Capitolo 55-Benessere.

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Io: ed eccomi nel futuro, lo studio di Sland è sempre uguale. Quanto sarò andata avanti?
Guardai il calendario attaccato ad una parete, segnava il 15 di gennaio.
Io: ah beh poco, qualche mese.
Sland era seduto alla sua scrivania a firmare qualche scartoffia, di botto mi vidi entrare infuriata.
Io: IO TE L'AVEVO DETTO! AVEVO DETTO CHE SAREBBE STATO PERICOLOSO!
Sland: lo so e mi rammarico di non averti ascoltato, ma ora stai calma.
Vidi la me futura buttarsi su una sedia e piangere un po'.
Sland: Clock, almeno non è morta.
Io: sì, ma penserà che l'ho fatto apposta!
Sland: come mai credi ciò?
Io: ci sono stati dei litigi ultimamente tra noi, non so per quale motivo purtroppo e se glielo chiedessi sarebbe ancora più isterica!
Sland: alla fine si è solo ustionata un braccio Clock, avrà una cicatrice, tutto qui.
Io: quel coso è pericoloso Sland, rimane questo.
Sland: hai ragione, tenerlo in cantina, per tua decisione, è stata una pessima scelta.
Io: non addossare la colpa su di me ora. Credevo sarebbe stato più al sicuro lì.
Sland: lo terrò io, in un posto che solo noi due conosceremo.
Io: ovvero?
Mi fece cenno con una mano di avvicinarmi e una volta lì, si sfilò dal collo una chiave attaccata a un filo, che inserì in un buco sulla scrivania, che mai prima d'ora avevo notato.
Sentii un click e dal pavimento, vicino alla sua poltrona, sì elevò una teca di vetro, coperta sopra dalle assi di legno.
Inserii io stesso la boccetta all'interno, per poi rivederla sparire nel pavimento.
Sland passò a 'me' un duplicato della chiave.
Io: ho paura a tenerla. Se uscissi di testa come Hoodie?
Sland: lo stavano controllando, non ne aveva idea. Tu sei più forte mentalmente.
Io: in questi ultimi tempi? Ne dubito.
Sland: confido in te, non aver paura.
Io: mi fido di te allora...
I colori sbiadirono tutti fino a che non mi ritrovai nuovamente nel buio totale.

**********
Riaprii gli occhi e mi ritrovai nella stessa stanza, ma con le persone precedenti.
D: allora?
Io: qualcuna si è ferita maneggiandola, purtroppo non hanno fatto nomi. Ho capito solo che Hoodie era stato come controllato da qualcuno, non saprei spiegarlo.
D, M e D2 si guardarono sospettosi.
Io: che succede?
Sland: esiste qualcuno, oltre me e i miei fratelli, che può controllare le menti.
Toby: davvero?
D: purtroppo sì.
Io: chi? Lui?
M: ahahah qualcuno di molto peggio.
D si stropicciò gli occhi e D2 si massaggiava le tempie.
Io: non ditemi che Zalgo...
M: arguta la ragazza.
Hoodie: ottimo, 'controllato da Zalgo' da aggiungere al curriculum.
Io: ciò vuol dire che a Gennaio sarà evaso?
Toby: Gennaio?
Io: sì, l'ho letto sul calendario.
Sland: va bene dai, è quasi ora di colazione e immagino che voi tre siate stanchi morti, andate a dormire.
Toby si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla fronte.
Io: dieci minuti e arrivo amore.
Toby: ti aspetto.
Uscirono dalla stanza e subito si congedarono anche gli altri tre.
Rimanemmo solo io e Sland.
Io: ho visto altro.
Sland: lo immaginavo.
Io: apri lo scomparto segreto nel pavimento Sland, lì sarà molto più a sicuro che nella cantina dove l'avevamo messo nell'altro futuro.
Sland: eccellente.
Fece gli stessi procedimenti che nel futuro alternativo, compreso darmi un duplicato.
Io: come in ciò che ho visto, ho paura.
Sland: confido in te.
Io: e io mi fido di te.
Presi la chiave, la legai alla collana che avevo al collo e me ne andai da Toby in camera.
Toby: mmmm che avete detto?
