nat, quanto ha sentito?
Io: perché chiedi a me?
Lucas: quanto ha sentito?
Io: poco.
Lucas: umm.
Pupp: non preoccuparti, la tua copertura da duro menefreghista è salva.
Lucas: ma zitto.
Io: beh, un po' fai così.
Lucas: Rouge, ti prego, menali.
Rouge: hanno giusto un pochino ragione.
Lucas: cioè?
Io: ti atteggi a stronzone, quando tutti sappiamo che hai un cuore d'oro.
Lucas: io sono stronzo. Essere buoni con voi è un'altra cosa. Tipo tu Nat, sei misantropa eppure con noi ci stai.
Io: beh, almeno così disse lo psicologo a mamma..m
Lucas: tu Pupp invece odi mortalmente chi urla e strilla, eppure vivi con Nina e Jane. E tu Rouge non sopporti chi invade il tuo spazio e vivi sempre con Nina e Jane. Io sono stronzo, è che con voi sono normale.
Io: ok, ci sto.
Pupp: comunque, ora che farai?
Lucas: con Jason? Finta di niente. Conviverò.
Pupp: sei sicuro sia la scelta più giusta?
Lucas: la più indolore possibile quantomeno.
Io: evitarsi sarebbe indolore?
Lucas: oh sì. La parola distrugge tutto.
Rouge: la parola?
Lucas: sì, se uno esprime ciò che prova, ci sarà sempre qualcuno pronto a inculartisi a balzelli.
Rouge: non la penso così.
Io: neanche io. Perché non dovresti dire nulla?
Lucas: se non ricambiasse? Se decidesse che non possiamo stare insieme, come ci rimarrei? Non voglio stare male per una cosa che ho represso a lungo.
Io: io so che ricambierà!
Lucas: tu puoi assicurarmelo al 100%? Cioè mi stai dicendo, che se io ora vado da lui e gli dico cosa provo, tu mi assicuri che saremo felici e contenti per l'eternità?
Io: questo no, ma-
Lucas: io non voglio i ma, io voglio certezze. Nessuno può darmele, quindi niente, conviverò.
Io: e se qualcuno potesse assicurartelo? Se qualcuno avesse delle visioni di passato e futuro e vedesse voi due felici insieme, allora ti convinceresti?
Pupp: Nut, di che stai parlando?
Io: voi non preoccupatevi.
Mo misi seduta sul letto, guardando Lucas.
Io: allora? Se qualcuno potesse?
Lucas: è assurdo, ma probabilmente sarei più sicuro di me. Peccato sia impossibile...
Si alzarono tutti e tre contemporaneamente guardandomi.
Lucas: è possibile?
Sorrisi estasiata.
Io: se imparassi sì. Ci rivedremo fratelli miei, dite a Toby che tornerò prestissimo. Non cercatemi, ho bisogno di pace.
Mi trasportai da D, lo presi anche se era indaffarato, e lo portai in una villa abbandonata.
D: ero impegnato con un nuovo demone!
Io: sisi blabla. Ti sto offrendo l'opportunità di farti perdonare per sempre da Lucas.
D: perché dovrebbe importarmi?
Io: perché sei mio padre e sono certa che i sensi di colpa logorino anche te. Ora ascolta. Ho le visioni del passato, ma è essenziale io ne abbia una sul futuro. Insegnami e sarai in pace.
D: dritta al punto come tua madre. Va bene, ti insegnerò. Non sarà facile.
Io: domino tutti i secondi della mia misera vita una bestia assetata di sangue. Penso di poter vedere nel futuro senza troppi casini.
D: bene. Concentrati e chiudi gli occhi. Immagina un campo di grano. Immagina qualcuno, chi vedi?
Io: Lucas.
D: fantastico. Ora fallo muovere. Un movimento semplice.
Io: è strano, è... È bambino. Corre nel campo.
D: ci sono altre persone?
Io: ci sono Pupp e Rouge, ma sono anche loro dei bambini. Io... Io sono in braccio alla mamma. Lei ride guardando i bambini. Ci sei tu, che stringi le braccia della mamma. Siamo spensierati.
Aprii di botto gli occhi.
Io: è una visione del passato, ma come può aiutarmi.
