Capitolo 18-Pazzo e strano mondo.

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I lavori di casa davvero non li soopportavo, li ritenevo affari per donniciole che nella vita poco avevan combinato se non sposare un ricco marito e vivere nel lusso più sfrenato. Ero consapevole però del fatto che senza quei lavoretti una casa, specialmente la nostra, sarebbe finita in un caos totale.
Nonostante questi due pensieri contrastanti, li compivo come meglio potevo e se una cosa non mi era uscita alla perfezione, la rifacevo finché non era perfetta. Una pazza, lo so. Spesso ero stata chiamata con quei nomi, anche con psicopatica, svitata, matta, lunatica, senza rotelle e così avanti all'infinito.
I miei compagni delle elementari inventavano di continuo nomi nuovi per definirmi, mi dava un nervoso assurdo. Così nella mia testa li uccidevo con tutta la fantasia possibile. Ovviamente questo non lo avevo mai raccontato a nessuno, specie ai miei. Cosa farebbero due genitori se la propria figlia andasse da loro e gli dicesse che nella sua mente ammazza i propri compagni che, per via della loro giovane età, la prendono in giro? Non era proprio il caso, nono.
Comunque, parlando dei soprannomi più fantasiosi mai ricevuti, in quei giorni a casa ricevetti quello di Cenerella o Cenerentola o anche Cenere a volte, in onore della mia punizione.
EJ: cenere, potresti passare in camera mia? È in disordine da far schifo.
Jeff: oh si, io ho bisogno che mi stiri le canotte.
Ben: e la biancheria è da piegare!
Vedevo Masky bisbigliare quasi silenziosamente ad ogni 'comando' che mi veniva dato.
Io: siete simpatici, davvero.
Pros: ehi Clocky, dopo mi aiuti a piegare le lenzuola e metterle nell'armadio? Sai che da sola sono una frana ahahah.
Io: certo Pros.
Fortunatamente le ragazze erano molto gentili e se a loro serviva qualcosa, era sempre un lavoro da fare in due e mai un ordine.
I ragazzi invece, tranne Toby, Masky e Hoodie, erano degli stronzi atroci. Mi riempivano di lavori da far schifo. È anche da dire però che Lucas e Pupp non si azzardavano minimamente, loro potevo ucciderli tutte le volte che volevo sbizzarrendomi davvero come potevo. Poi, Kage era troppo buono per darmi comandi e Crook ancora non si permetteva troppo.
Quindi, in sunto, la cerchia degli stronzi era ridotta a: EJ, LJ, Jeff, Ben e qualche volta, se pur non pesantemente come gli altri, BP.
Questi quattro, diciamo, mi facevano davvero faticare come un mulo. A fine giornata non ero distrutta, di più.
LJ: Cenereeeentola! Qui va passato lo stracio!
Jeff: CENERENTOLA! LA STANZA!
Mentre passavo lo straccio stremata, sentii una porta aprirsi e Masky uscire fuori di sé.
Masky: AVETE ROTTO LE PALLE! MA LA VEDETE POVERETTA COME STA? AVRÀ SI E NO DUE CIOCCHE DI CAPELLI NON BIANCHI! SIETE DEGLI SCHIAVISTI DI STA MINCHIA, LA PUNIZIONE FINISCE QUI E SUBITO. PULITEVELI DA SOLI IL PAVIMENTO E PIEGATEVELE DA SOLE LE MUTANDE. STRONZI.
Mi aiutò a rialzarmi, infatti mi ero accasciata a terra per riprendere forze.
Tutti erano muti come pesci.
Quel santo di Masky mi portò nel bagno, mi levò i vestiti e mi infilò sotto la doccia, aspettando che finissi per aiutarmi a sistemare.
Io: grazie Masky...
Masky: ti pare, per così poco...
Ero seduta sulla tazza del water che mi strizzavo i capelli nell'asciugamano, mentre guardavo quel ragazzo seduto sullo sgabello che si accendeva una sigaretta.
Masky: dimmi.
Io: da piccola, all'inizio, avevo paura di te.
Masky: ahah, di me?
Io: si! Ero quasi terrorizzata!
Masky: perché?
Io: mi sembravi un gradasso, uno stronzo.
Masky: ehi, sono uno stronzo.
Mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe.
Io: lo stronzo più buono che abbia mai conosciuto, davvero.
Lo strinsi forte a me, bagnandogli tutta la maglia con i capelli zuppi.
In quel momento entrarono Hoodie e Toby, che erano appena tornati dal centro commerciale.
Toby: Jane ci ha detto della sfuriata, wow.
Hoodie: non ti facevo così autoritario.
Masky: ehi, sono molto autoritario.