Io: shhh, dormi. Poi ti racconto quando sarai più lucido. Io scendo sotto a preparare la colazione, ok?
Toby: sì...
Presi una felpa di Toby e scesi sotto, a preparare la colazione per l'intero plotone.
Non c'era ancora nessuno, così mi infilai le cuffiette nelle orecchie e iniziai a cucinare a suon di rock'n'roll.
Dopo circa una mezz'ora, i waffle e i pancakes erano in tavola fumanti, il succo e il latte nelle caraffe e ogni posata al proprio posto.
La gente non tardò ad arrivare, primi fra tutti Lucas e Jason.
Io: buongiorno ragazzi, com'è andata la notte? Riposato bene?
Lucas: a parte il tuo fidanzato che fa irruzione random nella stanza? Tutto ok.
Io: sì davvero scusate, ci sono stati vari sviluppi in questa nottata. Spiegeremo bene la situazione quando saremo tutti. Per il momento, godetevi la colazione. Ah cacchio, è finita la nutella. Faccio un salto al supermarket, sapete se serve altro?
Jason: sono sicuro che nel bagno grande nel corridoio di sinistra sia finito il dentifricio.
Lucas: ah e anche le gocciole sono finite.
Diedi una veloce occhiata al frigo, notando che anche burro e insalata mancavano all'appello.
Aprii il cassetto sotto al microonde, dove tenevamo i soldi che servivano per le spese varie.
Io: mi porto 30€, faccio un po' di scorte. A tra poco ragazzi.
Scomparii per poi riapparire nel vicolo vicino al market.
Io: fortuna non mi ha visto nessuno.
Entraii e comprai tutto, prendendo al volo anche un pacchetto di sigarette.
Quando tornai a casa, la tavola si era popolata, mancavano solo Hoodie, Masky, Toby e Rouge, che soleva dormire fino a tardi.
Io: quasi tutti. Buongiorno!
Tutti ricambiarono il saluto, applaudendo per la nutella appena comprata.
Sistemai le cose nel frigo e in dispensa, riponendo anche i vari spiccioli di resto.
Io: com'è andata la nottata?
Jill: nonostante le interruzioni, bene.
Io: oh sì chiedo scusa anche a te Jill, poi vi spieghiamo tutti. Ora mangiate, tra un'ora esatta arriverano M, D, D2 e la Sland's Family, per un'assemblea d'emergenza.
Jane: qualcosa di grave? Dobbiamo preoccuparci?
Io: per il momento no, mangiate tranquilli.
Dopo una mezz'ora scesero anche gli altri quattro e dopo un'altra mezz'ora anche i nostri 'protettori'.
Sland: ottimo, siamo tutti. Clock, a te l'onore di raccontare i fatti.
Io: ah bene. Durante la nottata, mi sono imbattuta alla fine del bosco in una particolare porta. Una volta aperta, mi ha condotta nel mondo di Sland. Una volta tornata nel mondo reale, con l'aiuto di altri, che vivamente ringrazio, abbiamo distrutto la porta. Siamo poi giunti alla conclusione che Zalgo sarà responsabile di varie cose nel futuro.
Crook: come lo sappiamo?
Masky: Clock vede tutto, passato e futuro. Ricordi e cose che con una certa probabilità succederanno.
Jill: una certa probabilità?
Io: vedo cose che, tendenzialmente, accadranno al 75-80%. Se le vedo però, esse si fanno meno probabili e spariscono, così che io torni nel presente, oppure veda contemporaneamente i fatti più probabili e quelli meno, che, dopo essere stati visti, hanno una parità di percentuale al 50%.
Tutti mi guardarono stralunati.
Io: se fa venire il mal di testa solo a spiegarlo, pensate a viverlo. Comunque, sappiamo che qualcuna vorrà ferita e che Hoodie sarà il responsabile, poiché controllato da qualcuno.
Lucas: e Zalgo come è implicato?
Io: gli unici a controllare le menti sono D, D2, M, Sland e Zalgo. O sono stati loro oppure lui.
Jason: che figlio di puttana...
Jason scomparve nel nulla, senza aver toccato il suo caffé.
Lucas: diciamo che Zalgo non è fra le sue più sentite preferenze, torno subito.
Anche Lucas sparì, lasciando un lungo silenzio.