D: zitta e chiudi quegli occhi.
Feci come disse.
D: altre cose particolari?
Io: il cielo si sta rannuvolando. La mamma fa cenno a tutti di rientrare. Lucas... Lucas però resta lì. È fermo. Guarda dritto davanti a sé. Ha visto qualcosa.
D: cosa sta guardando?
Io: io... Io... Credo stia guardando me.
Sentivo i rumori di una tempesta intorno a me, ero sicura non fossero finti.
Toccai accidentalmente il braccio di D e ci ritrovammo entrambi nella visione.
D: ummm, impari in fretta.
Io: cosa?
D: mi hai portato con te. Ora prova a proiettare questo nel tempo.
Io: come dovrei fare?
D: immaginali adulti, come li conosci ora. Elimina tua madre, aggiungi tutti gli altri e sposta tutto nel bosco.
In due secondi tutto fu fatto.
Io: wow.
D: e ora lascia che la tua mente faccia tutto.
L'uomo mi toccò e subito ebbi una visione di un futuro prossimo, dove D veniva da me a portare un regalo speciale di Natale.
Io: wow!
D: cosa?
Io: il tuo regalo di Natale!
D: regalo di Natale?! Tu sei matta.
Io: ora dici così, poi... Grazie mille papà, mi hai insegnato a vedere nel futuro. Ora dimmi, in futuro potrò averle a comando?
D: ne hai già avuta una a comando. Poi, con la calma, tutto ti sembrerà naturale. Ora va dagli altri, immagino tu debba vedere qualcosa...
Io: grazie davvero.
Lo abbracciai e tornammo nel mondo reale.
Io: te ne sarò per sempre grata.
Mi trasportai di fretta a casa, i ragazzi erano ancora nella camera di Rouge.
Io: eccomi.
Lucas: solo 5 minuti per dominare il futuro?
Io: nella mia testa il tempo va diversamente. Ora vieni, ti porto a vedere qualcosa.
Toccai il braccio di Lucas ed entrambi ci ritrovammo in cucina.
Lucas: mi hai portato in cucina?
Io: sapevo non mi sarebbe venuta alla prima botta.
Stavamo per andarcene, quando sentii la mia voce, anche se lievemente più alta, che proveniva dalle scale.
Io: ma cosa succede?
Lucas: siamo noi due! Ce l'hai fatta!
I due noi del futuro scesero le scale, sedendosi tranquilli in cucina.
Parlavano del più e del meno, bevendo un caffè.
Lucas però ad un certo punto mi prese la mano.
Io: dai, un attimo, ora scopriremo tutto.
Il ragazzo sorrise.
Lucas: non credo sia giusto... Le cose potrebbero essere diverse...
Io: beh, sono riuscita nel mio intento.
Lucas: nel tuo intento?
Io: sì. Volevo farti vedere il futuro, nella speranza che capissi che è sbagliato conoscere gli avvenimenti non ancora successi perché... Tutto può succedere. Fortunatamente te ne sei accorto prima che succedesse qualcosa di importante.
In quel preciso istante sentimmo la voce di Jason per le scale.
*Jason: amore? Sei in cucina?
*Lucas: sì tesoro, sono con Nat!
Vidi il mio Lucas arrossire tremendamente, velocemente lo afferrai e tornammo nel nostro presente.
Io: merda... Scusami Lucas, non avrei mai dovuto portarti lì. Ho combinato un casino...
Rouge: cos'è successo?
Io: volevo portarlo lì per fargli capire che era sbagliato sapere il futuro! Ma mentre glielo spiegavo nella visione è sceso Jason che lo chiamava amore tranquillamente.
Pupp: non è buono?
Il ragazzo era ancora rosso e sconvolto, non aveva ancora realizzato.
Io: scusami...
D'improvviso scattò verso di me e mi strinse forte.
Lucas: mi hai dato una ragione per andare avanti, una ragione per non mandare tutto a puttane. A modo tuo, ma ce l'hai fatta.
Pupp: ora dimmi Nut, questo tuo potere... Credo mi potresti essere molto utile...
Io: per cosa?
Pupp: per la schedina ovviamente!
Io: non c'avevo pensato... Faremo rosicare Jeff muahahah.
Rouge: sempre i soliti.

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