Capitolo 19- Fin proprio alle fine.

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Alle 10 spaccate, si scatenò l'inferno. A luglio e agosto infatti, Sland era più permissivo ed evitava cose tipo 'sveglia alle 8'. Quindi in quei due mesi ci si dava alla pazza gioia. Inoltre decise di cambiare anche, sotto mio consiglio, l'orario di rientro posticipandolo di un'ora. Ovviamente eravamo tutti molto entusiasti di questo!
Il bello dell'estate alla Creepyhouse è che nessuno si preoccupava minimamente di niente e quindi i problemi sparivano quasi del tutto.
Ovviamente però, era come se noi i problemi ce li andassimo a scegliete tra tanti e infatti in quel periodo era sorto il problema 'Sofia'.
Io non riuscivo a far finta di niente, un membro della mia famiglia era scontento, depresso e si drogava per disperazione. Che novità eh? Ma lei era diversa da noi, noi eravano stati temprati per sopportare tutti i macigni del nostro passato e soprattutto tutti quelli che si sarebbero posti su di noi nel futuro. Lei era la figlia di Atena, certo, ma non era una creepy. E io mi sentivo in dovere di aiutarla.
Io: ragazzi, non posso resistere! Lei è in difficoltà.
Masky: Clock, sono passate a malapena tre ore, datti pace e mangia.
Io: ok mamma.
Gli altri due sghignazzarono mentre io guardavo il ragazzo con un sorrisetto e uno sguardo di sfida.
Masky: tre bambini.
Hoodie: è quello che mi ripeto da quanto? Più di vent'anni? Ma all'iniziio era solo una, sai.
Io: a proposito, ci stiamo avvicnando agli 'enta'?
Hoodie: chiudi la boccuccia, manca un anno abbondante ancora.
Masky: il 16 di agosto è viciiiino. Però solo 29 uffa.
Io: ti ricordi il suo ma non il tuo?
Masky: sai, in quel postaccio eravamo divisi per compleanno, noi eravamo tra quelli dal 10 al 20 agosto. Le date non erano importanti però per noi, quello che davvero importava era ricordarsi il numero che ti era stato assegnato, altrimenti bzzzzzz.
Hoodie: un modo più carino?
Masky: oh, pardon. Altrimenti ti friggevano il cervello con l'elettroshock. Adesso cos'è più carino?
Hoodie: mi tengo il bzz.
Masky: ottimo tesoro.
Io: allora, manca poco eh?
Masky: dai, shalla.
Hoodie: avete scelto i fiori?
Toby: si, molto belli. Comunque, ho visto le previsioni. Questo sabato dovrebbe essere molto caldo.
Hoodie: i fiori si appassiranno!
Parlerò con Sland e con D, risolveranno tutto loro! Voi dovete solo essere calmi e rilassati.
Masky: voi o lui?
Io: beh-
Nina e Zero entrarono di corsa nella cucina, che si era subito svuotata dopo colazione.
Zero: Clock! Emergenza!
Io: ehi calma, che succede?
Nina: è Sofia!
Io: si, sappiamo di quello che ha fatto, vorremmo lasciare a lei la scelta di chiedere aiuto.
Zero: no! Vuole buttarsi dal tetto!
Io: COSA?!
Tpby: come c'è finita lassù?
Uscimmo tutti fuori di casa, la vedemmo attaccata al comignolo che piangeva.
Io e Zero ci trasportammo subito su, dove trovammo Lucas, Pupp, Liu ed LJ che cercavano di farla calmare.
Io: oddio Sofia, cosa stai facendo?
Sofia: mi sono rotta Clock, non ce la faccio più!
Non saoevo che fare, poi la guardai negli occhi e mi avvicinai.
Io: 7 settembre 2005, due ragazzi si ammazzano a vicenda peer una bambina. 19 gennaio 2007, una ragazza muore perché un ragazzo ha legato lei e la sorella ai loro letti e ha dato fuoco a tutto. 13 marzo 2017, un ragazzo si sacrifica per un altro, cosicché possa restare con sua moglie e i suoi figli. Il...il 20 giugno 2017 una ragazza si è sacrificata per la vita di altre venti e passa persone trapassando il nemico comune con un coltello e trapassandosi lei stessa. Allora Sofia, vuoi davvero morire buttandoti dal tetto per un tuo stupido cappriccio infantile, o vorresti invecchiare, magari vicino ad una persona a te davvero cara e morire insieme felici?
La ragazza mi guardava con i più granndi occhi che abbia mai visto in vita mia, erano così spaventati e bagnati da lacrime quasi argentee.