Io: beh, potete andare. La nostra richiesta è di prestare attenzione alle vostre azioni.
M: il sunto è non fate cazzate. Buona giornata.
Salutammo D2, M e la Sland's Family, poi tutti se ne andarono o in giardino o in salotto.
Io mi misi a chiacchierare in cucina con D e Off, entrambi preoccupati per me.
Io: dovete stare tutti e due tranquilli, so badare a me stessa!
Off: entrare nel mondo di Sland da una porta appena apparsa non mi sembra un ottimo esempio di badare a te stessa.
Io: mi è successo qualcosa? No, fine del problema.
D: ha ragione Clock, devi stare più sull'attenti.
Io: va bene, ve lo prometto. Ora vado a cercare Lucas e Jason.
Sentii improvvisamente una fitta alla testa e la voce di Lucas che mi urlava di aiutarlo.
Io: LUCAS!
Mi trasportai pensando a lui, per poi ricomparire nelle segrete dell'inferno.
Lì vidi Jason che sfuriava contro Zalgo e Lucas che provava a trattenerlo.
Jason: BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA HAI FINITO DI ROVINARMI LA VITA? LA DEVI SMETTERE! ORA CHE HO TROVATO FINALMENTE UNA CAZZO DI FAMIGLIA, TU DEVI ROVINARE TUTTO DI NUOVO?
Zalgo: calmo figliolo.
Lucas improvvisamente si bloccò.
Jason: non chiamarmi in quel modo figlio di puttana! Tu per me sei morto da secoli!
Lucas: scusa, ma in che senso?
Io: J, che succede?
Jason: VUOLE ROVINARMI LA VITA ANCORA UNA VOLTA.
Lucas: sei il figlio di Zalgo?
Jason: no, è solo un figlio di troia.
Zalgo: Jas, sai che non mi piace quando dici le bugie.
Si scagliò nuovamente contro le sbarre, inveendo e bestemmiando.
Jason: NON DEVI CHIAMARMI COSÌ! SMETTILA!
Io: Jason, sta dicendo sul serio?
Si fermò di colpo, buttandosi a terra in lacrime.
Zalgo: sei sempre stato debole, non hai mai iniziato ciò che hai cominciato.
Io: EHI! FINISCILA UN PO'. HAI ROVINATO LA TUA VITA, QUELLA DI TUO FIGLIO E ANCHE LA NOSTRA. HAI PROVATO A SPEZZARMI E SEI FINITO QUI NEL TENTATIVO. VUOI DAVVERO CHE IO PROSEGUA CIÒ CHE HO COMINCIATO? NON SEI FINITO DETRONIZZATO SOLO PERCHÉ D E GLI ALTRI HANNO PREFERITO TENERTI QUI, AL SICURO. MA PER QUANTO MI RIGUARDA, PUOI CREPARE IN OGNI ISTANTE.
Sputai nella sua direzione, incazzata come non mai.
Io: e ora smettila, prima che entri lì dentro.
Sentii un formicolio sotto la pelle.
Io: non ora... Ti prego non ora...
Sentivo la bestia provare le mie stesse emozioni nei confronti di quel mostro orribile.
Io: calma, ci penso io. Dai, dai...
Riuscii a calmarla per miracolo.
Zalgo: il micino vuole uscire per una passeggiatina eh?
Io: fottiti.
Presi sottobraccio Jason, aiutata da Lucas.
Io: vieni a casa J, non pensare a lui.
Jason: una volta era la mia casa, non voglio che distrugga quella che ho ora.
Lucas: non lo farà amore, oppure gli spezzerò le gambe io personalmente.
Zalgo: amore? Ah, pure un figlio frocio.
Prima che Lucas scattasse verso di lui, con il teletrasporto mi ritrovai davanti alla sua gabbia.
Io: sei solo una bestiolina in gabbia che nessuno vuole nutrire per disgusto nei suoi confronti. Stai zitto, che fai più bella figura.
Tornai dai ragazzi e li riportai a casa, nella loro camera.
Io: penso che voi due vogliate e dobbiate parlare, quindi vado via. Non voglio intromettermi.
Feci per andarmene, quando sentii una mano afferrarmi il polso destro. Quando mi girai, Jason mi portò a sè e mi strinse in un abbraccio.