Hoodie: da ora, non lo metterò più in dubbio.
Toby: ehi ehi, lasciamo la gayaggine fuori da questa discussione, ok?
Masky: uffa...
Toby: zitto tu. Amore, stai bene?
Io: sono tanto stanca... Ho così sonno...
Hoodie: ehi, da quanto non dormi?
Io: io... Io non ne ho bisogno.
Hoodie: tesoro, non ne hai bisogno se l'unica cosa che fai è uccidere e far uccidere! Ma se fai tutto questo lavoro, anche per te è necessario staccare la spina. Vai Toby, portala in camera.
Toby: eh si, è ora.
Mi prese a principessa, avvolgendomi in un grande asciugamano e mi portò fuori, attraverso i ragazzi che si sentivano delle merde.
Entrammo in camera e mi stese sul letto, facendomi infilare solo le mutande per quanto faceva caldo.
Penso di aver dormito per almeno 9 ore, senza fare la minima piega.
Io: ummmm. Dove sto?
Lucas: a fancuuuuulo.
Io: ma vacci tu.
Pupp: severo, ma giusto.
Accesero la lampada sulla scrivania.
Pupp: dai raggio di sole, alziamoci eh?
Io: sei proprio desideroso di farti mandare affanculo oggi eh? Che ore sono, idioti.
Lucas: wow, nervosetta la ragazza.
Pupp: sono le 5.
Io: ma Toby dove ha dormito?
Pupp: non lo ha fatto, sinceramente non lo vedo da quando all'una è uscito.
Io: male male. Passate il reggiseno.
Mi vestii di fretta e anche piuttosto sciattamente.
Io: ok, ci sto.
Mi concentrai su di lui e apparii in un vicoletto buio, dietro un lurido bar di provincia.
Vidi Toby che ammazzava brutalmente una coppia di ragazzetti.
Fece il simbolo dei Proxy sul muro, si girò e fece per andar via, ma poi mi vide e mi corse incontro, prendendomi e facendomi roteare in aria.
Io: amore, ma cosa fai qui in giro a quest'ora?
Toby: io, Masky e Hoodie abbiamo fatto revocare la tua punizione, a patto che oggi passavamo tutta la notte a uccidere. Sarò alle mia trentesima vittima credo. Vieni, dovevamo vederci due minuti fa al vecchio campanile abbandonato.
Io: come nee ssapete di questo posto! Io non so neanche dove si trovi questo campanile.
Toby: con Sland abbiamo velocemente studiato la città.
Io: ahhh.
Incontrammo i due dentro al lugubre campanile impolverato.
Io: ragazzi!
Mi corsero anche loro incontro.
Masky: i tuoi capelli!
Erano tutti normali, tranne le due ciocche davannti che incorniciavano alla perfezione il viso.
Io: credo sia stato Sland. Allora, andiamo?
Toby: oh si, ho una fame!
Li presi tutti e tre e li portai in cucina.
Io: va bene un caffè? Americano, per quello espresso continua a finire subito.
Masky: e facciamocelo calare va.
Feci delle belle tazzone di caffè, cacciai i cereali e mangiammo tutti e quattro insieme.
Io: ummm facciamo pistola alla testa?
Masky: uhhh si!
Hoodie: ancora...
Toby: dai su, magari ci divertiamo come ai vecchi tempi.
Io: yeeeh! Inizio io per Masky. Allora, se avessi una pistola puntata alla tempia, cosa sceglieresti tra... Mangiare una gomma masticata trovata sull'asfalti e... Non poterti lavare i denti per un mese?
Masky: bleah, la gomma! Preferisco il tetano guarda. Tocca a me per Toby. Cosa faresti tra leccare i piedi di un barbone e mangiare uno scarafaggio?
Toby: scarafaggio tutta la vita. Allora Hoodie, cosa sceglieresti tra non poter indossare le mutande per un'intera settimana e essere chiuso in camera con un lupo?
Hoodie: la camera con il lupo. Abbiamo addestrato Smile, quanto può essere difficile un lupo a confronto? Tocca a Clock. Cosa sceglieresti tra non poter usare tutti i tuoi poteri per tre giorni e non poter vedere Toby per uno, senza sapere dov'è finito e se sta bene?
Io: i poteri, l'ho sposato per una ragione no?
Mi diede un bacio dietro al collo e mi strinse forte, ridendo.
Entrò Sland e tutti ci zittimmo.
Io: grazie Sland.
Sland: di cosa?
Io: per i capelli...
Sland: di nulla. Com'è andata la nottata?
Hoodie: presi tutti quelli sulle liste.
Sland: ottimo ottimo. Bene, buona giornata.