Gli porsi la mano, passarono infiniti minuti prima che me la prendesse e potessi salvarla, portandola nella sua camera. Ovviamente sbarrando la finestra e prendendo la chiave.
Andai dagli altri, erano tutti abbastanzza sconvolti.
Pupp: come sta?
Io: come vuole stare? È sconvolta, non fa altro che singhiozzare. Potrebbero riempire la Senna altre tre volte con tutte le lacrime che ha versato.
Jeff e LJ si lanciarono uno sguardo di intesa.
Io: azzardatevi a fare i calcoli e vi stacco la testa.
Jeff: uffa.
Rouge: ma cosa le è successo?
Jane: principalmente ci ha incontrato.
Lucas: cosa intendi?
Katy: aveva una ragazza.
Liu: è come se le avessimo strappato una parte dell'anima dai.
Io: e se...
Pupp: troppo rischioso.
Lucas: sei matta?
Rouge: guarda che potrebbe funzionare davvero!
Lucas: secondo me voi due vivete nel mondo dei minipony.
Pupp: effettivamente funzionerebbe eh.
Lucas: nuovo abitante. Non ho detto che non funzionerebbe, ho detto che sarebbe rischioso per tutti quanti noi. È ovvio che andrebbe bene, dai.
Masky: ma solo a me spaventano?
Zero: no, quando fanno così sono davvero inquietanti.
Toby: lasciamo stare.
Kage: Crook?
Crook: sono qui!
Uscì dalla cucina con un panino.
Crook: scusate, avevo na fame. Ho fatto il frullato però se volete.
Ovviamente nessuno disse di no, i drammi ci mettevano sempre fame.
Io: vorrei chiedervi di non dire nulla a Sland... Lui è via per due giorni, la casa va a me e...
Jeff: niente drammi, capito. Chi vuole altro frullato?
Io: esatto. Me ne occuperò io. Vado un attimo in bagno.
Mi traasportai nel bagno nella mia camera, mi sciacquai bene il viso e infilai dei vestiti più freschi. Poi, sistemato il casino in quella specie di trincea, andai in camera a sistemare i bambini, allattandoli e cambiando loro i pannolini.
Io: ummm, quando crescerete come finirete? Spero non come la mamma, così concentrata sui problemi degli altri che non riesce a trovare tempo per i suoi bambini. Forse non merito tutto questo.... Ehi ehi Spartaco, non tirare i capelli di Jill, c'ho messo un'ora per pettinarli!
Jeff: ehi, sei sparita completamente, tutto bene?
Io: tu che ti preoccupi?
Jeff: preoccuparmi? Naaaah. Passavo per il bagno e... Va bene va bene, mi sono preoccupato. Dopo tutto il casino con Sofia, sai, deve essere stato difficile per te insomma.
Io: difficile?
Jeff: rivivere alcuni dei momenti più traumatici della tua vita... Si, Zero mi ha detto come hai fatto a salvarla. È stato molto eroico da parte tua, tutto qui. Ora vado, credo che LJ mi stia-
Lo bloccai prima che potesse finire stringendolo in un abbraccio.
Io: grazie Jeff.
Ricambiò, un po' stupito, l'abbraccio.
Poi se ne andò, lasciandomi giocare sul pavimento con i bambini.
Io: allora guarda qua Jill! È arrivato Mr. Coniglio!
La piccola rise, una volta spuntato il pupazzo. Non capivano granché in realtà, ma a quell'età bastava vedere un pupazzetto per ridere a crepapelle.
Io: guarda! Mr. Coniglietto sta uccidendo Miss. Melatiro!
Mi diivertivo a creare scenette che in realtà capivo solo io, ma ero certa un giorno avrebbero ricordato tutto quello e riso per la stupidità della madre.
Io: oh no! Sta arrivando il Supercretino! Ma non disperare piccola, Mr. Coniglio lo ha battuto ancoora, facendo trionfare il crimine! Muahahahahahahah!
Lucas: tu mi spaventi.
Il ragazzo era sdraiato sul letto insieme a Pupp, mentre tranquilli manngiavano un grapppolo d'uva.
Io: ehi! È il momento mamma-figli... Già sono pochi...
Pupp: volevamo solo dirti che abbiamo deciso di andare tutti a pranzo al sushi.
Io: ottimo, quindi?
Lucas: devi fare tu il bibidi bobidi boo di Sland per farli apparire normale.
Pupp: hai sentito la superstar?
Io: ehi ehi, non ho la minima idea di come si faccia!