Io: ehi ehi, tutta questa dolcezza? Dai, va tutto bene.
Lucas: ha ragione Clock, dobbiamo parlare. Ma in una cosa erri: devi restare anche tu. Zalgo può essere chi gli pare, ha rovinato anche la tua vita e hai diritto a sentire tutto quanto me. E poi, credo che da soli gli spaccherei la faccia.
L'altro ragazzo gli lanciò un sorrisetto tenero e perverso allo stesso tempo.
Lucas: oh, sta botta non attacca caro. Sputa il rospo.
Jason: beh, immagino abbiate già capito quella testa di cazzo sia mio padre... Non so le vicende familiari e mai mi sono intromesso a riguardo. Lo scoprii solo dopo... Dopo essermi suicidato.
Lucas: cosa?
Jason: per questo ero all'inferno. Beh anche per aver ammazzato i miei vicini, ma quello conta meno. D mi aiutò davvero tanto per scoprire qualcosa sul mio passato, poi arrivò Lucas che scombussolò tutto. D così lo allontanò, non voleva stesse vicino a me, ormai era diventato una figura paterna. Quando smisi di venire a trovarti in galera... Era perché mi faceva male non poterti raccontare subito tutto, non poter urlare chi ero davvero e non poter neanche farmi aiutare da te.
Lucas era immobile a pensare chissà cosa.
Poi interruppe tutto abbracciando il ragazzo.
Jason: mi hai fatto prendere un colpo!
Lucas: ero indeciso se darti un ceffone oppure abbracciarti. La seconda mi è sembrata più consona data la situazione e quello che hai dovuto provare. Ti amo, ma avresti dovuto avvertirmi prima.
Io: bene, io vi lascio. D sarà preoccupato.
Jason: grazie per avermi difeso Clock... Ho chiesto io a D di non eliminare Zalgo comunque...
Io: perché è tuo padre?
Jason: non lui, ma l'uomo che vive in lui. Ho saputo un bel po' di tempo fa che c'é un modo per togliere i poteri a un demone, ma purtroppo dopo quasi duecento anni ancora non l'ho trovato.
Io: ci penserò io, so dove cercare. A dopo ragazzi.
Lucas: sì a dopo.
Quando andai via sentii la chiave girare nella toppa e sghignazzai dentro di me.
Andai giù in cucina a cercare D, a cui raccontai tutto.
D: volevo dirtelo, ma-
Io: tranquillo, non dovevi dirmelo tu. Ho promesso a Jason che troverò il modo per far tornare l'uomo in Zalgo alla luce.
D: ho cercato a lungo anche io, ma forse tu hai dei mezzi migliori dei miei e soprattutto tanto tempo in più. Oggi non venire giù da me, non ci sarò tutto il giorno. Se vuoi fare ricerche nel tuo studio, sai dove si trova.
Io: ah sì grazie. Posso spostare le cose che ho in cantina nello studio?
D: sì certo, è tuo. Ma devi fare in modo che nessuno possa prenderle. I demoni di solito usano un semplice incantesimo di protezione, ma tu non sei loro, quindi vedi un po' tu.
Io: grazie papi. Vado a cercare degli scatoloni allora. Ci vediamo o sta sera o domani.
D: più probabile domani. Ciao piccola.
Mi lasciò un bacio sulla fronte e scomparve.
Andai quindi da Sland a chiedere dove potevo trovare degli scatoloni e lui mi consigliò da passare da Trendy e Splendy, che sicuramente ne avrebbero avuti.
Così, di nuovo, mi spostai nella loro casa.
Avevo sempre trovato la casa di quei due fantastica: il salone era diviso da una linea e da una parte era tutta alla modo e tecnologica, dall'altra un'accozzaglia di colori stravaganti.
Io: ehi, ci siete? Sono Natalie!
Dalla cucina uscì Trendy con una tazza di caffé in mano.
Trendy: dimmi tutto tesoro.
Io: mi servirebbero degli scatoloni per traslochi, ne avete?
Trendy: credo che in soffitta troverai tutto il necessario. Nel caso ci siano oggetti dentro, poggiali tranquillamente a terra, tanto dobbiamo riordinare molte cose lì.