Scomparve, senza il minimo rumore.
Subito dopo apparve D, in tutto il suo splendido aspetto.
D: non applaudite, so di essere bello, grazie grazie.
Apparve anche M.
M: dio, quanto sei egocentrico.
D: pff, io almeno mi vesto bene.
M: ma se siamo vestiti uguali!
D: ssse, convinto tu.
M: odioso.
Io: beh, tra tutti e due. Comunque M, posso chiedere da dove deriva la tua immagine di scheletro con falce e cappuccio nero?
M: hanno fatto tutti gli uomini, comunque da quando ha preso piede, mi presento in quel modo agli uomini morenti.
D: è piuttosto tetro, davvero. Mette i brividi.
M: beh, non che il vero Lucifero sia meno spettrale!
Masky: intendi il diavolo tutto rosso, con corna lunghe, tridente in fiamme e coda a freccia? Con le ali nere stracciate? Non capisco perché tu non usi quell'aspetto...
D: provaci tu ad andare così a prendere un cappuccino al bar, poi vedi.
Toby: aspetta, tu vai al bar a bere il cappuccino?
D: noi ci mescoliamo spesso agli umani! Per studiarli, comprenderli e imitarli. E poi farli soffrire come bestie da macello, ma sono dettagli quelli.
M: in ogni singolo gesto di criminalità è presente D, con vesti e aspetti diversi, ovvio.
D: e in ogni livido e sangue versato M è dietro l'angolo, in attesa.
Masky: beh, non andrò mai più al cesso solo.
Hoodie: grazie mille, davvero.
D: bella visione della vita eh?
Io: ummm. Comunque dai, giocate con noi! Allora, M, cosa sceglieresti tra non poter essere più la morte e dover lavorare per sempre a strettissimo contanto con D2?
M: D2, per mia sfiga già ci lavoro così...
Io: ahahahah.
Masky: D, tu cosa sceglieresti tra non poter più vedere Clock, ma sapere che vive felice e tranquilla e dover uccidere uno di noi?
D: se dico di voler uccidere uno di voi sembro scortese?
Hoodie: wow, ricordatemi di non rimanere mai più solo con lui.
Toby: tranquillo, non lo auguro nemmeno a lui.
Tutti ridemmo.
M: dobbiamo andare.
D: hai ragione fratello, ci vediamo dopo tesoro mio. Ciao ragazzi.
Ci salutammo e loro scomparvero.
Masky: avete fatto proprio un bel lavoro con quei due tu e Katy!
Io: eh si. Devo ammettere che è stato tutto grazie a quella famosa cena organizzata da D2.
Toby: a proposito, hai più sentito Atena?
Io: no, ma so che è soddisfatta della figlia. Che non vedo da giorni, cosa le è successo?
Hoodie: non ricordi?
Io: no...
Masky: non esce dalla sua stanza da quando ci siamo trasferiti e...
Io: e ha dovuto lasciare Alessia. Cazzo, non c'avevo pensato.
Masky: forse, le farebbe bene parlare con te.
Io: hai ragione. Torno subito, rifate il caffè.
Mi trasportai nella camera di Sofia.
Io: piccola, stai bene?
Sofia: va via...
Io: ehi io-
Cercai di alzarla, ma vidi che si era evidentemente drogata.
Io: cosa diamine hai combinato?!
Aveva tutti forellini verso l'interno del gomito, ma anche alcuni sui polsi.
La alzai, gli occhi erano completamente andati e lo sguardo era decisamente perso nel vuoto.
Mi avvolsi il suo braccio attorno al collo e la portai verso il bagno a piedi, non mi sembrava il caso di teletrasportarla.
Chiamai Masky al telefono, così da non svegliare nessuno.
Salirono subito e ci chiudemmo nel bagno in camera mia, fortunatamente Lucas e Pupp erano andati via.
La infilammo nella vasca da bagno, poi Hoodie le fece bere un intruglio disgustoso che però la rese subito cosciente.
Sofia: ho fatto una cazzata.... Scusa Mamma....
Io: shhh, ora lei non ti sta guardando. Dai, sciacqua bene i capelli.
La lavammo tutta per bene e, una volta usciti Toby e Hoodie, io e Masky la rivestimmo.
Infine la riportammo nella sua camera, dove si addormentò di sasso.
Io: andiamo da me, almeno possiamo stare calmi là.
Ci rinchiudemmo nella nostra piccola fortezza, dove parlammo e fumammo come matti.
Io: allora, chi vi fareste tra Orlando Bloom e Jennifer Lawrence??
Toby: ovviamente Jen.
Masky: scherzi? Bloom unico amore.
Hoodie: oh beh, grazie. Io voti per Jen.