Lucas: Hoodie ha detto che Sland ti ha lasciato un libricino di appunti nel suo ufficio.
Pupp: abbiammo prenotato per l'una e mezza.
Scomparirono, con tutta l'uva.
Io: andiamo piccoli, mamma deve fare la matta ancora.
Li presi e andai nello studio di Sland, dove misi i piccoli a giocare sul tappeto.
Io: allora allora allora. Eccolo qua! 'Appunti utili per trattare con le bestie. ~Sland'. Ahahah, carina questa.
Affarrai il libricino di pelle nera, e lo sfogliai lievemente tra le dita. Si diffuse un buonissimo odore di carta antica, spettacolare, tra i miei preferiti.
Io: incantesimi di trasfigurazione ne abbiamo?
Sfogliai per alcuni minuti, poi finalmente lo trovai.
Io: eccoti qua 'trasfigurare i ragazzi: non è semplice, devi concentrarti attentamente, liberare la mante dai pensieri (degli altri) e rinchiuderti per alcuni minuti sola nella tua mente. Per far sì che il tutto funzioni, dovrai bere la pozione biancastra sul terzo ripiano dello scaffale, quella con la lettera 'T' in corsivo sopra. Quando avrai trovato la pace, e intendo quella vera, e bevuto la pozione dovrai solo concentrarti sui visi da cambiare e in un attimo ci sarai riuscita.' oh Sland, rendi sempre tutto così facile.
Cercai di liberare la mente da tutti i commenti stupidi dei raggazzi, non so Sland come ci riuscisse. Stranamante ci impiegai solo venti minuti, prima di trovarmi sola con il nulla nella mia mente. Bevvi quello schifo di pozione, sapeva di rancido da far vomitare. Quando mi fui ripresa, mi cooncentrai attentamente, rendendo i visi dei ragazzi normali.
Io: YEEEEEH! wow, fortuna che c'è voluto poco vero?
Guardai l'orologio, era mezzogiorno.
Io: uuuuups. Andiamo piccoli, devo preparare tutti qua.
Tornammo nella nostra camera, lavai i bambini e li preparai. Ero davvero stanca, poi dopo la questione di Sofia. Avevo delle occhiai grandissime, ero più pallida del solito e i capellli erano un casino.
Io: penso che se non fossi già morta, oggi sarebbe stata la volta buona.
Toby: ehi piccola, se vuoi non andiamo.
Io: ma no dai... Più che altro Sofia sai...
Toby: cosa mi nascondi farfallina?
Io: semplicemente non capisco come si possa andare a pranzare con quella poveretta in quelle condizioni, tutto qui.
Toby: forse hanno bisogno di una pausa, sai, Pros era davvero sconvolta, non voleva uscire dalla sua camera. Ma uscire con tutti a pranzo le farebbe bene. Ma noi non andiamo, è deciso, vado a dirlo agli altri.
Io: si... Noi stiamo un po' in giardino.
Presi dalla mia scrivania il libricino di Sland, presi i bambini e andammo tranquillamente in giardino.
Faceva un caldo tremendo, così infilai i piccola nella piscinetta per bambini gonfiabile, comprata proprio per quelle giornate calde da far schifo.
D: sei sicura di non voler andare?
Io: ora mi spii anche?
Mi guardò un po' storto, in effetti avevo risposto con un tono da schiaffi.
Io: scusa... Sono nervosa.
D: ho saputo quello che è successo con Sofia, bel casino. Hai avvertito la madre?
Io: vorrei evitare casini ulteriori. Questi due giorni che Sland è via... Onestamente vorrei anche che i ragazzi non andassero a pranzo fuori.
D: e allora diglielo, no?
Io: come dice Toby, hanno bisogno di rilassarsi. Siamo tutti uguali in qquesta casa, andremmo dall'altra parte del mondo pur di evitare i drammi o persone che soffrono. Generalmente persone come Sofia sono una preda ideale per noi!
D: non posso dirti cosa devi fare, purtroppo questo è uno dei drammi di noi genitori ahahah. Vorremmo programmare secondo per secondo la vita dei nostri figli, per evitare che soffrano. Ma non puoi e ti ritrovi tua figlia assassina, in una casa di matti, sposata con il figlio dello Sland e con ddue nipoti. Voi figli siete proprio un casino.
Io: ahahahah. Però da piccoli sono così carini.
Guardai i miei figli, giocare spensierati nella piscinetta.
D: goditeli il più possibile. Ora devo anndare piccola, ho dei casini laggiù tremendi.