Io: grazie mille davvero!
Salii su in cantina, accesi la lampadina che pendeva dal soffitto e iniziai a cercare. Trovai tantissimi oggetti interessanti, anche alcuni che avevo trovato nei miei libri. Portai in totale una ventina di scatoloni nella cantina, per poi tornare nella casa a chiedere informazioni su alcuni oggetti.
Io: ehi Trend, mi diresti cosa sono questi oggetti?
Trendy: certo.
Ne avevo riempito circa metà scatolone, sperando di poter trovare qualcosa di interessante.
Io: questo sacchettino rosso cosa contiene?
Trendy: attenta, c'é la pietra filosofale là dentro!
Io: tipo quella di Harry Potter?!
Mi guardò con aria basita.
Trendy: certo. Dona la vita eterna.
Poi presi il guanto di un'armatura.
Trendy: il quanto da battaglia di Re Mida. non toccare le punte delle dita, trasformano tutto in oro.
Afferrai una corona d'alloro.
Io: questa?
Trendy: era di Dante Alighieri, vedi quel vecchio taccuino?
Io: sì.
Trendy: sono le bozze della Divina Commedia originali. Molti credono consentano il passaggio nell'aldilà oppure un codice segreto.
Io: e questi disegni?
Trendy: bozze originali di Da Vinci, tutte le sue più note invenzioni.
Io: caspita che figata! E questa coppa?
Trendy: ah, solo il sacro Graal.
Io: ma che cazzo dici?
Trendy: dovrebbe esserci anche dei frammenti della croce di Cristo e delle spine dalla sua corona. Oltre al del sangue perfettamente conservato di quest'ultimo. È utile per fare sortilegi e cose simili.
Io: porco giuda è un tesoro inestimabile!
Trendy: li vuoi? Io ormai non ci faccio più niente e tantomeno Splendy. Forse Sland, ma ormai anche lui si è invecchiato per certe cose.
Io: oh mio dio grazie mille!
Lo abbracciai, per poi andarmene tutta felice e soddisfatta.
Una volta tornata a casa, impiegai tre ore per impacchettare tutto e altrettante (ora terrestre) per rimettere tutto a posto nello studio.
Una volta finito lo guardai e sentii una grande soddisfazione crescere in me.
Andai poi in un negozio a cercare delle cornici, dove poter incorniciare le bozze di Da Vinci, il primo canto della Divina e il giuramento originale di Ippocrate, oltre a qualche foto di Toby con i piccoli e una bella foto di tutta la famiglia.
Io: ok sono morta.
Iniziai a ridere come una cogliona, poi spulciai tra vari libri poiché ero sicuro lì vi si trovasse un incantesimo si protezione.
Dopo poco lo trovai e iniziai a preparare un intruglio da spalmare sul perimetro della porta e sul pomello.
Io: allora allora allora. Radice di mandragola, incredibile, la trovo quasi ovunque. Radice di Belladonna... Ah sì eccola qua. La menta essiccata dovrebbe trovarsi qui... E infatti eccola. Altro? Polvere d'oro... Magari cacarlo che dici?
Iniziai a cercare tra le boccette fin quando non trovai una boccetta con della polverina giallastra.
Io: booom eccola.
Mescolai il tutto, feci bollire e aggiunsi l'ingrediente 'speciale' da mettere a fine cottura.
Io: tre gocce di estratto di Cicuta. Ummm, particolare.
Spalmai il composto finito sulla porta e sentii uno sfrigolio, come di un potente corrosivo.
Finito il rumorino fastidioso, la porta si fece tutta nera.
Io: ora? "Per far sì che una sola persona apra e chiuda questa porta e che questa sia invalicabile, premere la mano del soggetto sul pomello*". Facile.
Premetti il palmo sul pomello d'oro antico e iniziò a bruciare da matti.
Quando la levai, il mio palmo era completamente sbruciacchiato e la sua impronta nera era impressa sul pomo.
Io: MA CHE CAZZO!
Lessi di nuovo il libro e notai un appunto.
Io: "*può causare ustioni, tenere un impacco di polpa di aloe e baccelli di vaniglia". Grazie eh.
Feci l'impacco e lo bendai sulla mano, diede subito una sensazione di benessere.

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