Io: io anche per Jen, dai andiamo, lei è Jennifer Lawrence!
Masky: rendiamo la cosa più interessante. Chi vi fareste tra Bred Pitt, Johnny Depp e George Clooney?
Io: Depp, non tradisco il mio amore.
Toby: credo Pitt, soprattutto se c'è anche la Jolie.
Hoodie: io anche Pitt, ho un debole per quel biondino.
Masky: io Depp, lo amo sin dai tempi di Sleepy Hallow. Insomma faccia di plastica nessuno?
Io: penso tu abbia reso l'idea alla perfezione. Beh, almeno recita bene.
Hoodie: è sempre er Clooney.
Toby: vero.
Io: ragazzi, sono preoccupata per Sofia....
Masky: ognuno è l'artefice del proprio destino no? Deve imparare a cavarsela.
Io: si, ma a questo punto saremmo tutti morti se non avessimo avuto l'aiuto di Sland no?
Hoodie: aiuta il prossimo tuo come te stesso, non possiamo non aiutarla.
Toby: questa cosa da credentino?
Hoodie: i miei erano tipi da domenica a messa e preghiera prima di ogni passo. Penso sia per quello che mi sono fatto rinchiudere.
Il ragazzo di fianco a lui gli diede un colpo al braccio.
Hoodie: scusa, di cattivo gusto.
I due non scherzavano mai sulla questione 'ospedale psichiatrico'. Ma d'altronde, a chi nella casa piaceva prendere in giro il proprio passato?
Masky: decisamente. Allora, che si fa con Sofia?
Toby: dovremmo stare fermi.
Tutti e tre lo guardammo storto.
Toby: ragazzi, se avesse voluto aiuto ci avrebbe chiamati giorni fa. È ovvio che ne voglia, non dico questo. Ma lasciamole una scelta, a volte è meglio fare una cazzata di propria sponte che essere costretti a fare la cosa giusta da altri, no?
Io: hai ragione come al solito amore. Verrà lei da noi, dovremmo solo aspettare.
Hoodie: e se fosse troppo intimidita? Quellla roba ti brucia tutto, magari ha paura di noi.
Masky: andiamo, tutti ci siamo fatti di eroina. Non ci si è bruciato nulla!
Lo guardammo davvero davvero male.
Masky: ah no? Solo io? Oh, bene.
Hoodie: si, e infatti a stento ricordi il tuo compleanno.
Masky: non è vero. È il... Il... Non stiamo parlando di me ora, ok?
Hoodie: il 17 agosto.
Masky: lo sapevo!
Io: ragazzi! Sofia, ricordate? Ecco, che si fa?
Masky: aspettiamo, è l'unica soluzione. Noi ora andiamo a riposare, in questo momennto vorrei solo morire sul letto.
Gli tirai un cuscino in faccia.
Io: non dirlo neanche per scherzo!
Ridemmo, poi i ragazzi se ne andarono nella loro camera a 'dormire'.
Io: stendiamoci un po'.
Toby: che ore sono?
Io: tra una cosa e l'altra sono le 7.30, strano che ancora nessuno si sia alzato.
Toby: amore, è estate. Possiamo poltrire quanto vogliamo!
Ci buttammo a quattro di spade sul letto, commentando i gridolini che provenivano dalla camera dei due ragazzi e ridendo ad ogni sospiro troppo spinto.
Io: wow, ci danno pesante là dentro!
Toby: decisamente. Che ti va di fare?
Io: beh...
Ci guardammo, ci fu subito uno sguardo di intesa. Così ci alzammo e... E niente, ci infilammo sotto il lenzuolo con Netflix e gli avanzi di pizza che ero andata a prendere dal bancone.
Toby: forse dovremmo scopare no?
Io: beh, forse...
Toby: shsh, c'è la sigla!
Io: io amo letteralmente la sigla di GoT. Riesce a dire tutto senza dire un cazzo! E poi Cersei, ah Cersei mia.
Toby: anche Ramsay non scherza eh!
Io: Daenerys invece si sta afflosciando... Prometteva così bene. Eh vabbe, inizia va!
Amavamo fare i nerd sul letto, con la nostra pizza e qualche serie tv.
Era un modo per sentirci normali nel nostro pazzo e strano mondo, frequentato da assassini, psicopatici, paranormale e tanto tanto sangue.
Ma onestamente, non avrei cambiato un singolo secondo della mia vita.
Io: ti amo amore mio. My sun and stars.
Toby: tu sei the moon of my life, non potrei vivere senza te.
Io: ah, beh, se poi fossi Drogo...
Toby: questo mi ha offeso.
Io: shhh, ti amo.

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