Io: cos'è successo?
D: non hai sentito? Attacco terroristico a Londra, centinaia di morti. Ovviamente ¾ dei quali andranno da me. Ciao piccina.
Mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
Toby: ehi, c'era D?
Io: si...
Toby: consigli utili?
Io: come al solito.
Mi strinsi al suo petto e ridendo gli diedi un bacio sul collo.
Toby: guerra?
Mi buttò a terra e iniziò a farmi il solletico, una cosa davvero odiosa per me. Ma in quel momento ero così divertita e spensierata che mi feci trasportare, fregandome dei drammi.
Ci avvicinammo alla piscina e lui iniziò a schizzarmi l'acqua con le mani, ma prontamente afferrai il tubo per il giardino e lo fracicai.
Ci buttammo ancora a terra, ridendo come bambinetti.
Arrivarono Masky e Hoodie, ma noi non ce ne accorgemmo.
Sorrisero e se ne andarono, tranquilli.
Io: ehi, straniero, cosa vuoi per pranzo?
Toby: ummmm. Piatto di pasta?
Io: mi leggi nel pensiero?
Toby: quello è il tuo compito.
Quanto è bella, con i capelli bagnati che le incorniciano il viso... Sei stato fortunato Ticci Toby, spero tu lo sappia.
Abbassai la testa, come imbarazzata, ovviamente in modo positivo.
Mi scostò una ciocca di capelli dal viso, mi prese il mento tra pollice e indice alzandomi lievemente il capo e mi diede uno tra i baci migliori mai ricevuti.
Mi buttai al suo petto, ributtandolo a terra.
Toby: forse dovremmo.
Io: shhhh.
Passarono minuti infinitamente lunghi e silenziosi, dove eravamo solo noi quattro.
Guardavamo il cielo, da sotto l'albero completamente pieno di foglie.
Toby: amore, ho fame ahah.
Io: anche io ahahahahah. Andiamo dai, tu prendi Jill.
Afferrammo i bambini, scherzando e ridendo in allegria.
Entrammo dentro casa, misi la pentola sul fuoco e l'acqua a bollire.
Io: i classici spaghetti al sugo?
Toby: si dai.
Io: dovrei averne ancora in dispensa. Mentre bolle l'acqua però andiamo a cambiarci.
Salimmo sopra, io cambiai Jill e Toby invece Spartaco, vestendoli il più leggero possibile.
Poi ci levammo i vestiti bagnati anche noi.
Io: credi che dovrei essere più spensierata?
Toby: perché ahah?
Io: mi sembra di non starmi godendo i miei vent'anni! Cioè sono giovane, eppure qui dentro sono diventata una madre che deve occuparsi di tutto.
Toby: ma tu sei una madre!
Io: eddai, hai capito! Quando c'è un problema si va da Clock, glielo ammolliamo e se la sbriga lei da sola... Non so...
Mi sedetti sul letto, guardando fuori dalla finestra e sospirando tristemente.
Il ragazzo si sedette vicino a me, stringendomi il braccio intorno alle spalle.
Toby: ehi, devi pensare positivamente tesoro mio. Forse è vero, non ti stai godendo i tuoi ventanni, ma sei la sola? Noi siamo genitori, presto anche Zero e Pupp, Jeff ed LJ hanno sempre dei cazzi per la testa e così tutti gli altri. E poi pensa sempre che senza di te, saremmo tutti morti o sotto le macerie di questa casa. Sei fondamentale per noi.
Io: si ma.....
Toby: sai che odio i ma. Ok, fai tutto per noi, ma diciamo che non li stai buttando. Fumi, bevi, esci, hai i tuoi amici, i tuoi fratelli, la tua famiglia. Secondo me li stai vivendo benissimo.
Io: hai ragione, sto vivendo la vita che chiunque si sognerebbe di avere. Basta depressioni.
Mi alzai in piedi, mezza nuda, con le mani in vita e le braccia larghe in una posa stupida.
Io: sono quello che sono, basta. Amo risolvere i drammi degli altri, adoro essere ringraziata per questo e vedere i volti dei miei amici a cui ho fatto un favore, anche se stupido, mi appaga tantissimo. Ora andiamo a far pranzo!
Toby: finalmente cose sensate.
Prendemmo i bambini e andammo giù.
Servii la pasta, riflettendo a voce bassissima sul discorso precedente.
E Toby aveva ragione, dovevo godermi quegli anni felici, con i miei figli, mio marito, i miei fratelli e i miei amici. Sarei stata con loro, fin proprio alla fine. Sempre.

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